Storia e sentimenti si intrecciano, il ritmo è serrato, l'attenzione tenuta sempre desta. Con opportuna trasposizione "sceneggiata" se ne potrebbe trarre un film...! Bravo Antonio Silvani.
Bravo! Una descrizione accurata e minuziosa di sentimenti sempre validi. Si passano in rassegna le vite di più persone che si muovono su diversi piani in modo coerente senza inutili forzature.
Antonio Silvani è una garanzia che si conferma in ogni occasione. Anche qui, come sempre, è riuscito a donare "piacere" a noi famelici cacciatori di storie. Ad maiora...
Quando Antonio Silvani racconta o scrive lo seguiresti per ore, perchè solo alla fine capisci dove vuole arrivare. Il racconto è piacevole come tanti altri che ha scritto.
Scusa Antonio, ma non sono d'accordo con i commenti entusiastici degli altri. Hai fatto una confusione pazzesca, secondo il mio modesto parere. Non hai spiegato in alcun modo come sia possibile che Stella compia questo viaggio nel tempo per raggiungere Meremptah. Accade tutto in sogno, a quanto ho capito. Ma non ci dovrebbe essere un portale che si apre sulle due parallele dimensioni? Invece tu ti limiti a dire che si incontrano durante il dormiveglia (e scusa mi pare proprio una cavolata, perchè se è così avresti dovuto trovare un escamotage migliore per spiegare come sia possibile)e che la ragazza sparisce e lascia questo papiro per la sua famiglia. Poi scusa, ma davvero si riesce a vedere, da una mummia di 2000 anni, che in passato è stato un bell'uomo? Andiamo, non regge proprio, così come tutti i discorsi che fanno nel loro subconscio, hanno del surreale! Si vede che ti piace la storia dell'antico Egitto, ma avresti dovuto articolare la vicenda in maniera diversa. Tutte le stranezze di questo mondo possono andare bene in un romanzo o in un racconto, dipende da come le giostri nel contesto. Scusa la franchezza, ma è ciò che penso, mi dispiace.
Scusa Anonimo ma francamente non capisco la confusione pazzesca a cui accenni. Non è facile concentrare in poche righe trama, suggestione e coinvolgimento. A me il racconto di Antonio è piaciuto. Si tratta di un racconto fantastico e come tale non necessita di spiegazioni su come sia possibile viaggiare nel tempo. Preferivi forse la macchina del tempo come nel film "Ritorno al futuro"? Se proprio vogliamo darne una lettura "realistica" trovo più "realistico" e romantico viaggiare nel tempo attraverso il sogno, esperienza provata da tutti, non tangibile ma senza dubbio affascinante. Bravo Antonio, il tuo racconto è delicato e suggestivo. Complimenti. Daniela Di Divergenze Parallele
Non sono d'accordo Daniela, mi spiace. In poche righe si può concentrare tutto quello che vuoi, e poi qui c'erano a disposizione un bel po' di pagine,a quanto ho potuto vedere, quindi si poteva creare benissimo qualcosa di valido, come è avvenuto in altri racconti che ho letto tipo quelli della Bianchini, della Baldin, della Grieco e della Miriam Tocci, tanto per fare qualche nome. Innanzitutto non è stato rispettato il tema del concorso, se vogliamo proprio mettere i puntini sulle "I". Tutto il racconto non doveva incentrarsi su un incontro chimerico? Il faraone non mi pare corrisponda a una figura fantastica, o mi sbaglio? Non sono novellino in fatto di scrittura, qualcosa per fortuna ne capisco. In un romanzo così come in un racconto breve bisogna creare intrecci, buttare qua e là delle esche che torneranno utili durante la narrazione e tutto va spiegato logicamente, attenzione, perchè il lettore a un certo punto se raccontiamo baggianate si sente preso in giro. Cmq i miei volevano solo essere dei consigli atti a migliorare il testo, mi spiace se posso essere sembrato offensivo.
