venerdì 31 maggio 2013

ANTEPRIMA: Le Cronache di Aldimondo, Zak Elliot e i Draghi di Mezzamorte

Oggi vi voglio parlare della nuova uscita di Le Cronache di Aldimondo, Zak Elliot e i Draghi di Mezzamorte, di seguito troverete i dati principali del romanzo e l'intervista fatta da me al suo autore.

Titolo: Le Cronache di Aldimondo Vol.2 Zak Elliot e i Draghi di Mezzamorte
Autore: Roberto Recchimurzo
Pagine: 232 p. illustrato
Prezzo: € 15 (versione cartacea)
Editore: Wip Edizioni
Genere: Fantastico/Fantasy
Scheda su Anobii: qui


Trama: "Zak Elliot e i Draghi di Mezzamorte" è il secondo volume della saga "Le cronache di Aldimondo". Una nuova avvincente avventura attende il coraggioso Zak Elliot, alle prese con terrificanti draghi, temibili pirati e altro ancora, nella sua quotidiana lotta contro il male.

Booktrailer Zak Elliot e i Draghi di Mezzamorte: qui
Booktrailer di Zak Elliot e Il libro del Destino: qui

Note sull'autore: Roberto Recchimurzo è nato a Bari trentasette anni fa. Scopre il fascino e la magia della scrittura nel '99, quando frequentava l'accademia di arti drammatiche. Ha scritto vari format per una web tv locale. E' autore di Ho formattato il fisco e Bari Noir. Gli piace spaziare fra i generi e stupire, cercando di proporre sempre qualcosa di nuovo. Zak Elliot e i Draghi di Mezzamorte è il suo secondo volume della saga Le Cronache di Aldimondo.
Sito Ufficiale dell'autore: http://www.robertorecchimurzo.it/

Intervista a Roberto Recchimurzo, già autore di Le Cronache di Aldimondo – Zak Elliot e il libro del destino, uscito da poco con il secondo volume, Zak Elliot e i Draghi di Mezzamorte


Salve Roberto, questa è la seconda volta che abbiamo il piacere di parlare con te sul nostro blog Club Urban Fantasy (Intervista Precedente). Puoi salutare brevemente i nostri lettori, se ti fa piacere.

Saluto calorosamente tutti i lettori di Club Urban fantasy e ringrazio anche tutti coloro che leggeranno questa intervista. Vi abbraccio come se fossi lì vicino a voi. Uno per uno.

Dopo Zak Elliot e il libro del destino (ANTEPRIMA DEL PRIMO CAPITOLO), ora è la volta di Zak Elliot e i Draghi di Mezzamorte, il secondo volume di questa promettente saga. Cosa ti porti dentro di questo secondo capitolo?

Un seguito ha sempre l’arduo compito di piacere più del primo. Non a caso in questo secondo episodio sono stati fatti, volutamente, degli inserimenti che incatenano sempre più il lettore alle pagine. Personaggi nuovi con i quali farete subito amicizia ed eventi che vi scuoteranno nell'animo  Questo secondo volume mantiene le promesse fatte nel primo, ve lo garantisco.

Hai qualche aneddoto carino da raccontarci riguardante la stesura di Zak Elliot e i Draghi di Mezzamorte di cui vuoi renderci partecipi?

Quello che posso dirvi in tutta onestà è che non basta immaginare e scrivere un racconto, ma bisogna trovare il modo di finirci dentro. Ed io ci sono riuscito.

Il primo volume di una saga è quasi sempre una sorta di introduzione, è dal secondo in poi che la trama si infittisce, è così anche nel tuo caso?

La trama del secondo libro riprende i fatti esattamente da dove li avevamo lasciati. È una continua cronologica degli episodi che andranno a infittirsi sempre di più. Nel secondo volume ci inoltriamo verso qualcosa di grande, come avventura e come storia. Sono stati inseriti moltissimi elementi che vi lasceranno senza parole..

Zak Elliot è il protagonista di Le Cronache di Aldimondo, un ragazzo di quattordici anni, rimasto orfano dalla nascita. Come si evolve il suo carattere e le sue vicende nel corso della storia?

La sua evoluzione è dovuta agli incontri ed agli avvenimenti. Passo dopo passo, Zak Elliot, tornerà padrone di capacità delle quali non conosceva l’esistenza. Queste ultime unite a quelle sviluppate nel nostro mondo, faranno di lui un eroe senza pari. Un guerriero che combatterà con il ferro e con la testa..

Zellus è invece l'anziano libraio di cui Zak Elliot fa per caso conoscenza, e che gli parla di un volume che gli è stato rubato, ciò mi ricorda un po' La Storia Infinita, ti è mai capitato di leggerlo?

La storia infinita è uno dei libri più belli che io abbia mai letto. In Zak Elliot ho voluto citare un po' tutti i libri letti e i film visti. Zellus, per come lo vedo io, non è solo il custode di un libro ma anche un mago che si rivelerà essere potente, vedrete..

Faremo poi la conoscenza, oltre che di Zellus, di Gianbeccuccio, un parlagallo alquanto strano e Rupert un elfo dei boschi del sud dalla pelle verdastra, come interagiranno i vari personaggi tra di loro? Puoi descriverceli un po' per conoscerli meglio?

In realtà, i tre citati nella domanda, dovevano essere amici. Ma poi ho pensato che qualcuno doveva pur tradire il gruppo, ci voleva il colpo di scena e così le cose sono andate come sapete. Zellus e Gianbeccuccio sono l’esempio dell’amicizia eterna, Rupert, invece, della debolezza dell’uomo. Mentre i primi due combatteranno sempre fianco a fianco per proteggere e proteggersi, il terzo farà sempre qualcosa i cambio di un’altra. Rupert è un vile e lo dimostrerà in futuro quando, probabilmente, tornerà..

Il compito di Zak sarà quello di recuperare il "Libro del Destino", ma quando tutto sembra andare per il verso giusto, succede l'inevitabile, ma Zak non si perderà d'animo. Come affronta le sfide Zak?

Con il suo ritrovato coraggio. La sua forza d’animo e il suo ottimismo. Qualità che servono ai ragazzi per crescere nel migliore dei modi. Qualità che se fatte maturare nel giusto modo possono renderci veramente invincibili!

La fantasia fa da padrona nella descrizione dell'antica terra Aldimondo in cui Zak vivrà la sua avventura e scoprirà anche le sue origini. A cosa ti ispiri per la creazione di luoghi immaginari, come ad esempio il gigantoragno Araknea, il labirinto del tempo?

A volte la mia ispirazione viene da una rielaborazione di cose già viste o di libri già letti un centinaio di volte. Poi la fantasia fa tutto il resto. Creare personaggi e ambientazioni è come cucinare. Un po di questo, un po di quello e voilà, il piatto è pronto! Con gli ingredienti giusti si crea qualcosa di unico e genuino.

Aldimondo è popolato da tante creature diverse, giganti, streghe cattive, nani, quale creatura ti ha dato più problemi nel descriverla o adattarla a un personaggio?

Credo che uno dei personaggi sul quale ho lavorato di più sia stato proprio Balgor. Lo avevo immaginato come un possente titano ma non avevo capito ancora quale ruolo dargli. La trama di Zak Elliot e il suo intreccio mi hanno aiutato moltissimo. Poi nel secondo volume ci sono tantissimi altri personaggi e creature del quale non vi svelerò altro..

