A tutti i bambini
perché è a loro che affidiamo il nostro futuro
Titolo: The giver Il donatore
Autore: Lois Lowry
Pagine: 256
Prezzo: € 14,50 versione cartacea, € 8,99 versione ebook
Uscita: Fine febbraio 2010
Editore: Giunti Editore (collana Y)
Genere: Distopico
Scheda su Anobii: qui
Note sull'autore: Lois Lowry è nata nel 1937 alle Hawaii. Vincitrice due volte del Newbery Medal, il più importante riconoscimento letterario nell'ambito della letteratura per ragazzi, ha al suo attivo oltre trenta romanzi. Da qualche anno vive nel west Cambridge, con il suo cane Bandit. Prima di dedicarsi alla letteratura per ragazzi è stata una fotografa e giornalista freelance. Si laurea in Letteratura Inglese nel 1972, e nel 1977 pubblica il suo primo libro. Come autrice è famosa per trattare, nei suoi libri, temi complessi e "delicati", come razzismo, malattia terminale, sessualità, infanticidio, eutanasia. Temi che le sono valsi numerosissime censure o addirittura, nel caso di The Giver, la proibizione del titolo in molte scuole americane."Il Messaggero-Messenger" è il terzo libro della trilogia di Lois Lowry, di cui fanno parte "The Giver-Il Donatore" e "La rivincita-Gathering Blue" primo e secondo capitolo della trilogia entrambi già pubblicati nella Y.
La mia opinione: Questo romanzo all'inizio l'avevo preso sottogamba, pensando fosse molto infantile visto anche il protagonista di dodici anni, e invece via via che proseguivo con la lettura mi sono resa conto che in realtà i temi trattati sono molto maturi e profondi. Il prezzo del romanzo è un tantino alto rispetto alle pagine e la versione ebook a 8,99 euro è improponibile, considerando che si finisce velocemente io l'ho letto in due giorni. Ma visto il prodotto di un'ottima qualità si può anche chiudere un occhio, ma preferirei che le case editrici stabilissero un prezzo non oltre le 10 euro per i libri cartacei e non oltre i 5 euro per gli ebook, ma credo sia una mia utopia. Jonas è il nostro piccolo protagonista, molto maturo per avere solamente 12 anni. Nella sua società tutto è prestabilito, deciso a priori senza che nessuno si possa ribellare, o più che altro nessuno sente il bisogno di ribellarsi, quindi compiono le loro azioni quasi come degli automi. L'individualità della singola persona viene messa da parte a favore del bene comune. Le donne scelte per essere le partorienti mettono al mondo per tre anni dei nuovi neobimbi, dopo di che vengono assegnate come Lavoranti. I neobimbi invece vengono affidati alle unità familiari un bimbo e una bimba non di più. La stessa unità familiare, cioè il padre e la madre, sono stati uniti secondo il volere degli Anziani. Una volta che questi bimbi diventeranno adulti i loro genitori verranno assegnati al gruppo degli Adulti senza bambini e dopo di che al centro dove si occupano delle persone anziane (una sorta di ospizio). I nuovi bimbi che verranno assegnati a questi altri bimbi divenuti adulti, in pratica non conosceranno mai i loro nonni. Tutto viene deciso dagli anziani, come il lavoro che una volta adulti si dovrà svolgere. Non esistono pulsioni sessuali, chi anche in sogno dovesse provarne viene anestetizzato attraverso una pillola. Non esiste l'arte, la letteratura, la pittura, visto che sono stati aboliti i colori, la musica non esiste. Se per la perfezione si deve rinunciare a cosi tante cose, preferisco mille volte la nostra imperfezione del nostro mondo! Certo i lati positivi sono che ora la società ha un suo equilibrio, nessuno soffre di fame, non ci sono guerre, carestie, malattie. Ma quanto sono importanti le piccole cose che ci circondano, il romanzo mi ha fatto capire anche se in fondo tutti noi lo sappiamo, quanto siano belle le piccole cose: la neve, divertirsi sulla slitta, il sole e il suo calore, i fiori, l'arcobaleno, l'AMORE senza amore e sentimenti non si può vivere. Verso la fine il romanzo si fa molto triste e per poco non ho versato qualche lacrima, il nostro protagonista scapperà insieme ad un neobimbo che doveva essere congedato (non dico di cosa si tratta per non rovinare la storia a chi leggerà il romanzo, ma non è niente di positivo, vengono congedati chi non si comporta bene e infrange le regole, le persone molto anziane e i neobimbi se non idonei). Jonas vuole raggiungere l'Altrove, il finale è aperto a libera interpretazione. Ma in fondo è comunque un finale positivo c'è una speranza anche se l'autrice non ci ha dato la certezza e io voglio pensare in positivo. Libro consigliato a tutti, adulti come bambini, indipendentemente da quale genere preferite, è veramente un libro per tutti molto istruttivo.
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