Ciao Anonimo, ti rispondo perchè ti rivolgi a me. Dici di non essere novellino in fatto di scrittura, ergo ne deduco tu sia un uomo. Io invece sono novellina in fatto di scrittura e non ho letto i racconti della Bianchini, della Baldin, della Grieco e della Miriam Tocci. Ho letto il racconto di Antonio Silvani e siamo stati invitati a giudicare questo e non quello di altri. Per quanto riguarda la diatriba se il racconto è o meno accettabile per il tema del concorso ti ha già risposto un membro della commissione. A noi lettori è stato chiesto solo un eventuale parere sul testo. A te non è piaciuto, a me sì. Non contesto il tuo giudizio negativo, ci mancherebbe, ma non comprendo la lezioncina che mi vuoi impartire e cioè che in poche righe si può concentrare tutto quello che vuoi. Infatti Antonio lo ha fatto. Ha creato un racconto piacevole e per niente banale; il rischio c'era ma lui ha saputo donare al lettore il racconto di un amore dolce, struggente e romantico, così forte da sconfiggere le regole del tempo. Molto bella anche la figura del padre, malinconico eroe che non si rassegna alla scomparsa della figlia. Scusa Anonimo dici che ne capisci di scrittura e che in un racconto occorre creare intrecci. E qui non ce ne sono forse? A me sembra che Antonio abbia sapientemente saputo intrecciare la storia d'amore di Stella per il Faraone e del padre per la figlia. Ti consiglio una più attenta lettura. Un'ultima cosa: il tutto, come tu dici, va spiegato logicamente. E perchè? Si tratta di un racconto fantastico e come tale bisogna lavorare di fantasia. Lo scrittore come il lettore. Comunque lo scambio di opinioni è sempre costruttivo. Mi piacerebbe solo sapere chi sei perchè magari ho già letto qualche tua produzione. Io sono Benazzo Daniela. Ciao Antonio, ciao Anonimo.
mi associo alla richiesta di Benazzo, che ha dimostrato stile in tutti i sensi - bando alle scuse, Anonimo, dacci il piacere di vedere i tuoi dogmi trasferiti in bella scrittura
Anche se non dovrei intervenire, in quanto noi giudici vogliamo essere imparziali quanto più possibile, devo però far presente una cosa. E' vero siamo stati in parte dibattuti se accettare o meno il racconto per quanto riguarda il rispetto del tema del concorso. Come è stato fatto notare il Faraone non è una creatura puramente chimerica in sè e per sè. Ma un faraone ai giorni nostri può benissimo considerarsi una creatura chimerica, vedasi film tipo "La mummia" e simili. Per il commento del racconto in sè e della sua trama mi rimando a quando pubblicheremo i nostri giudizi.
Caro Antonio, il tuo racconto mi è piaciuto molto, scritto bene e in modo scorrevole. Dietro a tanta goliardia c'è anche tanta sensibilità e dolcezza.. Complimenti! Pat
Ciao Antonio,anche se dipersè la storia non mi fa impazzire e piacevole il modo di scivere che hai e la prima volta che leggo qualcosa scritto da te,comprerei volentieri un tuo libro,se scrivessi un'altro genere,complimenti,ti auguro una buona cariera da scrittore.Manu.
suggestivo e con una nota di romanticismo. Forse il finale è un po' scontato e, benché la forma sia scorrevole, talvolta la scelta degli aggettivi è banale. Comunque abbastanza originale e si discosta dai soliti temi di questo genere. Un dignitoso tentativo x continuare su questa strada. Bene!