Il cattivo, Lord Velvet, fratello gemello di Zak, è irrecuperabile o ci dobbiamo aspettare qualche colpo di scena?

Lord Velvet tornerà con una vita nuova, con un nuovo aspetto, con un nuovo nome e con una miriade di loschi fini. E se vi state chiedendo il perché sappiate solo che se non può conquistare più Aldimondo, perché non provare a conquistare la terra?

A chi consiglieresti di leggere i tuoi due romanzi e perché?

Zak Elliot è un libro per tutti. Quello che mi ha sorpreso più di ogni altra cosa, è l’entusiasmo dei ragazzi ma soprattutto quello dei loro genitori. Anche i grandi si appassionano a leggere le avventure delle Cronache di Aldimondo, perché in fondo, in ognuno di noi c’è un Zak Elliot che aspetta solo di riemergere.

Quando sarà pronto il terzo volume della saga? Quanti volumi saranno in totale?

Il terzo episodio della saga è già in lavorazione e dovrebbe vedere la luce a fine anno. I volumi saranno in totale 5 e, poi, chissà qualcos’altro potrebbe accadere..


Grazie di aver risposto alle nostre domande.

Spero che quest'intervista vi sia piaciuta, alla prossima.
Angela
Club Urban Fantasy

ANTEPRIMA: Unchanged. La catena della Morte

“Non c’è cosa che non faresti, quando vivi nel terrore. 
Così dissi sì. Alla Morte. 
Ma presto compresi di essermi sbagliato, perché Sylvia, l’angelo al quale avevo venduto la mia devozione, e la mia anima, non serviva la luce ma soltanto se stessa. Usando il suo immenso potere per soddisfare ogni suo capriccio. Dopo decenni mi ero rassegnato a un’esistenza che odio, accanto a una padrona che disprezzo, finché non ho incontrato lei, e tutto è cambiato. E mi sono accorto che niente è come appare. Nemmeno la Morte, forse...”

Titolo: Unchanged. La catena della Morte
Autore: Vittoria S. Dalton
Pagine: 300 p.
Prezzo: € 15 (versione cartacea) € 2,99 (ebook mobi kindle, epub)
Editore: autopubblicazione
Genere: urban fantasy/paranormal romance



Trama: Quando vivi ogni giorno l’orrore, faresti qualsiasi cosa per sfuggirgli. Così il giovane Damian dice sì a Sylvia, una delle creature più potenti che abbiano mai camminato sulla Terra; in cambio dell’immortalità del corpo e del potere di un demonio, le cede la sua anima e la sua devozione. Diventa il favorito della Morte. Quando si accorge di aver commesso un errore poiché Sylvia è dispotica e crudele, è troppo tardi. Si ritrova immerso in un male più profondo di quello da cui è scappato. Oltre la Morte. Oltre l’Amore. C’è soltanto una cosa in grado di salvarlo. Qualcosa per cui Damian non è ancora pronto. Finché un giorno, dopo decenni, ormai rassegnato a vivere un’esistenza che disprezza accanto a una padrona che odia, incontra una strana ragazza di nome Sol e il suo gruppo di amici. E tutto cambia. E si accorge che niente e nessuno, nel suo mondo, è ciò che appare. Nemmeno la Morte, forse… Dalla Londra più eccentrica al luogo più misterioso e inquietante di Parigi, per spezzare una catena secolare di sangue che sembra non avere mai fine, Damian dovrà affrontare la sua paura più grande. Un nemico che teme persino più di Sylvia e della dannazione eterna.
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/pages/Vittoria-Dalton/165298580297398


Note sull'autore: Vittoria Serena Dalton nasce nel mezzo degli anni ‘70 in una provincia del Nord Italia. Anche se all'inizio sceglie di dedicarsi a discipline legate allo studio e all'osservazione dell’uomo, compreso il lato più oscuro, che la portano a laurearsi in campo umanistico-scientifico, il suo amore per il fantasy e la storia medioevale restano una costante. Così come la passione per la scrittura. Dopo aver vissuto e girato un po’ attualmente risiede con la famiglia nella sua città natale, dove negli ultimi due anni si è dedicata alla stesura di “Unchanged” sotto intimidazione dei suoi personaggi che altrimenti non le avrebbero dato requie.
Fervente ammiratrice del libero arbitrio, alla base di tutte le sue narrazioni c’è la fiducia nella capacità dell’uomo di modificare la realtà attraverso il pensiero, le azioni e gli effetti che ne conseguono.
Sito Ufficiale: www.vittoriadalton.com

La mia opinione:
Una recente uscita è Unchanged, dell'autrice Vittoria Serena Dalton, ho dato un'occhiata veloce all'anteprima scaricata gratuitamente sul sito ufficiale dell'autrice e devo dire che ho trovato l'inizio interessante. Si possono leggere un sedici pagine, che comprendono il prologo e il primo capitolo, per farsi un'idea. Lo stile dell'autrice è attuale e moderno (anche se non mi piace molto l'uso eccessivo di frasi prive di verbi, o fatte solo di subordinate, ma questa è una mia idea personale, altri lo ritengono un elemento distintivo dello stile proprio di un autore, ma non voglio certo aprire polemiche in tal senso, ognuno ha la propria idea) e i temi trattati sembrano interessanti. Lo leggerò sicuramente per farmi un'idea più approfondita e voi cosa ne pensate?

Alla prossima
Club Urban Fantasy

giovedì 30 maggio 2013

ANTEPRIMA: Le notti di Villjamur


“Chiunque avesse costruito Villjamur, o quanto meno chiunque avesse progettato le sue forme intricate e le strutture precise e misteriose, non poteva sicuramente essere umano. Costruzioni sfarzose erano rivestite di pietre variopinte, mentre altri edifici bizzarri avevano vetrate colorate che sfavillavano come gemme incrinate. Randur si guardava intorno con soggezione, non del tutto sicuro della direzione da prendere. Le possibilità crescevano a ritmo esponenziale, mentre la pioggia gelida si trasformava in pioviggine per poi cessare. In qualche vicolo lontano qualcuno cucinava del pesce. […] Davanti a lui le strade si biforcavano, ognuna saliva in lieve pendio, mentre le pterodette correvano sulle pareti della scogliera guardando lontano. I bambini scivolavano sul ghiaccio, distesi in caduta libera. Una coppia gli passò davanti, la donna bionda molto più giovane dell’uomo […] Randur era tentato di incrociare lo sguardo della donna e suscitare una reazione in lei. Gli
sembrava importante rubare un sorriso alla vita di quell’uomo. Anche se non subito, però.Era appena arrivato e doveva cercare l’iniziato della setta”.




