GUIDA: COME SCRIVERE UN RACCONTO
STEPS:
1. Leggere racconti. Niente può essere di maggior aiuto, a imparare a scrivere un buon racconto, come quello di leggere buoni racconti. In modo da notare lo stile e il modo in cui gli autori hanno usato la quantità limitata di parole a loro vantaggio, come hanno sviluppato i loro personaggi, come hanno scritto i dialoghi e la struttura delle loro trame. Si possono scegliere a tal caso gli autori preferiti, oppure alcuni dei "classici", l'importante è leggere.2. Raccogliere idee per la propria storia. L'ispirazione può venire in qualsiasi momento, quindi è utile portarsi sempre dietro un blocco note in modo da poter scrivere le proprie idee in qualsiasi momento. Si può pensare a piccoli frammenti di informazione (tipo un evento catastrofico attorno al quale costruire una trama, il nome di un personaggio o l'aspetto ecc) ma a volte se si ha fortuna in un paio di minuti si può creare un'intera storia. Se avete problemi a trovare l'ispirazione, o se avete bisogno di scrivere una storia in fretta, imparate ad usare il brainstorming (tecnica di soluzione dei problemi attraverso l'apporto libero e creativo dei membri di un gruppo, le cui idee poi vengono utilizzate ed elaborate) oppure chiedere aiuto in famiglia o agli amici.
3. Iniziare con le basi di un racconto. Dopo aver scelto un'idea è necessario ricordare i principi fondamentali di un racconto prima di scriverne uno: introduzione (descrivere ad esempio personaggi, ambientazione, tempo, meteo ecc), avvio dell'azione, sviluppo dell'azione, punto di svolta della storia, inizio della conclusione, conclusione (risoluzione dell'azione con un finale soddisfacente alla storia in cui viene risolto il conflitto centrale).
Non è necessario scrivere il racconto in questo ordine. Se si ha un'idea la si scrive e poi si va avanti o indietro rispetto all'idea di partenza (cosa è successo prima? cosa è successo dopo). Si può trovare l'ispirazione anche da persone reali che si conosce, specialmente se si ha difficoltà ad attribuire un carattere ad un personaggio.
Cerca di sapere quanto più possibile sui tuoi personaggi. Una storia per essere credibile deve avere dei personaggi credibili e realistici. Si può scrivere un elenco con tutti i personaggi e accanto ad ogni nome scrivere i vari attributi (la loro motivazione centrale, i loro cibi preferiti, il loro colore preferito, qualsiasi cosa venga in mente). Tutte queste informazioni non entreranno per forza nella storia, ma più si sa e più i personaggi prendono vita, sia per chi scrive sia per chi legge.
Assicurati che i personaggi non siano perfetti, nella vita reale nessuno è perfetto ognuno ha i suoi difetti. Ogni personaggio ha bisogno di avere alcuni difetti, problemi, imperfezioni, insicurezze. Si potrebbe supporre che la gente non voglia leggere di personaggi con un sacco di difetti, ma ciò è sbagliato. Le persone possono immedesimarsi meglio in personaggi con problemi, perché questo è realistico, mentre non lo possono fare con i personaggi perfetti. Non bisogna certo trovare problemi bizzarri, ma rifarsi alle cose che si conoscono (ad esempio problemi con la rabbia, paura dell'acqua, paura di rimanere soli, tristezza, tipi solitari ecc)
4. Limitare l'ampiezza della propria storia. La storia di un romanzo può occupare anche milioni di anni e comprendere una moltitudine di sotto-trame, un esercito di personaggi secondari, vari luoghi. Gli eventi invece principali di un racconto dovrebbero avvenire in un periodo relativamente breve di tempo (giorni o addirittura minuti) e in genere si svilupperà su un'unica trama, due o tre personaggi principali, e una sola impostazione. Se la vostra storia ha un'ampiezza maggiore sicuramente diventerà una novella o un romanzo.