Bella, delicata e romantica storia, dove realtà, sentimenti e un fortissimo amore, superano la dimensione "TEMPO". Si legge molto bene anche se tecnicamente, a mio parere, contiene qualche ripetizione di troppo e, forse, qualche frase potrebbe essere più sintetizzata. Orazio
Ciò che apprezzo del racconto è il fatto di regalare al lettore l'illusione che si possa accedere, tramite la propria mente, ad altre dimensioni spazio temporali, il che, di questi tempi, offre una leggera consolazione ai dolori dell'animo. Grazie!
fin troppo sintetico..ti avvince in modo tale che vorresti di più.come un aperitivo solo alcolico non seguito da cena.senso di ebbrezza e di vuoto.il misterioso Egitto a portata di mano sfugge ancora una volta con la scusa di una storia d'amore... bello silvMav
Semplicemente bellissimo e commovente... in poche righe si attraversano 2000 anni...veramente avvincente...con qualche ritocco potrebbe diventare la trama di un film o di un libro...bellisssimo l'intreccio d'amore (appena accennato, ma allo stesso tempo intenso) di Stella e del faraone...ma ancor più bello e più sentito l'affetto e l'amore del padre e della figlia che supera secoli di separazione.. qualche ritocco ed è veramente perfetto.. complimenti davvero Chiara
Caro Antonio, un racconto davvero splendido e coinvolgente che testimonia una volta di più la tua creatività, mai banale, supportata da un bagaglio culturale non comune
Complimenti, il racconto ti tiene incollato riga per riga come in un'apnea senza la possibilità di alzare la testa dallo schermo. Per quanto concerne il mio modesto parere, davvero un'ottimo lavoro. Non credo sia così facile concentrare in poche righe contenuti, trama e pathos. Ben Fatto, Riccardo
Caro Antonio, appassionata di antichità, fui poche settimane fa al Museo Egitto torinese... Puoi facilmente immaginare la gioia che ho provato percorrendo queste righe tue. Grazie per questo bel momento epistolare! :)
se fosse un film... la preparazione mentale di Nut per il "salto nel tempo" è avvenuta fin da bambina, spiega Silvani, fattori l'ammirazione per il padre, la passione per un mitico Egitto e lo stesso favorevole ambiente in cui ella è vissuta... il nesso è il ritratto del giovane Meremptah, principe bello, "simpatico"(?) e guerriero: scatena l'innamoramento, a Nut basta concentrarsi su quella visione e aspettare un momento in cui la mente è distaccata dalla realtà (il sogno, il dormiveglia, ecc.) per annullare le barriere! potrebbe capitare a ognuno di voi... anzi, ve lo auguro! ciao
il prof. Martini, a sua volta, per niente frenato, né appagato dalla poltrona di rettore, coltiva per 15 anni lo stesso sogno di passare in un'altra dimensione e ritrovare la figliola per cui stravedeva... ci riesce solo perchè Silvani ha buttato là un'esca che è tornata utile durante la narrazione, il soprannome egizio "Nut" come geroglifico nella piantina della papiro-mail di ritorno!
Il racconto, di per sè mi è piaciuto e la tua grande passione per l'Egitto traspare in ogni riga. Complimenti. Unica nota stonata, il ritmo forse un pò troppo serrato con cui si succedono gli avvenimenti.
Molto bello, mi sono commossa.
RispondiEliminaComplimenti davvero
Mi piace molto, trovo la trasposizione passatto, presente molto significativa
RispondiEliminabravo come al solito! Patrizia
RispondiEliminaBello !! Veramente !!
RispondiElimina(Emo)
Storia e sentimenti si intrecciano, il ritmo è serrato, l'attenzione tenuta sempre desta. Con opportuna trasposizione "sceneggiata" se ne potrebbe trarre un film...! Bravo Antonio Silvani.
RispondiEliminaGrande Antonio molto bello ed interessante
RispondiEliminaBravo! Una descrizione accurata e minuziosa di sentimenti sempre validi. Si passano in rassegna le vite di più persone che si muovono su diversi piani in modo coerente senza inutili forzature.
RispondiEliminaAntonio Silvani è una garanzia che si conferma in ogni occasione.
