2) La tua citazione preferita.
Quanti vampiri credi che abbiano la tempra per l'immortalità? Tanto per cominciare, molti hanno dell'immortalità una concezione estremamente squallida. Perché diventando immortali vogliono che tutte le forme della loro vita vengano fissate così come sono e rimangano incorruttibili: carrozze della stessa foggia immutata e affidabile, abiti col taglio che s'addiceva alla loro giovinezza, uomini che si abbigliano e parlano nel modo che hanno sempre capito e apprezzato. Quando, in realtà, tutte queste cose cambiano, tranne il vampiro stesso; ogni cosa, eccetto il vampiro, è soggetta a costante corruzione e alterazione. Presto, se si ha una mentalità rigida, e spesso anche quand'è elastica, l'immortalità diventa una detenzione in un manicomio di figure e di forme irrimediabilmente incomprensibili e prive di valore. Una sera un vampiro si alza e si rende conto di ciò che ha temuto forse per decenni; semplicemente che non vuol più saperne di vivere, a nessun costo. Che qualunque stile o modo o forma di esistenza che gli aveva reso piacevole l'immortalità è stato spazzato via dalla faccia della terra. E che non resta altra fuga dalla disperazione che l'atto di uccidere. E quel vampiro va a morire. Nessuno troverà i suoi resti. Nessuno saprà dov'è andato. E spesso nessuno di quelli che gli sono vicini --sempre che ancora cercasse la compagnia di altri vampiri --nessuno saprà che versa nella disperazione. Avrà cessato da molto tempo di parlare di se stesso o di qualunque altra cosa. Svanirà.
Questi erano i veri vampiri, non quelli di oggi che vanno a scuola, malgrado l'abbiano già finita secoli e secoli prima. La mia prima autrice preferita, Anne Rice, non potevo non mettere come citazione preferita, queste due tratte dal famosissimo "Intervista col Vampiro". Il romanzo racconta la lunghissima, estenuante vita di un vampiro. Infatti Louis in una stanza d'albergo racconta la sua vita ad un esterrefatto giornalista. Duecento anni assieme al suo maestro Lestat ed alla piccola Claudia, duecento anni in giro per il mondo, nascondendosi dalla luce e succhiando sangue. Una vita non priva di dubbi e incertezze, un'immortalità che a lungo andare può essere pesante da sopportare.
Dire che amo questo libro è troppo poco *u*
RispondiEliminaAnche a me piace tantissimo :)
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