Wow Lorenzo, claustrofobia allo stato puro che ti fa camminare sul filo della tensione. Mi è piaciuto, bravo, non è facile incentrare un racconto esclusivamente sull'emotività del protagonista. Hai reso bene la pazzia interiore del tizio e tutti i cambi che avvengono nei diversi piani esistenziali che hai scalato con l'ascensore. Bravo, ottimo lavoro! Andrea
"piani di esistenza impossibili ma non per questo tangibili"
RispondiEliminaOuch, mi sono dimenticato un "meno" prima di "tangibili"...
Wow Lorenzo, claustrofobia allo stato puro che ti fa camminare sul filo della tensione. Mi è piaciuto, bravo, non è facile incentrare un racconto esclusivamente sull'emotività del protagonista. Hai reso bene la pazzia interiore del tizio e tutti i cambi che avvengono nei diversi piani esistenziali che hai scalato con l'ascensore. Bravo, ottimo lavoro!
RispondiEliminaAndrea
Bello, molto "astratto", tutto avviene nella mente del protagonista intrappolato nel suo rimorso... insomma un inferno suo personale.... Interessante.
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