martedì 20 marzo 2012

La Magia: Negromanzia


Visto l'uso della magia nelle opere di fantasia, sia fantasy che urban fantasy o altro genere, ho deciso di approfondire i vari tipi di magia descrivendoli in modo più approfondito attraverso alcuni post. Non sia mai che questo materiale possa essere utile a tutti gli aspiranti scrittori per creare le loro opere. E perché no utili anche per me stessa, in quanto imparare non fa mai male e anche a me piacerebbe diventare una scrittrice, chi sa un giorno non si avveri questo mio desiderio. Dopo questa premessa andiamo a vedere di cosa tratta la negromanzia.

La negromanzia o necromanzia è una forma di divinazione in cui i negromanti cercano di evocare degli spiriti operativi per propri interessi personali. Questo tipo di magia di solito è associata alla magia nera (opposto della magia bianca, magia considerata buona) e all'evocazione di demoni, ciò a partire dal medioevo. Con la negromanzia si manipola la morte, i defunti nei loro corpi e nelle loro anime.

Fu la principale arte divinatoria dei persiani e si ritiene fosse molto diffusa anche in Etruria e Babilonia. Il libro dei morti egizio viene spesso erroneamente considerato come un'antica forma di testo di negromanzia, in realtà non è cosi in quanto in esso lo scopo è quello di agevolare il passaggio del defunto nell'aldilà, no quello di farlo tornare indietro. Anche nella Bibbia ci sono numerosi riferimenti alla negromanzia. All'interno dello stesso Vudù, ancora oggi praticato ad Haiti e in altri luoghi, esistono pratiche riconducibili a una forma di negromanzia.

Lo stregone malvagio, non mostrando nessun tipo di rispetto dovuto ai morti, utilizzando le sue arti oscure di solito crea un esercito di scheletri e zombie (o qualsiasi altro tipo di non morto) per devastare e ottenere i propri scopi malvagi. Tuttavia, non sempre la negromanzia ha una connotazione malvagia, può essere semplicemente utile al fine della divinazione e no per creare eserciti di schiavi, zombie in decomposizione. 

A volte quindi i negromanti possono utilizzare i loro poteri per parlare con i morti, guarire le persone, e utilizzare i loro poteri a fin di bene. I protagonisti di alcuni romanzi si avvicinano a un negromante di solito per il desiderio di voler riportare in vita la loro amata deceduta. Ma non sempre queste tornano cosi come erano nella vita normale. Il negromante grazie ai suoi poteri può prolungare la sua vita ed essere quasi immortale, e a volte può essere esso stesso un non morto o un lich (un mago necromante che cerca di sconfiggere la morte trasformandosi, per mezzo della magia nera, in un non-morto, conservando però la propria volontà e i propri poteri). 

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