RispondiEliminaAnche qui, come sempre, è riuscito a donare "piacere" a noi famelici cacciatori di storie.
Ad maiora...
(G.D.)
SEI UN PIACERE X LA MENTE.....GRAZIE ....NON DELUDI MAI.....
RispondiEliminaQuando Antonio Silvani racconta o scrive lo seguiresti per ore, perchè solo alla fine capisci dove vuole arrivare.
RispondiEliminaIl racconto è piacevole come tanti altri che ha scritto.
Scusa Antonio, ma non sono d'accordo con i commenti entusiastici degli altri. Hai fatto una confusione pazzesca, secondo il mio modesto parere. Non hai spiegato in alcun modo come sia possibile che Stella compia questo viaggio nel tempo per raggiungere Meremptah. Accade tutto in sogno, a quanto ho capito. Ma non ci dovrebbe essere un portale che si apre sulle due parallele dimensioni? Invece tu ti limiti a dire che si incontrano durante il dormiveglia (e scusa mi pare proprio una cavolata, perchè se è così avresti dovuto trovare un escamotage migliore per spiegare come sia possibile)e che la ragazza sparisce e lascia questo papiro per la sua famiglia. Poi scusa, ma davvero si riesce a vedere, da una mummia di 2000 anni, che in passato è stato un bell'uomo? Andiamo, non regge proprio, così come tutti i discorsi che fanno nel loro subconscio, hanno del surreale! Si vede che ti piace la storia dell'antico Egitto, ma avresti dovuto articolare la vicenda in maniera diversa. Tutte le stranezze di questo mondo possono andare bene in un romanzo o in un racconto, dipende da come le giostri nel contesto. Scusa la franchezza, ma è ciò che penso, mi dispiace.
RispondiEliminaScusa Anonimo ma francamente non capisco la confusione pazzesca a cui accenni. Non è facile concentrare in poche righe trama, suggestione e coinvolgimento. A me il racconto di Antonio è piaciuto. Si tratta di un racconto fantastico e come tale non necessita di spiegazioni su come sia possibile viaggiare nel tempo. Preferivi forse la macchina del tempo come nel film "Ritorno al futuro"? Se proprio vogliamo darne una lettura "realistica" trovo più "realistico" e romantico viaggiare nel tempo attraverso il sogno, esperienza provata da tutti, non tangibile ma senza dubbio affascinante. Bravo Antonio, il tuo racconto è delicato e suggestivo. Complimenti. Daniela Di Divergenze Parallele
EliminaBravo Antonio mi è piaciuto molto il racconto, è scorrevole e piacevole da leggere.
RispondiEliminaNon sono d'accordo Daniela, mi spiace. In poche righe si può concentrare tutto quello che vuoi, e poi qui c'erano a disposizione un bel po' di pagine,a quanto ho potuto vedere, quindi si poteva creare benissimo qualcosa di valido, come è avvenuto in altri racconti che ho letto tipo quelli della Bianchini, della Baldin, della Grieco e della Miriam Tocci, tanto per fare qualche nome. Innanzitutto non è stato rispettato il tema del concorso, se vogliamo proprio mettere i puntini sulle "I". Tutto il racconto non doveva incentrarsi su un incontro chimerico? Il faraone non mi pare corrisponda a una figura fantastica, o mi sbaglio? Non sono novellino in fatto di scrittura, qualcosa per fortuna ne capisco. In un romanzo così come in un racconto breve bisogna creare intrecci, buttare qua e là delle esche che torneranno utili durante la narrazione e tutto va spiegato logicamente, attenzione, perchè il lettore a un certo punto se raccontiamo baggianate si sente preso in giro. Cmq i miei volevano solo essere dei consigli atti a migliorare il testo, mi spiace se posso essere sembrato offensivo.
