anche se più che giorno ormai è notte. Questo post nasce da varie mie riflessioni fatte su Facebook e scaturite grazie al social network e ai vari gruppi a cui sono iscritta (gruppi a tema urban fantasy e paranormal romance, ma a cui troppo spesso non mi sento per niente "vicina" per via di visioni totalmente differenti, in questo caso le mie, rispetto alla media delle lettrici). Le mie riflessioni riguardano l'urban fantasy, perché è il genere di cui leggo e di cui mi interesso maggiormente. Preciso che non mi piace leggere romance puro, per cui non citerò nessun romanzo del genere. Devo ammettere però che l'urban fantasy è sempre più contaminato dal romance, o forse è il contrario? E sono pochi quei romanzi urban in cui è del tutto assente, o relegato ad aspetto minore. Forse perché si pensa, a torto o a ragione, che un romanzo senza una storia d'amore non possa piacere al pubblico, soprattutto femminile. E in Italia sono più le donne a leggere degli uomini. E alle donne si sa piace leggere di storie d'amore, o almeno è questo quello che pensano gli editori.
Partiamo dal presupposto che secondo me uno scrittore quando scrive bene o male deve sapere a chi si sta rivolgendo, a quale target sarà indirizzato il titolo, perché vi sono argomenti che non è sempre bene trattare o da trattare in maniera adeguata (questo naturalmente sempre secondo la mia visione delle cose). La libertà dello scrittore in tutto ciò non deve essere messa meno, altrimenti viene meno anche la spontaneità. Non deve essere fatto "per vendere a un determinato pubblico", ma per "farsi capire da un determinato pubblico", che è ben diverso.
Noi esseri umani viviamo diverse fasi della nostra vita. C'è un momento in cui siamo fanciulli e ci piace leggere un determinato tipo di storie, piene di elementi a volte anche totalmente assurdi e irreali (ai bambini piace leggere di cani che parlano, tanto per fare un esempio banale, o di altre "stramberie" del genere. Mia figlia opta per i maiali che parlano, chi ha figli può capirmi, maledetta Peppa Pig). Poi diventiamo dei ragazzini, abbastanza grandi da eliminare certe storie che prima ci facevano sognare, ma ancora non del tutto adulti per leggerne altre. In questo periodo "di transizione" l'elemento formativo è importante, i protagonisti scoprono sé stessi, scoprono in cosa sono bravi, e scoprono anche l'amore. E poi infine diventiamo adulti e ci si apre un mondo di possibilità e di letture. Naturalmente anche "da adulti" per tornare un po' bambini può essere piacevole riscoprire o scoprire letture riguardanti l'infanzia o l'adolescenza.
In generale se un romanzo è scritto bene io sono dell'idea che sarà apprezzato trasversalmente un po' da tutti. Però è anche vero che certi tipi di romanzi non li farei leggere a un ragazzino/a. E' sempre bene valutare caso per caso, ci possono essere adult che vanno bene anche per YA, è YA che vanno bene anche per adult (perché magari trattano certi temi non in maniera superficiale, ma profonda).
Quando si pone il problema? Quando i target diventano solo delle mere strategie commerciali attuate dagli editori, per vendere meglio un certo tipo di prodotto (il più delle volte magari di scarsa qualità e pieno di stereotipi, anche se non voglio fare di tutta un'erba un fascio). Questo purtroppo è successo e continua a succedere con lo YA (non tutto lo YA, ma un "certo tipo di YA") e ora si sta imponendo con il nuovo target (inventato ad hoc sembrerebbe) del new adult. A questo ci aggiungi che la maggioranza dei lettori (non dico tutti) non sa neanche di che sto parlando, oppure confonde il target con il genere di un romanzo. Anch'io ero ignorante in materia e le prime volte che ho sentito normare questo new adult mi sembrava arabo. Quindi si capisce bene che sono contraria ai target da affibbiare come etichette (per vendere) agli urban fantasy, assolutamente contraria a ciò.
Ma qual'è il significato preciso di Young Adult? In genere è una fascia di età che va dai 14 ai 21 anni a cui il romanzo si indirizza, solo che al suo interno troviamo di tutto. Un articolo molto interessante per capire i meccanismi dello young adult è questo: http://mcnab75.livejournal.com/326041.html.
Capito, bene o male, qual è il ruolo dello YA, dopo il quale arriva l'adult, era proprio necessario inventarsi un nuovo tipo di target e creare il new adult? I lettori ne avevano veramente bisogno? A quanto pare sì, visto che riscuote un discreto successo tra le lettrici. In molti però si sono scagliati contro e anch'io non amo molto il romance new adult, ma io sono di parte dopotutto non leggo romance. Ero stata però contenta che certi tipi di attenzioni gli editori ora li rivolgessero verso questo tipo di romanzo (visto anche l'interesse delle lettrici), lasciando in pace l'urban fantasy (nella speranza magari che questo ritornasse alle sue origini, in cui l'elemento romance e hot era poco presente, sicuramente non quanto lo è oggi). E invece sono stata una povera illusa, perché ecco che arriva L'URBAN FANTASY NEW ADULT, olà c'è da festeggiare (scherzi a parte xD).
