Quindi ieri sera tra un urlo e l'altro di mia figlia ci siamo visti Intruders. No, non sono una cattiva madre che fa vedere a una bambina piccola un film dell'orrore, ancora è troppo piccola per capire un qualsiasi tipo di film e il suo interesse era più al fare danni. Non siamo ancora arrivati nel periodo in cui il massimo che ti vedi sono i classici della disney, anche se la TV è perennemente sintonizzata su rai yoyo (maledetto digitale terrestre!).
A parte questi piccoli sfoghi da mamma, Intruders è un film del 2011 con Clive Owen diretto da Juan Carlos Fresnadillo. Un film che non ha riscosso nessun tipo di successo e che non è riuscito neanche a recuperare le spese della sua realizzazione. Ma sono proprio questi film qui i più divertenti da commentare :)
Cit: Come è?‘Nammerda, cari. Cioè, non è la cosa più brutta che potete andare a vedere in questo momento ma di sicuro una tra le più noiose. Che forse è peggio. Almeno per me la cosa peggiore per un film è quando ormai ti hanno talmente stancato che non ti frega neanche di come va a finire e vuoi solo che la finiscano così ti vai a fare un gelato, ed è quello che è accaduto con questo film.
http://www.i400calci.com/2012/06/intruders-quando-neanche-lo-spiegone-serve-ce-solo-il-fottere-sega/
Un po' la stessa sensazione che ho io con la maggior parte di urban fantasy che mi capitano sotto le mani. Il genere horror (parlo di film) sembra stia sempre più cadendo nel ridicolo. Ma di cosa parla il film in questione?
Trama: John Farrow vive a Londra ed è il padre di Mia. Mia di notte ha degli incubi nei quali vede l'Uomo Nero. Questo mostro perseguita un altro bambino spagnolo,di sette anni: Juan, a Madrid. Mia conosce il mostro tramite una storia che ha trovato nel tronco di un albero, vicino l'abitazione dei nonni. La ragazzina viene raggiunta dall'intruso che tenta di rapirla a salvarla e difenderla vi è sempre il padre, mentre la madre li crederà entrambi pazzi. Il mostro visto dall'altro bambino Juan, invece nasce dalla sua stessa fantasia. Il bambino infatti si diverte ad inventare storie e a raccontarle alla madre. Proprio uno dei suoi mostri prenderà vita e lo terrorizzerà ogni notte. La vera tragedia comincia quando anche i genitori iniziano ad avere le stesse apparizioni.
Per farvi capire meglio vi lascio il trailer:
Il tema dell'uomo nero è un classico, di un banale assurdo, ma in questo caso la particolarità stava nel chiamarlo "Senzafaccia" infatti l'ombra, l'apparizione o quello che è non ha un volto. A discapito di tutto sarò pazza ma in generale l'idea era carina e mi è piaciuta, ma poteva essere realizzato in modo migliore. Il film è molto confuso e lento nello svolgere la trama. Il primo bambino viene quasi considerato indemoniato, l'altra bambina viene invece considerata mezza pazza. In pratica l'intento del regista non era quello di concentrarsi sulla presenza, ma sulle reazioni dei familiari e dei diretti interessati, ma gli intenti non bastano. Quindi più che un horror si voleva creare una sorta di thriller psicologico, solo che risulta essere poco credibile. Anche il finale è sulla stessa lunghezza d'onda.
SPOILER ESTREMO NON LEGGETE SE VOLETE VEDERE IL FILM
Nel finale in pratica si dà una connotazione razionale al mostro (mentre prima si faceva capire che si trattasse di fantasmi, mostri, demoni ecc), i mostri possono essere frutto del nostro vissuto e possono essere ereditati di padre in figlia. In questo caso il mostro era il padre reale del primo bambino Juan, o almeno così ho interpretato le vicende che non sono proprio chiare, che uscito di prigione era tornato da lui per rapirlo e poi era morto cadendo dal palazzo. Juan aveva poi elaborato le sue paure tramite dei racconti scritti da lui stesso e per esorcizzare queste paure aveva rinchiuso il foglietto all'interno del tronco di un albero. Juan non è altro che il padre di Mia da piccolo, interpretato da Clive Owen con quella faccia da pesce lesso. Per cui la paura del padre da piccolo si è poi trasferita alla figlia, una spiegazione psicologica. Il padre di Mia, infatti aveva avuto un forte shock sul lavoro, perdendo un compagno con le stesse dinamiche in cui aveva perso il padre/mostro e ciò aveva risvegliato le sue paure dell'infanzia che aveva in qualche modo trasmesso alla stessa figlia. Se questo era l'intento del film, la storia doveva essere più chiara, visto che i due bambini vengono presentati come se fossero completamente slegati tra loro, oltretutto facendo intendere al pubblico che le due vicende si svolgano in contemporanea e non a distanza di molti anni. Quindi un po' horror, un po' psicologico, se tutto vuoi alla fine nulla stringi.Concludendo: Le uniche cose carine per me sono state l'interpretazione della bambina Mia, pessima invece quella dei genitori e un po' troppo esagerata quella dell'altro bambino e di sua madre. Carina anche la realizzazione a livello grafico del mostro e qualche musica, ma restano pura apparenza perché manca la sostanza. Carina l'idea del stare attenti a ciò che si scrive perché potrebbe prendere vita, e carina anche la storia di "Senzafaccia", quasi quasi ci scrivo un racconto in cui non mancherà la frase "Senzafaccia si avvicinò sempre di più, sempre di più" scherzo xD
Qualcuno di voi l'ha visto? Fateci sapere tramite i commenti la vostra opinione, ci farebbe molto piacere poterne parlare insieme. Alla prossima Angela.
Club Urban Fantasy
Ciao angela... appena finito di vederlo concordo con te, film molto confuso... ma vorrei sapere una cosa, la psicologa che aiuta mia ricordi?? a un certo punto fa un discorso sulle allucinazioni che possono avere nello stesso mia e il padre... questa cosa capita anche nella vita reale? Come viene chiamata?
RispondiEliminaCiao Sono passati 3 anni dalla domanda ma ho visto ora il film in questione, la sindrome esiste davvero e si chiama follia a due .
Eliminasu internet chiunque scrive di cinema ao'
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