RispondiEliminaCiao Anonimo, ti rispondo perchè ti rivolgi a me. Dici di non essere novellino in fatto di scrittura, ergo ne deduco tu sia un uomo. Io invece sono novellina in fatto di scrittura e non ho letto i racconti della Bianchini, della Baldin, della Grieco e della Miriam Tocci. Ho letto il racconto di Antonio Silvani e siamo stati invitati a giudicare questo e non quello di altri. Per quanto riguarda la diatriba se il racconto è o meno accettabile per il tema del concorso ti ha già risposto un membro della commissione. A noi lettori è stato chiesto solo un eventuale parere sul testo. A te non è piaciuto, a me sì. Non contesto il tuo giudizio negativo, ci mancherebbe, ma non comprendo la lezioncina che mi vuoi impartire e cioè che in poche righe si può concentrare tutto quello che vuoi. Infatti Antonio lo ha fatto. Ha creato un racconto piacevole e per niente banale; il rischio c'era ma lui ha saputo donare al lettore il racconto di un amore dolce, struggente e romantico, così forte da sconfiggere le regole del tempo. Molto bella anche la figura del padre, malinconico eroe che non si rassegna alla scomparsa della figlia. Scusa Anonimo dici che ne capisci di scrittura e che in un racconto occorre creare intrecci. E qui non ce ne sono forse? A me sembra che Antonio abbia sapientemente saputo intrecciare la storia d'amore di Stella per il Faraone e del padre per la figlia. Ti consiglio una più attenta lettura. Un'ultima cosa: il tutto, come tu dici, va spiegato logicamente. E perchè? Si tratta di un racconto fantastico e come tale bisogna lavorare di fantasia. Lo scrittore come il lettore. Comunque lo scambio di opinioni è sempre costruttivo. Mi piacerebbe solo sapere chi sei perchè magari ho già letto qualche tua produzione. Io sono Benazzo Daniela. Ciao Antonio, ciao Anonimo.
Eliminami associo alla richiesta di Benazzo, che ha dimostrato stile in tutti i sensi - bando alle scuse, Anonimo, dacci il piacere di vedere i tuoi dogmi trasferiti in bella scrittura
EliminaAnche se non dovrei intervenire, in quanto noi giudici vogliamo essere imparziali quanto più possibile, devo però far presente una cosa. E' vero siamo stati in parte dibattuti se accettare o meno il racconto per quanto riguarda il rispetto del tema del concorso. Come è stato fatto notare il Faraone non è una creatura puramente chimerica in sè e per sè. Ma un faraone ai giorni nostri può benissimo considerarsi una creatura chimerica, vedasi film tipo "La mummia" e simili. Per il commento del racconto in sè e della sua trama mi rimando a quando pubblicheremo i nostri giudizi.
RispondiEliminaAdmin del blog
Angela
Caro Antonio, il tuo racconto mi è piaciuto molto, scritto bene e in modo scorrevole. Dietro a tanta goliardia c'è anche tanta sensibilità e dolcezza.. Complimenti!
RispondiEliminaPat
Ciao Antonio,anche se dipersè la storia non mi fa impazzire e piacevole il modo di scivere che hai e la prima volta che leggo qualcosa scritto da te,comprerei volentieri un tuo libro,se scrivessi un'altro genere,complimenti,ti auguro una buona cariera da scrittore.Manu.
RispondiEliminasuggestivo e con una nota di romanticismo.
RispondiEliminaForse il finale è un po' scontato e, benché la forma sia scorrevole, talvolta la scelta degli aggettivi è banale.
Comunque abbastanza originale e si discosta dai soliti temi di questo genere. Un dignitoso tentativo x continuare su questa strada. Bene!
complimenti, bravo...dovevi fare lo scrittore...danilo
RispondiEliminaBella, delicata e romantica storia, dove realtà, sentimenti e un fortissimo amore, superano la dimensione "TEMPO". Si legge molto bene anche se tecnicamente, a mio parere, contiene qualche ripetizione di troppo e, forse, qualche frase potrebbe essere più sintetizzata.