Titolo: Le notti di Villjamur
Autore: Mark Charan Newton
Pagine: 530 p.
Prezzo: € 19,50 (versione cartacea)
Editore: Gargoyle Edizioni (Collana: Gargoyle Extra)
Genere: Fantasy
Uscita Prevista: 6 Giugno 2013

Trama: Rischiarata dalla fioca luce di un rosso sole morente, si erge fiera l’antica città di Villjamur, capitale di un impero ormai inerme di fronte alla minaccia di un’incombente era glaciale. Mentre migliaia di persone cercano rifugio alle porte della città, tra le mura si discute animatamente del loro imminente destino. Ecco però che accade una tragedia e la figlia dell’Imperatore, Jamur Rika, deve salire al trono per governare la crisi. Ma i membri della sua corte non sono innocui come sembrano. Nel frattempo, il macabro omicidio di un consigliere attira l’attenzione dell’Ispettore Rumex Jeryd, un rumel, una sorta di non-umano che può vivere per centinaia di anni e abita nella stessa città con umani, garuda simili a uccelli e inquietanti banshee, i cui pianti sconsolati preannunciano la morte. Le indagini condurranno Jeryd a una rete di corruzione e a una turpe cospirazione che metterà in pericolo la vita di Rika e di sua sorella Eir, oltre che il futuro della stessa città di Villjamur. Ma nel lontano Nord, dove il lungo inverno è già iniziato, fa la sua comparsa un pericolo anche più grande. Un’insidia che giunge da un altro mondo, contro cui qualunque potere, militare o magico, potrebbe rivelarsi inutile.


Note sull'autore: Mark Charan Newton è nato nel 1981 da padre inglese e madre indiana. Dopo la laurea in Scienze Ambientali, a ventitré anni entra a far parte del mondo editoriale, lavorando come editor di fantasy e fantascienza per il mercato inglese e americano. Le notti di Villjamur, scritto nel 2009 e pubblicato in Gran Bretagna nel 2012 da Pan Macmillan (Tor UK) è il primo volume della saga Le leggende del sole rosso. Ora Newton è impegnato nella stesura di una nuova serie fantasy, Drakenfeld, dove l’investigatore Lucan Drakenfeld, all’interno di un mondo fantastico, cerca di fare luce sui più svariati misteri.

La mia opinione:
Sulle orme di scrittori come China Miéville, Jack Vance e George R.R. Martin, Mark Charan Newton segna con Le notti di Villjamur l’inizio di una nuova avvincente saga fantasy. Il ventaglio di personaggi che animano il romanzo è quanto mai vario: creature irreali e fantastiche (tra gli altri, i rumelidi, una razza di ominidi dalla lunga coda, di carnagione scura e in grado di vivere centinaia di anni; i garuda, uccelli-sentinella metà avvoltoi e metà uomini; i banshee, i cui pianti sconsolati preannunciano la morte) si alternano a personaggi verosimili, il più delle volte colti nei loro aspetti degradanti – tossicodipendenti, prostitute, politici corrotti. E ancora, potenti sette divinatorie che regolano gli equilibri del mondo, dimensioni parallele, misteriose sparizioni, il tutto tenuto assieme da un linguaggio diretto, lineare e mai banale. Mark Charan Newton costruisce un romanzo che sfugge a qualsiasi definizione; una narrazione fiume densa, tanti sono i temi affrontati – sesso, emarginazione sociale, immortalità, paura del cambiamento e del diverso –, e dal ritmo incalzante, sensibile a molteplici echi letterari: dal fantasy alla fantascienza, passando per le atmosfere del thriller e delle antiche leggende mitologiche.

Questo romanzo sembra veramente interessate, una buona lettura per tutti gli appassionati di fantasy. Sembra essere ricco di elementi, dal mondo, alle creature, ai personaggi, speriamo solo non deludi le aspettative. Il prezzo certo non è allettante, idem la mole di pagine. Io di solito non leggo fantasy puro (come non leggo di solito fantascienza pura), per paura di annoiarmi dopo un po' di pagine, preferisco di più le contaminazioni tra generi diversi tra loro.

Voi cosa ne pensate? Fateci sapere la vostra opinione attraverso i commenti, siamo qua per parlarne insieme.

Alla prossima
Club Urban Fantasy

RECENSIONE: Scrivere un Romanzo Fantasy

Titolo: Scrivere un Romanzo Fantasy
Autore: Marina Lisi
Pagine: 42 p.
Prezzo: € 3 (solo versione ebook)
Editore: flower-ed (Collana: Editoria & Scrittura)
Genere: Manuale
Scheda su Anobii: (non presente al momento)

Trama: L’esperienza bella e complessa della scrittura di un romanzo fantasy ci viene raccontato dalla nostra Marina Lisi in tutti i suoi aspetti: l’inizio e lo sviluppo della storia, i punti di svolta, la creazione dei personaggi e la scelta dell’ambientazione.Un manuale ricco di suggerimenti ed esempi pratici tratti dai suoi stessi romanzi e da anni di esperienza personale in questo tipo di scrittura. Per tutti coloro che vogliano imparare a creare e strutturare al meglio le loro storie fantasy.

Note sull'autore: Marina Lisi è nata nel 1956 in un piccolo paese della Sicilia, ma è cresciuta a Roma. Appassionata di Medicina Olistica, ama i libri gialli e fantasy. Con flower-ed ha pubblicato i romanzi fantasy della saga dedicata alla Guaritrice Viola e al suo particolare Dono.

La mia opinione:
Oggi vi voglio parlare di questa piccola guida per chi voglia intraprendere l'avventura di scrivere un romanzo fantasy. Compito sicuramente da non prendere alla leggera, senza almeno una piccola conoscenza del genere su cui si ha intenzione di scrivere e qualche base in generale. Il testo è scritto da Marina Lisi (autrice dei romanzi Viola il dono dell'ambra e Viola il bracciale del comando, il primo e secondo volume di una saga fantasy pubblicata dalla stessa casa editrice). Il manuale è veramente breve, più che un manuale lo considererei una piacevole chiacchierata con un'autrice che ha sicuramente il suo bagaglio di esperienza, capace di darci qualche buon consiglio per chi è invece alle prime armi. 

Dopo l'inizio in cui si parla in generale del filone fantasy (quando è nato, chi sono i suoi esponenti principali, una breve e semplice descrizione dell'evoluzione della fantasia umana, nozioni mai rese noiose) si arriva ai consigli veri e propri. Mi è piaciuta molto la frase: "Un'immagine vale più di mille parole" frutto della saggezza popolare, caposaldo come concetto dell'arte dello scrivere. Infatti un bravo scrittore deve saper coinvolgere il lettore, fargli vedere e vivere quasi concretamente quello di cui sta scrivendo. 

Altra frase che mi è piaciuta: "Più acuta e chiara è la ragione, e migliori fantasie produrrà." citazione che fa l'autrice di Tolkien. Continua poi con consigli vari sui personaggi, l'ambientazione, lo sviluppo della trama, il tutto in maniera mai noiosa e molto coinciso ed essenziale. Certo i concetti sono veramente abbozzati, ciò potrebbe far pensare al lettore che sia veramente così tanto semplice imparare le tecniche di scrittura o scrivere bene un romanzo. Questa piccola chiacchierata può essere un punto di inizio per uno scrittore, ma non certo il punto di arrivo. 

