Con qualche aggiustatina potrebbe diventare un racconto discreto. Fa attenzione alle tante ripetizioni, sono davvero troppe, comunque con un editing accurato potrebbe essere accettabile.
L'inizio del racconto ricorda molto "intervista col vampiro". A parte alcuni errori la storia è carina ma non afferro il senso di raccontare tutto al giornalista per poi ucciderlo subito dopo. Se voleva divertirsi, tanto valeva lasciarlo in vita ancora per un pò e tormentarlo con ... incubi o qualcos'altro...
In realtà, la versione doveva essere molto più estesa, in questo caso mi rendo conto di non aver pensato ad una storia che si adattasse al limite di battute imposto dal bando. Il senso voleva essere svelare la propria esistenza ad una persona scettica, guidandola alla verità a poco a poco. Io se fossi un essere superiore, e megalomane, trarrei piacere nel divertirmi in questo modo, rivelandomi a persone che non credono nella mia esistenza. L'uccisione finale era un po' prevedibile: d'altronde, se mi procuro piacere nel "rivelarmi" alle persone, non posso permettere che la voce della mia esistenza si sparga. Secondo me, avrebbe meno senso tormentarlo con incubi (ma è una mia personale opinione), e se anche lasciarlo in vita avrebbe significato la pazzia farlo rientrare nel limite di caratteri imposto dal bando sarebbe stato purtroppo pressoché impossibile. Comunque sì, è un omaggio a "Intervista col vampiro", tant'è che il titolo ne è un richiamo molto esplicito. Ti ringrazio per le critiche!
Un racconto molto interessante. Nel trattenere il giornalista facendogli fare tutte quelle domande e fargli rendere conto da solo della fine che sta per fare, è proprio "diabolico". Mi raccomando c'è un imperfetto da correggere "mi porgeva", dato che è al presente. Brava Eleonora. Annalisa
Ti consiglerei anche io di rivedere le ripetizioni e la punteggiatora in alcuni punti. Magari con un pò più di tempo avresti potuto tirare fuori un lavoro grammaticalmente corrento. Comunque è stato un bel tentativo. Molto vivace il dialogo anche se il finale è un pò scontato.
Con qualche aggiustatina potrebbe diventare un racconto discreto. Fa attenzione alle tante ripetizioni, sono davvero troppe, comunque con un editing accurato potrebbe essere accettabile.
RispondiEliminaSono d'accordo, la mancanza di tempo e l'inesperienza nel campo dei racconti non mi è stata di aiuto. Ti ringrazio per le critiche
EliminaL'inizio del racconto ricorda molto "intervista col vampiro".
RispondiEliminaA parte alcuni errori la storia è carina ma non afferro il senso di raccontare tutto al giornalista per poi ucciderlo subito dopo.
Se voleva divertirsi, tanto valeva lasciarlo in vita ancora per un pò e tormentarlo con ... incubi o qualcos'altro...
In realtà, la versione doveva essere molto più estesa, in questo caso mi rendo conto di non aver pensato ad una storia che si adattasse al limite di battute imposto dal bando. Il senso voleva essere svelare la propria esistenza ad una persona scettica, guidandola alla verità a poco a poco. Io se fossi un essere superiore, e megalomane, trarrei piacere nel divertirmi in questo modo, rivelandomi a persone che non credono nella mia esistenza. L'uccisione finale era un po' prevedibile: d'altronde, se mi procuro piacere nel "rivelarmi" alle persone, non posso permettere che la voce della mia esistenza si sparga. Secondo me, avrebbe meno senso tormentarlo con incubi (ma è una mia personale opinione), e se anche lasciarlo in vita avrebbe significato la pazzia farlo rientrare nel limite di caratteri imposto dal bando sarebbe stato purtroppo pressoché impossibile.
EliminaComunque sì, è un omaggio a "Intervista col vampiro", tant'è che il titolo ne è un richiamo molto esplicito.
Ti ringrazio per le critiche!
Un racconto molto interessante. Nel trattenere il giornalista facendogli fare tutte quelle domande e fargli rendere conto da solo della fine che sta per fare, è proprio "diabolico". Mi raccomando c'è un imperfetto da correggere "mi porgeva", dato che è al presente. Brava Eleonora.
RispondiEliminaAnnalisa
Ti consiglerei anche io di rivedere le ripetizioni e la punteggiatora in alcuni punti. Magari con un pò più di tempo avresti potuto tirare fuori un lavoro grammaticalmente corrento. Comunque è stato un bel tentativo. Molto vivace il dialogo anche se il finale è un pò scontato.
RispondiElimina