giovedì 5 aprile 2012

Recensione: Luce e Ombre

Titolo: Luce e Ombre, La farfalla nera
Autore: Davide Piazzese
Pagine: 398
Data uscita: 02/01/2012
Prezzo: Euro 18,00
Editore: Edizioni Sabinae (collana Imaginarium)
Genere: Fantasy

La mia opinione: Avevo già parlato di questo romanzo di Davide Piazzese con un'anteprima che potete trovare a questo link: ANTEPRIMA. Ora dopo averlo letto posso dare una mia opinione personale e più approfondita. Per chi non avesse ancora letto il romanzo di seguito potrebbe trovare delle anticipazioni sulla trama, io vi ho avvisato. Per chi non si ricordasse di cosa tratta il romanzo esporrò brevemente la trama. Il protagonista è Dave Connors, il quale il giorno del suo trentatreesimo compleanno mentre si dirige alla festa a sorpresa organizzata a sua insaputa dai suoi amici, viene colpito da un improvviso malore, cadendo a terra e sbattendo violentemente la testa. Nel momento in cui si ritrova privo di coscienza ha delle visioni in cui vede un essere luminoso uscire fuori da una sfera di Luce. Questo essere lo informa che le Ombre lo stanno cercando e solo lui ha il potere di poterle fermare. La strana visione è simile ai sogni che il nostro protagonista fa ormai da una settimana, ma in questo caso è diverso non sta dormendo, è pienamente cosciente. I suoi amici preoccupati delle sue condizioni fisiche lo portano immediatamente in ospedale e qui viene ricoverato per accertamenti. Fa la comparsa cosi la figura di Susan, l'infermiera venticinquenne che si prenderà immediatamente cura di Dave mentre è in stato di incoscienza. Susan ha un passato enigmatico ed ambiguo, a partire dal giorno della sua nascita infatti è stata affidata ad un istituto per orfani, e ogni tre anni qualcuno provvedeva a fargli cambiare istituto. Cosi fu costretta a finire di città in città senza avere delle spiegazioni e dovendo ogni volta ricominciare da capo la propria vita. Gli è stato detto che i suoi genitori sono morti in seguito ad un incidente d'auto con lei come unica superstite di quell'incidente, ma era veramente quella la verità? Nel passato di Susan c'è sicuramente ben altro da scoprire, lei aveva cercando di venire a capo di quell'enigma ma finora non ci era mai riuscita. Anche il lavoro presso l'ospedale era arrivato in maniera misteriosa, senza che lei avesse presentato nessun tipo di domanda, anche se molto dubbiosa alla fine aveva accettato quel lavoro e ora si trovava li ad assistere Dave. Forse Dave era la persona giusta con cui avrebbe potuto costruirsi una vera vita. Ma anche il nostro protagonista Dave ha un passato molto travagliato, suo padre ha un impresa edile ed è sempre stato lontano da casa per motivi di lavoro, trascurando cosi moglie e figli. Tre anni e mezzo prima la madre inoltre si ammalò, morendo sei mesi dopo, lasciando sotto shock tutta la famiglia. Il padre a causa di un profondo senso di colpa ebbe una forte crisi emotiva, uscendo pazzo e finendo ricoverato in un centro di recupero per malattie mentali. L'azienda ora è gestita da entrambi i fratelli Connors: Dave e Michael, ed è per questo per non far fare ad una donna la stessa fine di sua madre o per non finire a fare gli stessi sbagli di suo padre, ha deciso ultimamente di non avere più nessuna relazione con il sesso opposto. Inoltre ha da poco perso un caro amico in un incidente con la moto del quale si sente profondamente responsabile. Cosi si capisce bene che l'arrivo di Susan sconvolge gli equilibri prestabiliti del nostro protagonista, scombussolandogli le convinzioni e la vita. Il romanzo è scritto in terza persona e di volta in volta si occupa di un personaggio differente e si sposta velocemente di scena in scena, quasi come se fossero spezzoni di un film. In tutto questo naturalmente la suspance è altissima e rende il lettore curioso di proseguire. Il lettore si sente in dovere di continuare la lettura per poterne conoscere di più. I personaggi hanno tutti un loro passato e un loro spessore, a partire dal protagonista Dave, dalla bella Susan, dalla sua collega di lavoro Kate, dal fratello di Dave Michael, tanti personaggi si susseguiranno nel corso della trama. Questo in un primo momento potrebbe confondere il lettore, ma a lungo andare riesce a dargli una visione più completa dell'intera vicenda. L'antagonista, il personaggio negativo, è Zandhal il re delle ombre a cui è legato una leggenda. Una leggenda infatti lo vuole come re degli Erbmo, popolo misterioso delle montagne dell'Iraq. Questi avevano come quartier generale una grotta, dove si trovava un profondo pozzo, in questo pozzo durante le cerimonie venivano gettati tesori e ricchezze in onore delle loro divinità. Durante un terremoto furono tutti imprigionati e morirono rinchiusi nella grotta. Ma molti pensano che questa leggenda sia solamente uno specchio per le allodole, per far convergere persone in quel punto con la speranza di un ricco tesoro cosi da potergli rubare l'anima. Infatti Zandhal sarebbe un demone con un piano terribile in mente, quello di schiavizzare tutti gli esseri umani. Naturalmente l'unico a poter impedire tutto ciò è proprio il nostro protagonista, da lui dipende il futuro del genere umano. Il romanzo è scritto molto bene, scorrevole e pieno di atmosfera. L'unico neo negativo è che più volte dalla lettura si capisce che il romanzo è stato scritto da un uomo, essendo stato scritto in terza persona sarebbe stato più giusto lasciare un punto di vista meno soggettivo e più imparziale. Non svelerò il finale per lasciare il lettore il gusto di leggerlo, ma sarà un finale a sorpresa e in poco tempo verrete a capo delle ben quasi quattrocento pagine che compongono il romanzo. I miei complimenti all'autore, autore emergente italiano, nell'augurio di leggere qualcos'altro di questo autore. 
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