Alla prossima
Club Urban Fantasy

mercoledì 29 maggio 2013

ANTEPRIMA: Laila Volpe e Evindi Mott. I trafficanti dell'ombra

Titolo: Laila Volpe e Evindi Mott. I trafficanti dell'ombra
Autore: Man Ekang
Pagine: 262 p.
Prezzo Cartaceo: € 17,60 (in questo momento è scontato a € 13,20 su lulu) o € 18,30 (prezzo intero su amazon) (considerate che i due siti applicano tariffe differenti per quanto riguarda le spese di spedizione, poi vi possono essere sempre sconti o promozioni)
Prezzo ebook: € 3,03 (su amazon)
Editore: autopubblicazione su lulu e amazon
Genere: Fantasy
Scheda su Anobii: qui

Trama: La giovane torinese Laila Volpe incontra Evindi Mott, alla lezione di antropologia culturale del professore Debrossac. L’incontro in apparenza casuale era in realtà voluto dal ragazzo africano nel quadro di una sua prova di iniziazione, nella società dei suonatori di Mvett. Ma dopo averlo sorpreso in flagrante, il professore Debrossac lo convincerà ad aiutarlo per ritrovare sua figlia scomparsa misteriosamente in Torino. Evindi Mott accantonerà successivamente i suoi primi progetti per Laila e, insieme al professore,aiuterà la ragazza a dare un taglio ai suoi incubi ricorrenti. In questo contesto, Laila conoscerà l’esistenza delle “monete del fato” e imparerà che la sfortuna non è nient’altro che il risultato di un’attenta manipolazione di certe entità, da parte di coloro che hanno la conoscenza di alcune leggi della natura. L'acquisizione di questo sapere da parte di Laila, scatenerà l’ira di coloro che tenevano un cospicuo traffico delle sue capacità intellettuali e delle sue chance.Come mai ci si riduce a vivere un’esistenza poco gratificante quando in realtà, sembravamo promessi ad un grande destino? Come mai un progetto che sembrava ben partito fallisce improvvisamente? Ecco il tipo di domande alle quali Laila riceverà una risposta non necessariamente razionale, ma sicuramente convincente.


Note sull'autore: Man Ekang, cresciuto in un ambiente dove si parlava molto di cose nascoste all'occhio materiale, ha sviluppato sin da giovane un grande amore per il fantastico. E' probabilmente per questo motivo che, nella giovane età, si è affiliato ad un gruppo di discussione sull'antropologia. Ha conseguito una laurea in scienze politiche, ma è ritornato dopo al suo "primo amore" l'antropologia, con il suo carico di leggende e aspetti mistici di cui tutti i popoli della terra sono dotati. Il suo primo romanzo "Laila Volpe e Evindi Mott - I trafficanti dell'ombra" nasce proprio dal suo desiderio di condividere con altri, la sua passione.

Che ve ne pare? Ditecelo attraverso i commenti. 

Alla prossima
Club Urban Fantasy

ANTEPRIMA: BLACKOUT

Titolo: Blackout
Autore: Marc Elsberg
Pagine: 630 p.
Prezzo: € 18,60
Editore: Casa Editrice Nord
Genere: Catastrofico (non so se esista xD)
Scheda su Anobii: qui

Trama: Un semaforo che smette di funzionare all'improvviso, una frenata brusca, poi il vuoto. Quando Pietro Manzano si risveglia al pronto soccorso, ricorda poco di quanto è successo. Una sola cosa è certa: non è l’unico a essere rimasto coinvolto in un incidente d’auto per via di un guasto alla rete elettrica. Tutta Milano è al buio. E, nel giro di poche ore, inizia a circolare la notizia che il blackout coinvolge l’intera penisola e che, come un’inarrestabile marea nera, si sta propagando anche in Austria, Germania, Francia… È come se un intero continente si stesse «spegnendo». Da ingegnere informatico, Piero intuisce subito che non può trattarsi di un banale malfunzionamento e, una volta tornato a casa, trova un’agghiacciante conferma ai suoi sospetti: è stato diffuso un virus che ha mandato in tilt tutti i contatori della città. Tuttavia, non appena si mette in contatto con le autorità, Piero si scontra con un muro di diffidenza e scetticismo. Anzi, da quel momento, la polizia comincia a pedinarlo, quasi fosse lui il responsabile del sabotaggio. E, in breve, Piero si rende conto del perché: qualcuno si è introdotto nel suo account di posta elettronica e ha mandato alcune e-mail a dir poco compromettenti. Determinato a provare la propria innocenza, nonché a smascherare il vero colpevole, a Piero non rimane altra scelta che farsi strada attraverso un’Europa ridotta in ginocchio dalla mancanza di energia, dove il pericolo è in agguato dietro ogni angolo, nascosto nelle tenebre del blackout…

GLI EFFETTI DI UN BLACKOUT PROLUNGATO

Primo giorno

Salta la corrente.
Smettono di funzionare i frigoriferi, le radio, i telefoni.

Prima settimana

I treni rimangono in stazione, gli aerei non possono decollare, le auto si fermano.
Le pompe di benzina non possono erogare il carburante.
Nelle case non arriva più acqua.

Seconda settimana

I generatori di emergenza degli ospedali sono agli sgoccioli.
Si bloccano gli impianti industriali.
Si verificano i primi incidenti alle centrali nucleari.

È il caos…

Note sull'autore: Marc Elsberg è nato a Vienna nel 1967. È stato editorialista per il quotidiano austriaco Der Standard ed è consulente strategico e direttore creativo di un’importante agenzia pubblicitaria di Vienna. Blackout è il suo primo romanzo.

La mia opinione:
Appena ho letto la trama di questo romanzo ho subito pensato "ma è la copia spudorata di Apocalisse Z di Manel Loureiro" anche se in quel caso parlavamo di zombie (ma il fatto della mancanza di elettricità vi è anche in Apocalisse Z, visto che quasi tutta l'umanità si è trasformata in zombie, nessuno lavora più e le centrali elettriche sono state abbandonate. Certo il motivo è differente, ma siamo là, secondo me). In comune io vi trovo inoltre il protagonista: un povero cristo che si trova a dover affrontare la fine progressiva del mondo in cui vive. La somiglianza, o il voler rifarsi a un altro successo, la trovo anche in questo testo: Gli effetti del Blackout prolungato, che vi ho riportato sopra, con la scansione temporale di cosa accadrebbe nel mondo se mancasse l'elettricità. Insomma il filone catastrofico c'è tutto, anche se qua subentra anche l'elemento spionaggio (che non guasta). Il tema degli effetti della mancanza dell'elettricità è un tema che a quanto pare ultimamente va di moda, visto che vi è stata anche una serie televisiva che è incentrata proprio su quest tema REVOLUTION di cui ho parlato qui. Quindi niente di nuovo sotto i ponti, eppure mi viene voglia di leggerlo, certo le seicento pagine e il prezzo non invogliano tantissimo il lettore. Sentimenti combattuti si animano in me, ultimamente non leggo libri più lunghi di un trecento pagine, boh vedremo :) 

Fateci sapere cosa ne pensate, siamo qua per discuterne insieme.

Alla prossima
Club Urban Fantasy

ANTEPRIMA: I Racconti del Behcet

Titolo: I Racconti del Behcet
Autore: Michele Protopapas
Pagine: 150 p.
Prezzo: € 16 (versione cartacea)
Editore: Antipodes
Genere: Antologia di racconti Horror-fantasy
Scheda su Anobii: qui

Trama: Una raccolta di racconti horror dallo stile classico e raffinato. Rigorose descrizioni storiche, scientifiche e geografiche fanno da sfondo a storie di fantasmi, alieni, serial killer, predatori di altre dimensioni, mostri partoriti da donne illibate e incidenti scientifici. Il buio e la notte avvolgono quasi tutti i racconti e spesso l’unica compagnia dei personaggi sono i loro stessi incubi; capiranno però ben presto che la fuga è inutile e che sono solo marionette nelle mani di forze più grandi di loro. Ogni mistero troverà infine la soluzione ma...sarete in grado di accettarla? Benvenuti nei vostri incubi: I racconti del Behcet.

