Autore: Cassandra Clare
Pagine: 466
Prezzo: € 10,00 (cartaceo) € 6,99 (ebook)
Editore: Mondadori
Genere: urban fantasy
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Trama: Clary vorrebbe che qualcuno le restituisse la sua vecchia, normalissima vita. Ma cosa può esserci di normale quando tua madre è in un coma indotto con la magia e tu sei una Shadowhunter, una cacciatrice di demoni? Valentine: l'unica speranza che Clary ha per salvare la madre. Un uomo pericoloso, probabilmente pazzo, sicuramente spietato, che, fra l'altro, è suo padre. Jace: è il fratello che Clary non sapeva di avere. Bellissimo, magnetico ed esasperante, è disposto a tradire tutto ciò in cui crede, pur di aiutare il padre. E mentre a New York si moltiplicano gli omicidi, nella Città di ossa scompare la Spada dell'Anima. Il sospetto è che dietro i delitti ci sia Valentine. E Clary si trova costretta a scelte che mai avrebbe voluto compiere.
Note sull'autore: Cassandra Clare (Teheran, 27 luglio 1973) è una scrittrice statunitense, autrice di romanzi fantasy. Nel 2004, comincia a lavorare al primo libro della saga Shadowhunters, Shadowhunters - Città di ossa (City of Bones), ispirato dal paesaggio urbano di Manhattan. In America viene pubblicato da Simon & Schuster nel 2007 e nello stesso anno dalla Mondadori in Italia. Shadowhunters - Città di ossa, un fantasy contemporaneo rotante attorno ai personaggi Clary Fray, Jace Wayland e Simon Lewis, diventa un New York Times bestseller appena uscito. Shadowhunters - Città di cenere e Shadowhunters - Città di vetro completarono la trilogia. Il quarto libro, Shadowhunters - Città degli angeli caduti, è stato pubblicato il 5 aprile 2011 e segna l'inizio del secondo ciclo degli Shadowhunters, che include altri due libri dal titolo Shadowhunters - Città delle anime perdute e Shadowhunters - Città del fuoco celeste. Nel 2009 la Clare annuncia una nuova serie di preludio chiamata Shadowhunters - Le origini (The Infernal Devices), posta nello stesso universo di Shadowhunters, ma nell'epoca vittoriana. Questa serie è formata da tre libri: L'angelo (Clockwork Angel), pubblicato negli USA il 31 agosto 2010 e in Italia il 7 giugno 2011; Il principe (Clockwork Prince), pubblicato negli USA il 6 dicembre 2011 e in Italia il 5 giugno 2012, e Clockwork Princess, pubblicato negli USA il 19 marzo 2013.
By Wikipedia: Cassandra Clare
La mia opinione:
Il titolo precedente non mi aveva colpito in modo positivo, oltre che per la trama, per via della presenza spropositata di numerosi dialoghi, come vi avevo detto nella recensione: invece di agire vi era un parlare continuo. Nel secondo volume devo dire che la Clare migliora parecchio a livello stilistico, i dialoghi sono più calibrati, c'è più azione e descrizione delle scene, anche se a volte cade nel raccontato, ma in generale Città di Cenere mi è sembrato scritto meglio. E' stato più facile per me immaginarmi le varie scene, è stato un po' come vedere un telefilm e devo dire che è stata una lettura piacevole. Mi sono anch'io affezionata ai protagonisti, che sono veramente tantissimi (si aggiungono Maia un licantropo femmina e Magnus lo stregone e molto più approfondito, come anche Alec) e la Clare è abile nel farci capire l'animo e la personalità di tutti, anche con questa scelta di cambiare punto di vista a seconda della scena. Una terza persona con continui cambi di prospettiva utile a farci affezionare un po' a tutti, anche se i protagonisti rimangono sempre Clary e Jace, più Simon che formano il classico trio amoroso.
Questi sono gli aspetti positivi del titolo, veniamo ora alla parte dolente, gli aspetti secondo me negativi. Partiamo dal presupposto che la Clare quando scrive ha questa fissa per voler fare a tutti i costi dei colpi di scena, che gli riescono veramente malissimo perché sono prevedibili all'inverosimile e rendono la lettura banale in alcuni punti. Più volte ha tentato (io non ci sono cascata) di far credere che qualche personaggio principale (Simon per lo più, ma anche Alec in una scena) fosse morto, ma era solo un modo per creare un po' di patos nei lettori ed arrivare al colpo di scena: pensavi fosse morto e invece è vivo. Grazie al piffero, Simon è un personaggio troppo importante per liquidarselo in tre righe e in una maniera così banale, era logico che non potesse essere veramente morto (come anche Alec del resto). Poi alla fine ci ricasca di nuovo e fa finta di far morire Simon per la seconda volta nello stesso titolo (Simon vedi che non c'è due senza tre, io mi toccherei se fossi in te, mi sa che nel terzo volume ti elimina in modo definitivo) naturalmente anche in questo caso non muore veramente, ma ora è addirittura capace di potersene stare al sole tranquillamente (l'unico vampiro a poter far ciò).