RispondiEliminaOrazio
Ciò che apprezzo del racconto è il fatto di regalare al lettore l'illusione che si possa accedere, tramite la propria mente, ad altre dimensioni spazio temporali, il che, di questi tempi, offre una leggera consolazione ai dolori dell'animo. Grazie!
RispondiEliminafin troppo sintetico..ti avvince in modo tale che vorresti di più.come un aperitivo solo alcolico non seguito da cena.senso di ebbrezza e di vuoto.il misterioso Egitto a portata di mano sfugge ancora una volta con la scusa di una storia d'amore...
RispondiEliminabello
silvMav
Semplicemente bellissimo e commovente... in poche righe si attraversano 2000 anni...veramente avvincente...con qualche ritocco potrebbe diventare la trama di un film o di un libro...bellisssimo l'intreccio d'amore (appena accennato, ma allo stesso tempo intenso) di Stella e del faraone...ma ancor più bello e più sentito l'affetto e l'amore del padre e della figlia che supera secoli di separazione.. qualche ritocco ed è veramente perfetto..
RispondiEliminacomplimenti davvero
Chiara
Caro Antonio,
RispondiEliminaun racconto davvero splendido e coinvolgente che testimonia una volta di più la tua creatività, mai banale, supportata da un bagaglio culturale non comune
Renato
Complimenti, il racconto ti tiene incollato riga per riga come in un'apnea senza la possibilità di alzare la testa dallo schermo. Per quanto concerne il mio modesto parere, davvero un'ottimo lavoro. Non credo sia così facile concentrare in poche righe contenuti, trama e pathos. Ben Fatto, Riccardo
RispondiEliminaComplimenti, molto avvincente eed emozionante!
RispondiEliminaGabry
Caro Antonio, appassionata di antichità, fui poche settimane fa al Museo Egitto torinese... Puoi facilmente immaginare la gioia che ho provato percorrendo queste righe tue. Grazie per questo bel momento epistolare! :)
RispondiEliminase fosse un film... la preparazione mentale di Nut per il "salto nel tempo" è avvenuta fin da bambina, spiega Silvani, fattori l'ammirazione per il padre, la passione per un mitico Egitto e lo stesso favorevole ambiente in cui ella è vissuta... il nesso è il ritratto del giovane Meremptah, principe bello, "simpatico"(?) e guerriero: scatena l'innamoramento, a Nut basta concentrarsi su quella visione e aspettare un momento in cui la mente è distaccata dalla realtà (il sogno, il dormiveglia, ecc.) per annullare le barriere! potrebbe capitare a ognuno di voi... anzi, ve lo auguro! ciao
RispondiEliminail prof. Martini, a sua volta, per niente frenato, né appagato dalla poltrona di rettore, coltiva per 15 anni lo stesso sogno di passare in un'altra dimensione e ritrovare la figliola per cui stravedeva... ci riesce solo perchè Silvani ha buttato là un'esca che è tornata utile durante la narrazione, il soprannome egizio "Nut" come geroglifico nella piantina della papiro-mail di ritorno!
RispondiEliminaO_o Sono davvero scioccato e meglio che non aggiunga altro!!!
RispondiEliminaIl racconto, di per sè mi è piaciuto e la tua grande passione per l'Egitto traspare in ogni riga. Complimenti.
RispondiEliminaUnica nota stonata, il ritmo forse un pò troppo serrato con cui si succedono gli avvenimenti.
sei forte, Strega d.crep.! recensione con il minimo degli ingredienti, ma quelli giusti (sono su skype)
Eliminaoops! nickname = claudalbeflybook (ho un pc nuovo)
EliminaQui non si tratta di una sola nota stonata, Strega del crepuscolo, ma di tutte e sette compresi i bemolle!!! :(((((
RispondiEliminaAndrea