La mia opinione:
Chi frequenta il blog saprà che un po' di tempo fa avevamo pubblicizzato un concorso indetto dalla casa editrice Antipodes, intitolato "Le Terre del Mithril" (di cui verrà presto realizzata l'antologia dall'omonimo titolo, con i migliori dieci elaborati pervenuti). Un concorso in quel caso per racconti fantasy. Grazie a questa bella opportunità molti autori hanno avuto la possibilità di farsi conoscere, attraverso le loro opere, a questa giovane casa editrice e così è stato per Michele Protopapas, scoperto proprio grazie al concorso. Dal fantasy passiamo quindi a questa antologia di racconti dai toni più horror, i temi trattati sono veramente vari, fantasmi, alieni, serial killer... come si può leggere dalla trama e questo sicuramente renderà la lettura interessante (è bello quando nelle antologie ci si sofferma su un singolo tema, ma alla lunga può annoiare). Se amate il genere è quello che fa per voi :)

Se qualcuno di voi ne ha sentito parlare, gli interessa, vorrebbe leggerla, o qualsiasi altra cosa, fateci sapere quello che pensate, siamo qua per discutere :)

Alla prossima
Club Urban Fantasy

RECENSIONE FILM: Hansel & Gretel: Cacciatori di streghe

Un po' di tempo fa, durante la settimana del Festival del Cinema (con la scusa dello sconto) ho visto per la prima volta in vita mia un film in 3D (sono sempre stata contraria per via del prezzo esorbitante del biglietto per i film in 3D, ma ora le cose sembrano stiano andando controtendenza. Si sono finalmente forse accorti che la gente con questa crisi non si può permettere di spendere tutti questi soldi per andare al cinema, perché fin quando ci vai da solo ok -paghi il tuo biglietto e stop-, ma se hai una famiglia rinunci e basta).

Vi starete chiedendo quale capolavoro del cinema io sia andata a vedere, beh dal titolo si intuisce credo, scherzo. Hansel & Gretel: Cacciatori di streghe è stata subito la mia prima scelta, ero entusiasta di vedere questo film, ma come sempre accade (almeno per me) non è tutto oro quello che luccica.

Il film è una produzione americana e tedesca del 2012, il genere è pura azione, io invece mi aspettavo un'attenzione maggiore nei riguardi della trama (sai fai un rifacimento di una favola classica, lo rendi moderno ok, ma non ci puoi mettere solo qualche strega e qualche fucile e stop). Ma a quanto pare l'azione non va d'accordo con la trama, faranno a cazzotti per chi deve stare in prima filo non so. Piccolo appunto il film segue il filone che va ultimamente di moda (sia per quanto riguarda la produzione cinematografica, sia per quanto riguarda i romanzi e a volte unendo anche tutte e due le cose insieme, cioè prima libro poi film) e cioè quello delle RIVISITAZIONI DI FAVOLE CLASSICHE. La tecnica consiste nel rendere, moderne e attuali, favole che hanno conosciuto lo scorrere del tempo (infilandoci un po' di horror, dark, steampunk o quello che vi pare), si mantengono solo i punti cardini della trama originale, tutto il resto può essere modificato. Le mode vanno e vengono e forse prima o poi anche questa si esaurirà, quando non sapranno più cosa inventarsi :)

TELEFILM: Beauty and the Beast

Buongiorno amici del blog, oggi 29 Maggio 2013 vi volevo segnalare che stasera in prima serata parte un nuovo telefilm su Rai Due, Beauty and the Beast. Serie televisiva statunitense in onda dal 2012 sul canale The CW e liberamente ispirata a un'altra serie La bella e la bestia, andata in onda tra il 1987 e il 1990.

Protagonista è Catherine Chandler (Kristin Kreuk conosciuta in Italia per aver interpretato il ruolo di Lana Lang in Smallville) una detective della omicidi di New York. Molti anni prima la ragazza ha assistito all'omicidio di sua madre da parte di due uomini armati, che avrebbero ucciso anche lei, se non fosse intervenuto qualcuno che le ha salvato la vita, una specie di animale. Mentre indaga su un omicidio recente scopre per caso l'identità dell'uomo che la salvò tanti anni prima. 

L'uomo, il dottor Vincent Keller, si è nascosto negli ultimi dieci anni perché si trasforma in una bestia quando si infuria. Catherine va a incontrarlo e vi stringe un patto: lei manterrà il suo segreto e lui la aiuterà a scoprire la verità sull'omicidio di sua madre. I due iniziano a collaborare e piano piano si scoprono infatuati l'uno dell'altra. 

Non ero a conoscenza di questa serie, quindi non l'ho mai vista in lingua originale (e non ho mai neanche visto sinceramente la serie originale degli anni '90 da cui si ispirano), la vedrò per la prima volta stasera in TV (io di solito non guardo mai la tv, tranne Peppa Pig e chi ha figli può capirmi xD). Però in ogni caso ci tenevo a fare alcune mie considerazioni da condividere con voi lettori del blog. 

Punto primo sono veramente stanca di tutte queste serie in cui -vuoi o non vuoi- ci devono far entrare l'elemento poliziesco ad ogni costo. Questa ok è una rivisitazione, ma a quanto ho letto in internet. una pessima rivisitazione della serie originale. 

La protagonista mi sta un po' sulle scatole già dai tempi di Smallville, non la ritengo una grande attrice, e a quanto ho letto sempre in internet, anche in questa serie non dimostra di essere migliorata. 

Questa serie mi ricorda il bruttissimo film che ho visto tratto dal romanzo Beastly di Alex Flinn (romanzo bellissimo, film inguardabile), non so perché ma siamo là, questa voglia di mettere tipi fighi tanto per far scena o anche la cicatrice sul volto della bestia. Ma le bestie non dovrebbero essere almeno un tantino brutte? se sono così tutti i mostri ne vogliono uno anch'io :) 
Vedremo cosa ne penserò dopo la visione. 
Alla prossima Angela

martedì 28 maggio 2013

ANTEPRIMA: Il figlio del Fuoco

Buongiorno amici del blog. Oggi vi volevo segnalare l'uscita in versione ebook per Sesat Edizioni, di Il figlio del Fuoco di Riccardo Giacchi. Prossimamente troverete sul blog la recensione di questo romanzo, restate in ascolto :) Cercherò anche di mettermi in pari con tutte le altre recensioni che ancora non ho fatto (lo penso sempre, spero di farlo realmente xD). La vita è piena di impegni e a volte il tempo da dedicare al blog è veramente minimo, di ciò me ne scuso. Vorrei anche leggere di più, speriamo di mantenere questi miei buoni propositi.  