Il vero patos l'ho sentito quando Simon è morto nella sua forma umana, ed è stato seppellito per rinascere come vampiro, questa parte qui era veramente carica di sentimenti e mi è piaciuta parecchio. E' anche vero che si capiva fin dalle primissime scene che sarebbe diventato un vampiro, per cui non è stata una novità. Altra caratteristica della Clare è quella di lasciare delle briciole di pane lungo il tragitto, facendo finta di nulla ma si notano lontano un miglio certe frasi buttate lì apposta, per poi poterle recuperare in seguito e fare altri colpi di scena (ve l'ho detto che è la sua fissazione). In questo caso specifico in una scena Simon si alza disgustato alla vista del film di Dracula, e in seguito ci sono tanti altri piccoli particolari che inducono a pensare che si stia trasformando in un vampiro. In realtà non si stava realmente trasformando in un vampiro, era solo l'effetto collaterale di un po' di sangue vampiresco, ma ciò poco importa perché poi il risultato è lo stesso.
La trama di fondo del romanzo è un po' stupida, in pratica Valentine (il super cattivone) trama per distruggere tutto il Conclave e per far ciò ha bisogno di una Spada dell'Anima (che lo aiuterebbe a controllare i demoni da usare come proprio esercito) che ruba nella Città di Ossa (dove fa fuori tutti i monaci, o una specie di monaci, che menomale erano super potentissimi e invece vengono via come birilli). Il Conclave che fa? Invece di andare e fargli un culo così a Valentine (è il loro nemico numero uno che si credeva morto e lo lasciano andare in giro tranquillamente) che potrebbe essere a Idris (la patria degli Shadowhunters, che ancora non si è capito se sia una dimensione a parte boh), come potrebbe essere sulla Terra (ma che importanza ha? Fate qualcosa e cercatelo) si preoccupano del figlio Jace, un ragazzino di 17 anni che potrebbe essere come il padre. Mi fanno proprio ridere questi del Conclave, non ne azzeccano una e alla fine sono sempre i ragazzini (Jace, Clary, Alec, Isabelle ecc.) a doversela vedere con il cattivone e a fare tutto loro.
Naturalmente a fine romanzo il cattivone, Valentine, riesce a fuggire e non viene preso neanche stavolta. Scommetto che pure nel terzo volume il Conclave non farà un tubo o manderanno qualche altra Inquisitrice con qualche situazione personale in sospeso. Il trio amoroso si scioglie, Clary rimane povera e pazza (dopotutto voleva contemporaneamente Simon e Jace e viene mollata contemporaneamente da entrambi). Simon, tanto di cappello a Simon mi sei piaciuto, le dice di rimanere solo amici perché tanto lei non lo ama (ed è vero, e lei che fa? continua a dire "Ma potrei amarti in futuro", ma sparati Clary!). Jace invece le dice che sono fratelli e non possono stare insieme perché altrimenti gli altri ci rimarrebbero male (la famiglia di Jace e quella di Clary). Ma guarda caso tutta questa storia non viene presa molto sul serio dalla sottoscritta per via della scena demenziale in cui crepa l'Inquisitrice (ma il fatto che non fossero veramente fratello e sorella si era capito fin da subito, fin dal volume precedente, e anche alla Corte delle fate la Clare aveva buttato là qualche frase). Se sai qualcosa e lo stai per rivelare stai sicuro che la Clare ti farà crepare al momento giusto, appena tenti di aprire bocca: ecco un demone... sei morto (i morti non parlano e non possono rivelare nulla!).
Quindi tutta la trama è prevedibile, non sono veri colpi di scena sono cose banali (perché l'autrice li rende tali, per via della caratteristica di lasciare briciole lungo il percorso, vuole in pratica imboccare il lettore a poco a poco, senza dargli delle vere emozioni, ma preparandolo gradualmente). Questo non vuol dire che non mi sia affezionata ai protagonisti e infatti voglio continuare la lettura della saga proprio per loro. Parlando dell'originalità dell'opera la Clare fa una sorta di ammissione, in una scena cita Harry Potter, come quasi a voler ammettere l'influenza di questo titolo nei suoi romanzi. Concludendo romanzo piacevole se non ci si aspetta niente di metafisico.
Qualcuno di voi l'ha letto? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere attraverso i commenti.
Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy
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