Benvenuta nel nostro blog, oggi abbiamo
il piacere di poter conoscere meglio l'autrice del romanzo "Petra
Regia e la ricerca di Aran", Annarita Pizzo. Ciao Annarita, ci
farebbe piacere se ti presentassi un po' ai nostri lettori, grazie.
Innanzitutto
vi ringrazio per avermi ospitata e per il tempo che mi vorrete
dedicare. Dopo gli studi classici, ho lavorato nell’azienda
floricola di famiglia, esperienza che mi ha permesso di conoscere
bene piante e fiori e di utilizzare queste mie competenze nei miei
libri che ho scritto. Poi ho conseguito l’attestato di Operatore
Socio Sanitario e, attualmente, sono mamma a tempo pieno. In assoluto
il lavoro più bello!
Com'è il tuo rapporto con la
scrittura? Cosa rappresenta per te?
Per me
la scrittura è una passione, è il mio modo di evadere e conoscere
“nuovi mondi”. Mi permette di esprimermi per come sono davvero e
di rifugiarmi in un “porto sicuro” quando sono in difficoltà
così come fa la lettura. In effetti mi affascinano entrambe nello
stesso modo perché sono convinta che uno scrittore debba essere,
prima di tutto, un buon lettore.
Quando scrivi vai di getto o preferisci pianificare prima tutto il lavoro?
Dipende
dalla storia. A volte ho in mentre tutta la trama prima ancora di
scriverla e, quando accendo il computer, mi mancano solo piccoli
dettagli. Altre, ancora, inizio un racconto e, mano a mano, diventa
un romanzo, un po’ come se volesse “scriversi” da solo.
Hai qualche genere letterario o autore
a cui ti ispiri e che ti piace particolarmente?
Il
genere letterario che mi diverte di più è il fantasy, la mia prima
passione, e l’autore è J.R.R. Tolkien, tuttavia non è l’unico.
Sono una fan di Agatha Christie, di cui ho letto e riletto più volte
tutti i gialli! Poi c’è Sir Arthur Conrad Doyle con il suo
Sherlock Holmes e così via, potrei parlarvi di molti altri, ma non
voglio annoiarvi troppo.
Parlaci del tuo romanzo, "Petra
Regia e la ricerca di Aran", dalla sua stesura ad oggi. Hai
qualche retroscena da poterci svelare?
In
questo libro continua la saga della famiglia Artigton per il possesso
del cristallo, fonte di tutta la magia ed è il secondo dei quattro
volumi in cui si sviluppa tutta la storia. Mi sono divertita
moltissimo durante la stesura e non vedevo l’ora di arrivare alla
fine, come mi accade ogni volta che inizio a scrivere perché entro
in quel mondo magico e inizio a vivere le avventure dei protagonisti,
che sono quasi degli amici per me. In verità, quando arrivo
all’ultima pagina, sono un po’ triste perché so che li devo
lasciare sino alla prossima volta.
Cosa ti ha spinto a scrivere il
romanzo, a cosa ti sei ispirata o come ti è venuta in mente la
trama?
Mi ha spinto la
stessa passione del primo ed è stato semplice perché è la sua
naturale conseguenza.
Che messaggio/sensazione vorresti che
rimanesse a chi legge o leggerà il tuo romanzo?
Beh,
vorrei che i lettori si divertissero come ho fatto io durante la
stesura e che, a seconda della loro età, ne cogliessero il messaggio
perché c’è ed è diverso per ciascun target. Dipende tutto dai
“cularini”, come direbbero i miei personaggi, ossia degli
occhiali magici che si indossano nel leggerlo.
Il protagonista del romanzo è Adrian
il custode, è esatto? Puoi parlarci un po' di lui e del suo
carattere?
Adrian
Artigton è il “buono”, colui che ha una fede smisurata nel lato
positivo che c’è in ogni persona o creatura con cui viene a
contatto. Il suo amore per gli altri è immenso proprio grazie alla
parte di cristallo dentro al suo petto. È la faccia positiva della
stessa medaglia sul cui lato opposto negativo si trova il fratello
Enelsin con cui condivide la Petra Regia.
Oltre al protagonista quali sono gli
altri personaggi principali? C'è qualcosa di biografico in qualcuno
di loro?
Ad
esempio la Lumerpa, l’uccello magico connaturato al cristallo che
protegge Adrian, i suoi più cari amici, Malcom Sky e Alan Freius,
l’Investigatore Edmond Psorius, per non parlare della schiera dei
cattivi da Enelsin a Lord Brad Doneux, da Lord Luis Sheldon ai
Sectoris. Credo che ci sia qualcosa di autobiografico in ciascuno di
loro anche se in diversa misura, sono tutti una piccola espressione
delle mia “anima”.
Chi è Perfidus?
“Perfidus”
è il soprannome di Enelsin Artigton, fratello di Adrian. È il
“malvagio” della storia che ha completamente perso le sembianze
umane a causa della sua potente magia malvagia, amplificata
esponenzialmente dal pezzo di cristallo che si è conficcato nel suo
cuore durante la cerimonia che avrebbe dovuto consacrarlo nuovo
“Custode” al posto del padre Sidonio e che, invece a scelto il
fratello buono, Adrian, appunto.
Hai deciso di pubblicarlo con la eDM,
EGO di David and Matthaus edizioni, come ti trovi con questa casa
editrice?
Benissimo!
Si tratta di una casa editrice free, seria ed affidabile, che mi
sento di consigliare a tutti. Oltre alla grande professionalità,
alla puntualità e alla gentilezza, ti seguono passo passo proprio
come se facessi parte di una “grande famiglia” e questa è una
bellissima sensazione che non avevo mai provato prima.
Cosa pensi del mondo dell'editoria?
Secondo
me si tratta di un mondo difficile e complesso, soprattutto per uno
scrittore esordiente, in cui non è facile districarsi e trovare il
proprio spazio, tuttavia non bisogna mai smettere di seguire i propri
sogni.
Quali saranno i tuoi prossimi progetti?
Attualmente
sto scrivendo il terzo libro e spero tanto di poter finire la saga,
perché non amo lasciare le cose a metà, inoltre ho in mente un
progetto che vorrei tanto si realizzasse entro quest’anno.
C'è qualche genere letterario, non
ancora da te esplorato, di cui vorresti occuparti?
In effetti sì, mi
piacciono molto i gialli e, chissà, magari un giorno riuscirò a
scriverne uno!
Grazie per questa intervista, alla
prossima.
Grazie a voi!
Trama: In Petra Regia e la ricerca di Aran continua la saga della famiglia Artigton per il possesso del cristallo, fonte di tutta la magia. Anche in questo secondo volume, come in Enelsin Artigton e la Petra Regia che dà il via alla storia, non mancano i colpi di scena che porteranno il lettore a vivere fantastiche avventure insieme...