Titolo: Il figlio del Fuoco
Autore: Riccardo Giacchi
Prezzo: € 1,99 (solo in versione ebook)
Editore: Sesat Edizioni
Genere: Epic Fantasy
Scheda su Anobii: qui

Trama: Babel ha scoperto presto quanto dura possa essere la vita. Troppo presto. Unico sopravvissuto in un incidente stradale che gli ha portato via i genitori, la sola casa che ha conosciuto fino alla sua adolescenza è l’orfanotrofio di Corinto, dove è cresciuto insieme a tanti altri figli di nessuno fra cui Markus, il suo migliore amico, e Narses, un ex ospite dell’orfanotrofio rimasto nella struttura con il ruolo istruttore e tutor dei ragazzi. Babel, però, è diverso dagli altri orfani: in lui c’è un qualcosa, un antico potere che gli arde dentro e che fa di lui un essere speciale e pericoloso allo stesso tempo e che si risveglierà in tutta la sua brutale furia durante una lite con i suoi compagni. La tragica esperienza assopirà ancora una volta le capacità di Babel che, divenuto un uomo adulto, ha cercato, invano, di dimenticare il suo passato. Ma il destino del giovane era segnato e il desiderio di un’esistenza normale diverrà una lontana speranza: ogni frammento della sua vita si ricomporrà in un mosaico dai colori tetri e, attraversando un dantesco inferno, Babel entrerà in contatto con una realtà inaspettata, dilaniata da un’antichissima lotta tra la luce e le tenebre e nella quale dovrà scegliere da che parte schierarsi per decidere il destino dell’umanità.

Note sull'autore: Riccardo Giacchi è nato il 23/3/83 e vive nella provincia di Milano. Gli piacciono i gatti, le belle donne, l’heavy metal e ha una grande passione per la scrittura. Nonostante l’età, coltiva ancora la passione per “I cavalieri dello zodiaco”, epica saga di cui tutt'ora è rimasto grande appassionato. Il Figlio del Fuoco è la sua prima pubblicazione frutto della sua mente bizzarra, nonché il primo frammento di una saga fantasy ambientata nella Grecia odierna.

Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy

giovedì 23 maggio 2013

RECENSIONE: Scintilla Vitale

Titolo: Scintilla Vitale
Autore: Irma Panova Maino
Pagine: 296 p.
Prezzo: € 4,99 versione eBook (PDF e EPUB)
Genere: paranormal romance
Scheda su Anobii: qui
ANTEPRIMA: qui


La mia recensione:
Oggi con questa mia recensione vi parlo di Scintilla Vitale, l'esordio di alcuni anni fa dell'autrice italiana Irma Panova Maino. Scintilla Vitale fa parte di una serie di cui il secondo volume è intitolato "Il gioco del Demone". Secondo quanto riportato dal sito della casa editrice: Scintilla vitale è il primo episodio delle “Cronache dal Mondo Parallelo” una serie di romanzi che appartengono al genere paranormal romance dove all’interno del quotidiano umano, si intrufola un mondo fantastico, popolato da vampiri, licantropi, elfi o demoni, che interagiscono con i comuni mortali, con avventure e storie d’amore inusuali. Ogni romanzo può essere letto come un’opera a sé stante, tuttavia la lettura sequenziale dei vari episodi è fortemente consigliata, per godere appieno delle storie raccontate.

Scintilla Vitale è uno dei migliori romanzi di una esordiente italiana che fin ora mi sia capitato tra le mani, dico questo basandomi non sulla trama in sè, ma sullo stile di scrittura dell'autrice. Infatti il romanzo risulta essere veramente scritto bene; buona capacità nel descrivere le scene, nel mostrarci i personaggi, nel caratterizzarli. La lettura risulta essere molto scorrevole e il romanzo si lascia leggere in fretta, appassiona, ti fa entrare all'interno del mondo creato dall'autrice e fin qui ci siamo. Per i primi capitoli, devo dire la verità, ero rimasta veramente affascinata da tutto ciò (divorandomeli). La trama non banale ha come protagonista una giovane ragazza, Carrie, prostituta che ha scoperto da poco di essere malata di AIDS.
Un personaggio quanto meno particolare, visto quelli a cui di solito siamo abituati (almeno io), dal carattere forte, un peperino, ma con le sue fragilità.

Carrie, dopo aver smesso di fare la prostituta anche a causa dei sensi di colpa per una possibile diffusione del virus ai suoi clienti, si dedica alla caccia di psicopatici aiutata dal suo amico vampiro Reese. Carrie è in debito con Reese, in quanto il vampiro gli ha salvato la vita. Quindi un pò per riconoscenza, un pò perchè non più intenzionata a fare la prostituta, un pò per la paga abbondante datagli dal vampiro, decide di aiutarlo. Reese è un tipo taciturno, che non parla volentieri della sua vita nè passata/presente o futura, sembra quasi indifferente a tutto, anche alla stessa Carrie.

Carrie dopo la sua esperienza, malgrado la giovane età, non ha più fiducia negli uomini, interessati solo al sesso. A complicare le cose arriva anche un licantropo Devlin con l'aria di bravo ragazzo, educato e solare, amico del vampiro Reese. Ed ecco che il trio è formato, un trio nato per cacciare un psicopatico in particolare, che però è anche un licantropo. Tra momenti di violenza, scoppierà anche il trio amoroso tra i protagonisti. Scopriranno la forza dell'amore, che arriva quando meno te lo aspetti. Non mi è piaciuto proprio l'introduzione di questo trio amoroso, mentre la trama appariva inizialmente interessante e molto originale, il trio amoroso non lo è altrettanto. Inoltre altra cosa che un po' mi è risultata stonante è la tranquillità con cui la protagonista si rapporta sia al vampiro che al licantropo, come se fosse normale, nella vita di tutti, conoscere un vampiro o un licantropo. Capisco l'intenzione dell'autrice di rendere le tre "razze" uguali davanti ai sentimenti, ma avrei preferisco un pò più di paura, timore, da parte della protagonista. E' anche vero che Carrie, con la scusa di star per morire di AIDS, non ha paura di nulla, nè dei vampiri, nè dei licantropi, nè di rischiare la vita a cacciare psicopatici. In conclusione un buon esordio, ma con qualche punto da rivedere.

Se qualcuno di voi l'avesse letto e volesse dirci cosa ne pensa può lasciarci un segno del suo passaggio, i commenti animano un blog, per cui non siate timidi :)

Alla prossima, Angela
Club Urban Fantasy

ANTEPRIMA: 50 Sfumature di Sci-fi

È difficile che la scienza e la tecnologia, nelle loro linee generali, superino la fantascienza. Ma in molti, piccoli e inattesi particolari vi saranno sempre delle sorprese assolute a cui, gli scrittori di fantascienza, non hanno mai pensato.
Isaac Asimov

Titolo: 50 Sfumature di Sci-fi
Autore: Autori Vari, curatrice dell'antologia Alexia Bianchini
Editore: La Mela Avvelenata 
Genere: Antologia di racconti, fantascienza

 In uscita tra fine maggio/inizio giugno 2013

Trama: 
Cavalcando l'onda mediatica del libro erotico dell'anno, visto il riferimento nel titolo, La Mela Avvelenata esce a giorni con un'antologia di tutt'altra pasta. Il pretesto del titolo permette al pubblico di lettori di poter assaporare le tante sfumature che può assumere la fantascienza, con un'antologia veramente ricca di racconti, ben cinquanta.