Facendo per un attimo un passo indietro, analizziamo quale sia il ruolo del new adult. Non ho una risposta chiara, posso dirvi cosa io pensi al riguardo. Il new adult in teoria si dovrebbe porre nel mezzo tra YA e adult. Una fascia di lettrici che non sono ancora pronte ai romanzi adult, ma che non sono neanche totalmente appartenenti allo YA (forse un po' più "puro" negli intenti e meno spinto). Ragazzine che scoprono l'amore in senso più prettamente carnale, con le loro prime esperienze in tal senso e amano leggere di ciò (in questi romanzi quindi si descrivono queste prime esperienze sessuali, alcuni lo fanno in maniera più spinta, altri in maniera più soft). Vi starete chiedendo che centra in tutto ciò l'urban fantasy e infatti anch'io pensavo di poter fare "sonni tranquilli", ma se invece del fidanzatino umano un po' stronzetto mi ci mettete un bel vampiro??? Ecco che quindi arriva l'urban fantasy new adult come vi dicevo. Naturalmente mi riferisco a un libro in particolare, vediamolo nei dettagli.
Si tratta di A cena col vampiro di Abigail Gibbs ed è un'uscita abbastanza recente, del 10 luglio 2013, quindi due giorni fa. Io non faccio questo tipo di Anteprime, per cui vi lascio il link dell'anteprima presente in un altro blog (per chi non conoscesse il titolo e volesse approfondire l'argomento). La potete trovare qua: ANTEPRIMA Spero che al blog in questione non dispiaccia, l'ho scelto a caso (interessante è anche l'aspetto su come l'autrice sia diventata famosa e abbia ottenuto un contratto con l'editore, è un argomento su cui voglio scrivere un post prima o poi).
Veniamo ora alla trama: Nella Londra di oggi è in corso una guerra segreta tra umani e vampiri, e la diciassettenne Violet lo scopre nel modo peggiore: capitando per caso in un vicolo buio dove è in corso una battaglia. Per Violet il destino sarebbe segnato se i vampiri non la riconoscessero come la figlia del segretario alla difesa e non decidessero di tenerla in vita come ostaggio. Violet viene così trasportata nel palazzo principesco e segreto dove vive la corte dei non morti, un mondo al di là della sua più selvaggia immaginazione, affascinante, senza tempo, fatto di palazzi e feste sontuose, dove nulla è vietato… A corte Violet conosce la principessa Layla e il principe Kaspar, bellissimo e spietato. Kaspar ha sempre considerato gli umani come prede, e Violet lo considera un mostro, ma il destino ha in serbo per loro una sorpresa. Perché l’amore è capace di unire i mondi più lontani, e la passione farà finire Kaspar e Violet l’uno nelle braccia dell’altra. Ma come possono amarsi, se le loro razze sono in guerra tra loro? L’unica speranza risiede nella profezia secondo la quale Nove Eroine porteranno la pace tra umani e vampiri. Che sia Violet una di esse?
Non sono contraria ai romanzi sui vampiri, lo sapete bene, proprio l'altro giorno mi battevo a difesa dell'urban fantasy e dei romanzi con protagonisti vampiri, i quali hanno tutto il diritto di innamorarsi. Solo che le storie dovrebbero essere credibili e prive dei classici stereotipi. Premetto anche che il titolo in questione non l'ho letto, anche se ora mi viene questa curiosità di approfondire l'argomento (non che il romanzo in sé mi incuriosisca più di tanto, visto che dalla trama mi sembra la solita storia). E allora se non l'hai letto come fai a dire che si tratti di new adult? Come vi dicevo all'inizio grazie alla mia partecipazione ai gruppi di Facebook oggi ho letto di una ragazza che ha iniziato il titolo in questione e l'ha definito appunto new adult. Mi sono subito chiesta, ma allora esiste l'urban fantasy new adult? In teoria la cosa sarebbe possibilissima e mi fa un po' paura. Sopratutto se propongono certi temi, ad esempio il fidanzato/amante bastardello che per amore si converte, come sembra in questo caso. Ma potrei sbagliarmi.
Ora giro la domanda a voi, esiste secondo voi l'urban fantasy new adult? Siete a conoscenza di altri titoli del genere? Parliamone se vi va nei commenti, in maniera garbata e civile come sempre. Rispetto le opinioni e i gusti di tutti.
Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy
Ciao, sono Erika (al blog segnalato non dispiace affatto!) e mi trovo molto d'accodo con te. I miei generi preferiti sono il fantasy, l'urban fantasy e il paranormal, tutti generi parecchio mischiati al romance, a volte troppo. Non ho ancora letto questo libro ma mi sa che ci troviamo davanti al primo esempio new adult/urban fantasy. Leggerò il libro perchè mi incuriosisce (così lo saprò per certo). Di sicurò però, non se ne sentiva il bisogno.
RispondiEliminaComplimenti per il blog, l'ho conosciuto solo ora ma ... ti seguirò da adesso in poi!
Ciao, Erika
Ciao Erika. Per i gusti allora siamo molto simili, per il titolo in questione invece mi ha incuriosito perché una ragazza l'ha definito "una sola" e io mi appassiono alle sole :) (perché mi piace scoprirne i motivi) poi magari è il contrario, visto che ad alcune è pure piaciuto.
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