5. Decidere chi racconta la storia. I principali punti di vista sono: in prima persona (io), seconda persona (tu) e in terza persona (egli/ella o lei/lui). In prima persona un personaggio racconta lo svolgimento della trama, nella seconda persona il lettore è un personaggio nella storia (viene usata raramente) e nella terza persona vi si ha un narratore esterno. Bisogna tenere presente che i narratori in prima persona possono dire solo ciò che sanno (ciò che vedono loro direttamente o ciò che gli è stato riferito da altri), mentre in terza persona il narratore può sapere tutto ed esplorare tutti i pensieri dei vari personaggi, o avere una visione limitata a solo ciò che può essere osservato.
6. Organizzate i vostri pensieri. Dopo aver preparato gli elementi fondamentali della storia, può essere utile fare uno schema per decidere cosa deve accadere e quando. E' possibile volendo anche disegnare le varie scene, o scriverne una descrizione molto breve. Ciò aiuterà a rimanere concentrati quando si scriverà la storia e a non andare fuori binario, inoltre sarà più facile fare delle modifiche.
7. Iniziare a scrivere. A seconda di come si ha ben delineato la trama e i personaggi, il processo di scrittura sarà semplicemente scegliere le parole giuste. Certo non sarà semplice, ma iniziare a scrivere è l'unico modo per tentare di completare una storia.
8. Un'introduzione che sappia catturare. La prima fase di qualsiasi scrittura dovrebbe catturare l'attenzione del lettore. Un avvio rapido è importante nelle storie brevi, perchè non si ha molto spazio. Quindi niente introduzioni lunghe dei personaggi o descrizioni troppo precise dell'ambiente, ma lasciare libero sfogo alla trama e rivelare i vari particolari via via che si va avanti.
9. Continuare a scrivere. Impiegare una parte del tempo per scrivere ogni giorno e porsi degli obiettivi per finire, ad esempio una pagina ogni giorno. Anche se magari si finisce per cancellare quello che si è scritto in quel giorno, si ha comunque pensato alla storia e ciò sarà utile andando avanti.
10. Lasciare che la storia si scriva da sola. Ascoltate i vostri personaggi, se vi dicono di fare qualcosa di diverso e non preoccupatevi di cambiare i piani se questo può portare alla creazione di una storia migliore.
11. Rivedere e modificare. Quando si ha finito di scrivere, bisogna tornare indietro e correggere gli errori presenti sia a livello logico, semantico. In generale assicurarsi che i flussi della storia ed i personaggi con i loro problemi siano introdotti e risolti in modo appropriato. Se si ha tempo prendersi alcuni giorni o settimane prima di modificare, cosi si può prendere le distanze da se stessi e vedere le cose in maniera distaccata.
12. Ottenere dei pareri. Invia la tua storia riveduta e modificata ad un amico fidato o a un parente per possibili modifiche e suggerimenti. Date loro il tempo di leggerlo e pensarci, lasciandoli liberi nelle loro opinioni e ringraziateli dell'aiuto.
13. Incorporare qualunque modifica, revisione e suggerimento che si ritengono validi. La vostra scrittura migliorerà se si terrà conto della critica costruttiva, anche se non è necessario seguire tutti i consigli che si ottengono, dopotutto rimanere sempre la vostra storia.
14. Non rinunciate. Può essere frustante se si riscontrano problemi nella scrittura, ci si può arrabbiare, aver voglia di buttare il computer. Spesso si dubita delle proprie capacità di scrittura, la mente suggerisce che non vale la pena di continuare, Questi pensieri possono facilmente prendere il sopravento, uno dei compiti più difficili di uno scrittore è quello di imparare a schiacciare questi sentimenti e di continuare a scrivere. Quando si hanno dubbi o si è stanchi ed annoiati, meglio smettere di scrivere sul momento, alzarsi, fare una passeggiata, uno spuntino, rilassarsi in qualsiasi modo. Con la mente fresca in seguito si potrà continuare. Cercate di congratularvi con voi stessi e non solamente vedere i difetti, anche i complimenti di altre persone che hanno letto la storia possono essere fonte di incoraggiamento. Basta dire a voi stessi che si finirà la storia, perchè lo si desidera. Non importa se questa non è la migliore mai scritta, l'importante è mantenere l'obiettivo.
Traduzione dall'inglese (molto libera quindi non vi lamentate) fatta da me, fonte originale del testo:
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