giovedì 1 marzo 2012

Valhalla

IL VALHALLA IL PARADISO DEI GUERRIERI
Nella mitologia norrena, Valhalla (Val è morto in battaglia e hall è salone) è uno dei palazzi di Asgard (il mondo degli dei) residenza dei morti gloriosamente in battaglia. Secondo la tradizione chi muore da eroe nei campi di battaglia viene scortato dalle Valchirie nel Valhalla, dove viene accolto da Bragi. A livello architettonico il Valhalla è un'enorme sala con tantissime porte, la porta principale ad occidente è sorvegliata da Odino per cui da questa potevano passare solo i guerrieri da lui scelti. I muri del palazzo sono fatti con le lance dei guerrieri più valorosi, il tetto è fatto di scudi d'oro su cui sono raffigurate scene di guerra e panche ricoperte di armature. Gli arredi interni sono fatti con le vesti dei guerrieri che si erano battuti fino all'ultimo. Prima di varcare i cancelli del Valhalla, chiusi da una formula magica e sorvegliati da un lupo famelico e da un'aquila, i soldati devono attraversare il fiume Thund a nuoto. I guerrieri del Valhalla assisteranno Odino nel Ragnarok, lo scontro finale contro i Giganti. Per prepararsi alla lotta ogni giorno combattono nelle pianure di Asgard, organizzando giostre cavalleresche, e ogni sera le ferite si rimarginano e i guerrieri ritornano nel Valhalla per banchettare con carne di cinghiale (sempre lo stesso cinghiale che aveva il potere di resuscitare ogni volta all'alba, pronto per essere cucinato ogni volta) e bere idromele (che sgorga a fiotti da una capra gigantesca che è appoggiata sulle zampe posteriori al tetto) e coppe di birra distribuite dalle Valchirie e dalle amazzoni. Inoltre abitano all'interno servitrici ed amanti a disposizione dei guerrieri. All'interno del palazzo infine c'è un enorme cortile che contiene tutti i morti delle guerre.

1 commento:

  1. Un’ottima descrizione del Valhalla, il palazzo più iconico della mitologia norrena! L’immagine di un luogo grandioso, costruito con le armi dei guerrieri caduti e decorato con scudi d’oro, restituisce perfettamente l’idea di un’aldilà eroico, dove la guerra non è solo un evento tragico, ma un percorso verso la gloria e l’eternità.

    Ciò che rende il Valhalla affascinante non è solo il suo splendore, ma anche la concezione ciclica della battaglia: ogni giorno i guerrieri combattono, si feriscono, muoiono e poi rinascono per ricominciare da capo. Un’esistenza dove il valore si dimostra costantemente, in preparazione al Ragnarök, lo scontro finale che segnerà la fine e la rinascita del mondo.

    Un aspetto molto interessante è anche il banchetto eterno, con il cinghiale che rinasce ogni giorno e l’idromele che sgorga senza fine. È un simbolo potentissimo di abbondanza e resurrezione, che si lega al concetto norreno di un destino prestabilito: i guerrieri sono già scelti, e il loro sacrificio non è vano, ma parte di un disegno più grande.

    L’idea di dover attraversare il fiume Thund prima di entrare nel Valhalla ricorda molti altri miti legati al passaggio tra il mondo dei vivi e quello dei morti, come il fiume Stige nella mitologia greca. È una prova ultima che separa i veri guerrieri dagli altri defunti, perché il Valhalla non è per tutti, ma solo per coloro che hanno vissuto e sono morti con onore.

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