I racconti presenti saranno i seguenti:
1. Cantico del guerriero eterno – Daniele Picciuti
2. È solo l’inizio - Viola Lodato
3. Una famiglia perfetta – Emanuele Delmiglio
4. Chouma-Fly - Dario Tonani
5. Speranza - Anna Grieco
6. Tartan - Stefano Pastor
7. Symlife – Giovanni Stoto
8. NeoLife Enterprise – Lorenzo Crescentini
9. Dodici minuti - Livin Derevel
10. Una questione di memoria - Alain Voudì
11. L’Ufficio Richieste - Marta Leandra Mandelli
12. Tempus fugit - Francesco Troccoli
13. Fuoco amico - Claudio Cordella
14. G.D.O. - Simone Messeri
15. La Soglia – Serena Barbacetto
16. Adatto – Maico Morellini
17. Il Sentiero della Spirale - Sandro Battisti
18. Recupero Intergalattico – Ambra Fraccaro
19. Flyway 617 - Aaron Leonardi
20. Sganciamenti - Chiara Perseghin
21. Lenora - Rigoni Fiorella
22. Il dibattito - Andrea Santucci
23. La preghiera della sera - Francesca Rossi
24. Galassia Magellano - Elvio Ravasio
25. Secondo avvento - Luigi Milani
26. Infinity - Federica Gnomo
27. Cacciatori di Draghi - Enrico Nebbioso Martini
28. Il bastoncino più corto - Fabrizio Fortino
29. Galassia madre – Marco Milani
30. LUI & LEI - Claudia Graziani
31. Gamma pavonis – Ivan Berdini
32. Virus – Donatella Perullo
33. Piloti di Meteor – Vittorio Della Rossa
34. Flush – Francesco Verso
35. Mutangenesi – Alexia Bianchini
36. Nella luce – Luca Romanello
37. Per un pugno di sogni – Stefano Sacchini
38. Il pianeta bianco - Luca Fadda
39. Rompicapo – Daniela Barisone
40. Il tempo che verrà - Francesca Montomoli
41. Cambi d’Abito – Alessandro Forlani
42. Ma che bontà - Luciana Ortu
43. Illuminante buio – Fabio Bottinelli
44. Consapevolezza – Paola Boni
45. Me-book - Raffaele Fumo
46. Technofollia - Valerio Marcello Pelligra
47. Happy Days – Raffaele Serafini
48. Finalmente umano – Pellegrino Dormiente
49. Verso la luce – Maria De Riggi
50. Terra – Hush

Ogni racconto, come si può vedere dall'elenco, sarà di un autore diverso, 50 racconti per 50 autori, veramente un lavoraccio, ammiro questa casa editrice emergente per il gran lavoro sicuramente fatto. L'antologia presenterà inoltre la prefazione di Giuseppe Lippi (curatore della nota collana Urania per Mondadori) in cui l'autore ci mosterà come anche il racconto sia capace di emozionare, tanto quanto un buon romanzo. Gli autori, selezionati dal curatore Alexia Bianchini, sono stati inseriti in un progetto e hanno liberamente scelto fra i diversi sottogeneri proposti. Tra poemi, fantascienza militare, space opera, steampunk, postumani, vi ritroverete a viaggiare con la mente attraverso la bravura e la fantasia di 50 scrittori tra cui anche volti noti nella fantascienza italiana con Urania e internazionale.

Non ci resta che aspettare la sua uscita :)

Alla prossima 
Club Urban Fantasy

RECENSIONE: Enelsin Artigton e la Petra Regia

Titolo: Enelsin Artigton e la Petra Regia
Autore: Annarita Pizzo
Pagine: 308 p. 
Prezzo: € 19,50 
Editore: Gruppo Albatros Il Filo (Collana I Mago NuoveVoci) 
Anno: I Edizione Ottobre 2011 
Genere: Fantasy 
Scheda su Anobii: qui

Trama: Molti sono i mutamenti che si stanno verificando nel mondo magico, e non certo positivi. La Petra Regia, fonte di ogni magia e da sempre garante della giustizia e del buon governo, è stata scavalcata dalle leggi umane, che, manipolate a uso e privilegio di pochi, sono divenute lo strumento principale di una pericolosa lotta per il potere. Dopo la sua morte Lord Robert Wilder lascia ad Adrian, figlio del suo amico più caro Sidonio e Custode della Lumerpa, una pergamena molto antica, ritrovata in una abbazia, che potrebbe costituire l'unica salvezza per chi ha ancora a cuore il destino del mondo. Essa contiene infatti una misteriosa profezia che riguarda il Prescelto, colui che solo potrà opporsi alle forze malvagie che stanno tramando per ottenere il potere. Allo stesso tempo, però, è necessario che la pergamena non cada nelle mani sbagliate, perché diverrebbe l'arma strategica con cui il Perfidus potrebbe schiacciare definitivamente gli ultimi suoi oppositori.


Note sull'autore: Annarita Pizzo è nata ad Albenga, dove attualmente risiede, nel 1974. Dopo aver terminato gli studi classici, ha lavorato nell'azienda floricola di famiglia per una quindicina di anni. Attualmente è operatore socio-sanitario con la passione per il fantasy.



La mia opinione:
Enelsin Artigton e la Petra Regia, dell'autrice Annarita Pizzo, è come riportato in copertina "un fantasy dalla trama coinvolgete e ricca di colpi di scena, che riesce quindi ad immergere il lettore nella più classica delle atmosfere fantasy, raccontando la storia universale dell'eterna lotta tra il Bene e il Male".

Il romanzo in questione presenta un narratore onnisciente che fin dalle prime pagine ci fa entrare all'interno di un mondo popolato da maghi, strani oggetti e formule magiche, il tutto nello stile tipicamente "potteriano" (anche se non abbiamo nessuna scuola di magia e i personaggi non sono ragazzini, ma bensì un po' più adulti). Ad esempio nelle prime pagine si accenna all'aspenlumen, un piccolo oggetto magico portatile in grado di far luce, oppure alle brillucciole, piccoli insetti forforescenti in grado di cambiare forma e di far luce contemporaneamente, o alla bussoramosa, una sorta di bussola, oppure ancora succomela, bromusasperio, pappepianta tutte bevante, o ancora il palifico segnarimedi, un orologio magico che ad ogni rintocco, oltre ad indicare l'ora, dà consigli magici e la lista potrebbe continuare per ore.

I personaggi grazie al potere delle parole riescono a mutare la realtà a loro favore, ad esempio "Speritex" è il comando utile a spegnere l'aspenlumen, o "Disatrapus hocum" per far apparire una piccola fiammella ecc. L'elemento mutaforma è molto presente, non solo gli oggetti cambiano forma, come le luci, i quadri, le tendine, le sedie, ma anche i personaggi sono soliti cambiare il loro aspetto (ad esempio il gestore di una taverna che diventa un'avvenente signorina con occhi da cerbiatta, per accogliere meglio i clienti). Altro elemento caratteristico è che alcuni oggetti hanno una loro personalità, sono umanizzati in alcuni aspetti, come le sedie che esclamano "accidenti quanto pesa!" quando qualcuno vi si siede sopra, o la volta della taverna che emette "sbadigli" di sera, ecc. L'ambientazione è l'Inghilterra, ma con aspetti tipici del fantasy tradizionale, con le taverne o le monete per pagare, ma poi si fa accenno all'Italia, o alle maghe sempre a dieta (elemento tipicamente moderno) è la cosa un po' stona, secondo me (ma sono gusti, ad altri la cosa può piacere).

