« Questi vampiri erano cadaveri, che uscivano dalle loro tombe la notte per succhiare il sangue dei vivi, sia dalle loro gole che dai loro stomachi, e poi tornavano nei loro cimiteri. Le persone a cui succhiarono il sangue si indebolivano, divenivano pallide e iniziavano a consumarsi, mentre i cadaveri che succhiavano il sangue prendevano peso, la loro carnagione si faceva rosea e godevano di un grande appetito. Fu in Polonia, Ungheria, Slesia, Moravia, Austria e nella Lorena che i morti poterono così gioire. »
Dizionario filosofico, Voltaire
Il vampiro
è una delle creature della notte, il "non morto" per eccellenza e il personaggio ultimamente più utilizzato nelle opere Urban Fantasy la cui radice però si trova molto più lontano. Infatti il termine "vampiro" deriva dalle superstizioni presenti nell'Europa dell'est e nei Balcani, dove le leggende su queste creature erano molto diffuse e facevano parte del folklore popolare. La superstizione fu cosi elevata che portò anche alla morte di diverse persone, condannate per vampirismo, come un tempo si faceva con le streghe. Le persone sospettate di ciò, una volta morte venivano colpiti al cuore con un paletto di legno e troncata la testa dal resto del corpo, in modo da non poter più essere in grado di risorgere come non morto. Il vampiro si crede generalmente, possa vivere in eterno nutrendosi del sangue delle sue vittime, a cui viene estratto di solito con morsi sul collo, grazie ai suoi canini molto affilati e in genere le sue vittime muoiono dissanguate. A volte però il vampiro può decidere di trasformare una delle sue vittime in un vampiro essa stessa, donandogli quindi la vita eterna e per fare ciò la priva prima della vita e poi gli da da bere il suo sangue. Altre caratteristiche di un vampiro classico è quella di non potersi esporre alla luce del sole, quindi per questo considerata una creatura della notte, egli vive di notte dormendo di giorno. Di solito il suo letto è proprio la sua bara, posta in un luogo segreto (castelli, grotte, sotterranei) per non essere ucciso durante il sonno. Ogni notte si risveglia e ha bisogno di nutrirsi, recuperando cosi le sue forze e da un aspetto tetro e pallido, una volta bevuto il sangue riacquista, anche se per poco tempo, di nuovo un colorito vivo e roseo. Alcune tradizioni vogliono che la figura del vampiro non possa essere riflessa dagli specchi o essere fotografata e che si possa trasformare in vari tipi di animali, come il lupo o il pipistrello. Il vampiro è sempre cattivo, un essere demoniaco e spietato, da uccidere, eliminare se si vuole vivere in pace. Cosi i metodi per uccidere i vampiri sono molteplici si va dal classico paletto piantato nel petto, al bruciare vivo il vampiro oppure al tagliargli di netto la testa, vi sono inoltre alcuni amuleti capaci di allontanarli come la croce, l'acqua santa o l'aglio.« Perché la vita in fondo cos'è? Solo l'attesa di qualcosa d'altro, no? E la morte l'unica cosa che possiamo essere sicuri che viene. »
Dracula, Bram Stoker
Per quanto riguarda la comparsa di questa creatura nei romanzi, anche se vi erano stati altri casi precedenti, è sicuramente grazie al romanzo Dracula di Bram Stoker del 1897, che il romanzo vampiresco fornisce le basi per le successive opere moderne. Scritto in forma di stralci di diari e di lettere è uno dei più grandi romanzi gotici. E' grazie a questo romanzo che otteniamo la figura classica del vampiro, ma oggi giorno questa figura è stata molto bistrattata e resa più moderna.
Ora i vampiri, nei romanzi Urban Fantasy, non sempre sono legati all'impossibilità di esporsi alla luce solare, anzi molti di questi vivono tranquillamente e vanno in giro durante il giorno come un normale essere umano (vedi Twilight e affini). Inoltre sembra siano diventati più bravi a saper gestire la loro sete di sangue, dopo magari un primo periodo di transizione, per cui non uccidono più le loro vittime, ma si nutrono quanto basta, sapendosi fermare nel momento più opportuno. Molti addirittura sono diventati contrari al fatto di nutrirsi di esseri umani e preferiscono dedicarsi alla caccia di animali, oppure direttamente alle banche del sangue o a formulazioni chimiche del tutto uguali al sangue umano. Naturalmente niente di ciò è paragonabile all'adrenalina e alle sensazioni che da il sangue umano fresco. Essendo ora diventati più "umani" i vampiri possono innamorarsi, avere relazioni, addirittura a volte avere anche dei figli, diventando delle figure "buone". Non mancano però i vampiri "cattivi" ancora legati all'istinto animalesco e alla sete di sangue più pura. Essendo diventato troppo "antico" il dormire nelle bare e vivere in castelli isolati, oggi i vampiri vivono come viviamo tutti noi, hanno case, dormono nei classici letti e addirittura vanno a scuola. Rimane il fatto del rimanere sempre giovani, o comunque dello stesso aspetto che si aveva quando si era in vita e ci si è trasformati, non invecchiano e in una società dove conta molto l'immagine e l'apparire per loro questo è un gran vantaggio. Ora possono specchiarsi negli specchi e l'era digitale ha colpito anche loro, mentre una volta con le vecchie macchine fotografiche non potevano essere immortalati, ora grazie alle moderne macchine fotografiche digitali questi possono essere fotografati normalmente. Inoltre tutti gli aspetti classici che caratterizzavano un vampiro ora sono diventati per loro solo semplici superstizioni, per cui non gli fanno più nessun effetto l'aglio, le croci, le chiese o altri simboli religiosi, l'acqua santa e a volte anche lo stesso paletto perde il suo effetto mortale. Di solito i vampiri sono tutti bellissimi, altissimi e affascinanti all'inverosimile, altro che figure orrende e orripilanti, fanno stragi di cuori, non possono morire, se si feriscono guariscono velocemente e il loro sangue ha proprietà benefiche. Ma naturalmente essere dei vampiri dovrà pure avere degli svantaggi, altrimenti ci ritroveremo una massa di non morti per le strade, e quindi si va dalla classica frase filosofica "non ho più un'anima" o "non andrò in paradiso" che poi chi se ne frega del paradiso quando sei bello, ricco e giovane per l'eternità. Alla triste sorte di dover vedere tutte le persone che il vampiro ama morire e qua non vedo perché non si faccia furbo e le trasformi anch'esse in non morti. Poi dovendo vivere senza far sapere al mondo la loro vera natura, quando iniziano dei sospetti o un tot di anni, sono costretti a cambiare residenza e poverini dopo centinaia di anni si annoiano pure. Naturalmente non in tutti i romanzi è cosi, la figura più tetra e gotica del vampiro in alcuni di essa permane. Come si uccidono oggi giorno i vampiri? sicuramente il classico paletto ormai è fuori moda e anche esporli alla luce del sole non gli fa nulla, per cui il metodo più usato è sicuramente o strappargli di netto la testa, o bruciarli vivi, sempre se si possano definire vivi i vampiri.
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