Il narratore onnisciente devo dire si perde un po' nel descrivere ogni aspetto e ambiente, facendoci a volte dimenticare di cosa stavamo parlando o di chi erano i personaggi in quel momento in azione, soprattutto ciò si nota di più all'inizio (perché non conosciamo nulla di questo mondo così particolare e lo scrittore ci vuole far immergere il più possibile e far conoscere i vari elementi, ma questo fa perdere un po' il filo del discorso). Allo stesso tempo però è anche un punto a favore del romanzo, la presenza di un mondo accuratamente e profondamente articolato. 

I protagonisti del romanzo sono la famiglia Artigton, da secoli i custodi della Petra Regia, fonte di ogni magia e da sempre garante di giustizia e di buon governo. Ma un giorno tutto ciò cambia, durante la cerimonia per la consacrazione del nuovo Custode della Petra Regia, al posto del padre Sidonio, si innesca una feroce lotta fra i fratelli Adrian e Enelsin, spinto quest ultimo dalla crudeltà e dall'avidità, per il possesso di una parte del cristallo che si spezza. La Petra Regia è rappresentata in una scena come una civetta, essa è la fedele servitrice del Custode, ma le sue reali sembianze sono quelle di una Lumerpa, un animale imponente dall'aspetto solenne. Grande circa un metro e mezzo, e con un'apertura alare di tre metri, il becco giallo, gli occhi celesti, le piume bianche con sfumature dorate che risplendono formando, intorno al corpo dell'essere, un alone luminosissimo.

La famiglia Artigton, quindi si spaccherà dall'interno tra il Bene e il Male. Il cristallo, la pietra, si spezzerà in due inserendosi nei cuori dei due fratelli rivali. Adrian rappresenta la parte del bene, mentre Enelsin alias Perfidus, rappresenta la parte del male. Il piano di Perfidus è quello di impadronirsi, con ogni mezzo possibile, della parte mancante del cristallo, sottraendolo al fratello, per poter diventare così l'unico dominatore. Il fratello buono dal canto suo non sa di chi potersi fidare a causa di sotterfugi, incantesimi, segreti, profezie. La battaglia tra i due durerà per ben vent'anni.

Durante tutta l'avventura vivremo una serie di avvenimenti rocamboleschi, tra cui mutamenti lunari, la scoperta di una pergamena e la comparsa  di un prescelto, alla fine il tutto si risolverà con la vittoria dei buoni che hanno sì vinto una battaglia, ma non la guerra definitiva e chi sa che non vi sia un seguito a Enelsin Artigton e la Petra Regia. Un appunto sinceramente alla copertina, che secondo il mio modesto parere è totalmente fuorviante dai temi trattati all'interno del romanzo, e non attira molto il pubblico, specialmente le persone più giovani (amanti delle belle copertine fantasy che si vedono in giro nelle librerie), questo è un punto a suo sfavore, visto che con una copertina migliore avrebbe rispecchiato maggiormente il suo valore interno.

La trama risulta essere molto scorrevole, e come ho detto in precedenza, la fantasia fa da padrona nel testo (per via di tutti quegli elementi che danno carattere al mondo rappresentato dall'autrice Annarita Pizzo). Il romanzo risulta essere adatto un po' a tutte le età, dai ragazzini alle persone un po' più adulte, a chiunque abbia voglia di immergersi in un po' di sana fantasia che non guasta mai.

Spero che la recensione vi sia piaciuta, come al solito se qualcuno di voi ha già letto il romanzo ci lasci pure un suo parere nei commenti saremo ben lieti di parlarne insieme :)

Alla prossima recensione...

A cura di Stefano G. Muscolino alias Arkavarez e di Angela Visalli
Club Urban Fantasy

martedì 14 maggio 2013

RECENSIONE RACCONTO: Per i miei occhi





Titolo: Per i miei occhi
Autore: Lorenzo Crescentini
Pagine: 18 p.
Prezzo: Gratis
Editore: ST. Books by Scrittevolmente
Genere: Racconto
Impostazione grafica e progetto copertina: Elisabetta Baldan
Copertina: A cura di Daniela Barisone
Editing: A cura di Viola Lodato
E-mail Autore: crescentini.lor@gmail.com

Trama: La storia ha come protagonista una persona, uno scrittore in erba, malato di acromatopsia, l'assenza dei colori che un giorno conosce Alicia e scopre l'essenza dell'amore. L'amore no tra un uomo e una donna e neanche quello tra i genitori e i loro figli, un'amore che va oltre a tutto ciò: l'amore per il mondo e per la sua bellezza, per la purezza. A poco a poco grazie al contatto visivo con la bambina e con quello di altri bambini inizia a scoprire un nuovo mondo, non più fatto di solo grigio uniforme, ma di colori. Resta però cosi abbagliato da quella bellezza che la vuole riunire insieme, inizia così a perdersi nella sua malattia.

Note sull'autore: Lorenzo Crescentini nasce a Forlì il 2 ottobre 1989, si diploma presso il liceo scientifico di Forlì nel 2008 e frequenta attualmente l’Università Alma Mater di Bologna. Nel 2011 inizia a pubblicare i propri racconti presso varie case editrici e riviste letterarie. La sua prima raccolta personale, “Occhi senza volto”, è stata pubblicata nel 2012 da Editrice GDS.


La mia opinione: 

Oggi vi voglio parlare del racconto Per i miei occhi dell'autore Lorenzo Crescentini, nostra vecchia conoscenza e sicuramente l'avrete già sentito nominare. Il racconto si presenta in prima persona, con la particolarità che alle volte la voce narrante si rivolge al lettore stesso, ponendogli delle domande, cosa che durante la lettura ci fa riflettere. Il racconto parte come una sorta di monologo interiore del protagonista, malato di acromatopsia, l'impossibilità di vedere i colori, che racconta la sua vicenda personale e le sue difficoltà. Fino all'incontro con Alicia, i toni in alcuni punti sono molto lirici e poetici. Il protagonista è uno scrittore in erba che un giorno conosce Alicia e scopre l'essenza dell'amore. L'amore no tra un uomo e una donna e neanche quello tra i genitori e i loro figli, un'amore che va oltre a tutto ciò: l'amore per il mondo e per la sua bellezza, per la purezza. A poco a poco grazie al contatto visivo con la bambina e con quello di altri bambini inizia a scoprire un nuovo mondo, non più fatto di solo grigio uniforme, ma di colori. Resta però abbagliato da quella bellezza che la vuole riunire insieme, inizia cosi a perdersi nella sua malattia.

Un racconto che colpisce sicuramente il lettore, ci fa entrare nell'ottica di un rapitore seriale, di un pazzo agli occhi del mondo, ma che in realtà non è per nulla pazzo, visto che fa tutto seguendo una logica ben precisa. 

Un racconto che vi consiglio e che vale sicuramente la pena di leggere, vi farà dimenticare tutto quello che avete intorno, fino ad arrivare all'ultima parola. Queste potrebbero essere frasi scontate, ma a me è capitato così leggendo, sono pochi i racconti che veramente ti prendono e questo è uno di quei pochi. Alla fine vorresti sapere mille altre cose: il protagonista riuscirà mai a vedere il mondo per intero con i suoi colori e sfumature o sarà sempre legato alle bambine? A volte anche noi che siamo ben capaci di distinguere i colori, in realtà non vediamo veramente ciò che ci sta intorno, non osserviamo con cura, non ci soffermiamo sulle cose, non quanto fa il protagonista di questo racconto.

Recensione a cura di Stefano G. Muscolino
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