Intervista
a Francesca Gonzato Quirolpe
“Una sferzata elettrica attaccò tutti i sensori del mio corpo, mentre il cuore aumentava la sua corsa
a ritmi impensabili. Non fui preda della paura, perché quella non se n’era mai andata; ma avevo
preso coscienza di una nuova tremenda realtà: quel viso, stupendo e spietato, era il mio. Proprio
come mi era parso di notare sulla superficie dello specchio un attimo prima. Davanti a una tale
evidenza, la sintesi fu immediata: di qualunque cosa si trattasse, noi due ci appartenevamo. Io ero
lei, lei era me. Io ero la sua Mirror, lei era la mia Lover”.
Titolo: Reflections
Autore: Francesca Gonzato Quirolpe
Pagine: 314 p., brossura, 2011
Prezzo: € 16,00 (versione cartacea) € 6,99 (e-book)
Editore: Pendragon (collana
: I vortici)
Genere: Incrocio tra il fantasy e il romanzo rosa
Scheda su Anobii: qui
Trama: Rachele è una ragazza bellissima ma molto insicura, incapace di vivere con coraggio i propri sentimenti. Non sa di essere una mirror e non immagina che in una dimensione parallela vive il suo doppio: una lover orgogliosa e tenace, diversa da lei soltanto per la sua pelle color lilla e le protesi da combattimento generate dal suo corpo. Quando Rachele inizia, tra mille paure, a vivere una travolgente storia d'amore con l'affascinante Tommaso, infrange la legge che governa i mondi dei lover e dei mirror. Ci penserà la magnifica creatura venuta dall'universo alieno a svelarle come funzionano le emozioni umane, attraversando, per farlo, lo spazio immenso che le divide.
Note sull'autore: Francesca Gonzato Quirolpe vive a Schio, in provincia di Vicenza, con il marito e i loro due figli. Laureata in Economia e Commercio, dirige l'azienda di famiglia.
Reflections è il suo primo romanzo.
Pagina di facebook dedicata al romanzo:
www.facebook.com/pages/Reflections/240517089334029
Sito internet ufficiale dell'autrice: http://francescagonzato.com/
L'intervista:
Ciao
Francesca Gonzato
Quirolpe,
benvenuta nel mio blog, grazie per l'opportunità concessami di
poterti intervistare. Ci farebbe piacere se ti presentassi ai nostri
lettori.
Grazie a voi e a tutti i
vostri lettori. Per me è una gioia potervi parlare del mio
Reflections.
Parlaci
di te come persona. Cosa ti piace fare in generale, quali sono le tue
passioni?
Conduco
una vita abbastanza normale e mi ritengo molto fortunata. Sono
sposata con Andrea e ho due figli: loro sono la mia gioia e la mia
forza. Sono laureata in Economia e Commercio e lavoro nell’azienda
di famiglia. Quando non faccio la moglie/mamma e l’imprenditrice,
mi dedico alle mie passioni: la lettura e la scrittura. Amo anche
viaggiare e conoscere culture diverse, adoro la buona cucina e mi
piace tanto il cinema.
Il
tuo rapporto con la scrittura? Che cosa rappresenta per te?
Scrivere è una passione
che mi diverte, mi rigenera, mi consente di esprimere me stessa senza
limiti o misure. Ho sempre avuto un rapporto quasi fisico con la
scrittura, cercando le penne più scorrevoli, elaborando le
calligrafie più eleganti, collezionando blocchetti e moleschine per
gli appunti. Oggi, utilizzo il computer ma il pathos non è, per
questo, diminuito: a volte penso che le mie dita non riescano a star
dietro alle idee e quindi batto sulla tastiera con irruenza rapace.
Avendo
due figli e lavorando nell'azienda di famiglia, quando trovi il tempo
per scrivere?
Il tempo sbuca fuori di
sera, dopo aver messo a letto i bambini. Quello è il momento in cui
metto su “carta” le idee della giornata. Non è facile ma non ci
sono alternative. A volte, vorrei poter solo scrivere: alzarmi dal
letto, infilarmi una tuta da ginnastica e mettermi davanti al
computer per ore, in compagnia di una bella tazza di caffè fumante.
Poi, però, realizzo che sono proprio l’entusiasmo della mia
famiglia che cresce e gli eventi di un lavoro, sempre stimolante, ad
alimentale le idee del mio immaginario notturno. E quindi, ben
vengano la vita quotidiana e la scrittura serale.
Hai
qualche genere letterario preferito o qualche autore/autrice a cui ti
ispiri?
Leggo un pò di tutto: dai
classici ai fantasy, dai thriller ai romanzi di formazione. Ho una
predilizione per la scrittura sudamerica, pomposa e pregna di
leggende, ma ultimamente mi piace molto leggere Paranormal Romance.
Credo che un pò tutti gli autori, che ho letto, mi abbiano ispirata
o abbiano condizionato il mio modo di scrivere. Ho una grande stima
per Stephenie Meyer, che con Twilight ha creato un mito, ma di
recente sono rimasta folgorata dalla trilogia degli Hunger Games, che
è riuscita a coinvolgermi totalmente. Trovo spassosissimo lo stile
della Gier.
Visto
il nome del nostro blog la domanda è d'obbligo, ti piace l'urban
fantasy come genere letterario? Hai letto qualcosa in tal senso?
Certo, mi piace molto
leggere urban fantasy e negli ultimi anni, proprio a partire dalla
Meyer, ho conosciuto J. Frost, Ward, Angelini e tanti altri. E’ un
genere facile, coinvolgente ed emozionante ma trovo che la figura
mitologica del vampiro sia stata sfruttata in modo esasperante.
Qual
è stato il tuo percorso fino a oggi? Parlaci di te come autrice.
Ho sempre desiderato
scrivere romanzi ma il coraggio è giunto solo con Reflections,
quando ormai di anni ne avevo trentotto. Reflections è il mio primo
libro e con lui è iniziata la mia avventura con la scrittura. Prima
scrivevo come giornalista per alcuni notiziari associativi e
aziendali. Non mi sento, ancora, una autrice di professione e amo
definirmi “scrittrice per spasso”. Detesto quando pensano che io
sia un’intellettuale solo perché ho pubblicato un romanzo, infatti
quando scrivo, lungi dal voler insegnare qualcosa al lettore, il mio
principale obiettivo è quello di Emozionare.
Il
tuo primo romanzo è stato Reflections,
edito dalla casa editrice Pendragon,
puoi parlarci dell'evoluzione del progetto? Qualche retroscena?
L’idea nativa di
Reflections è nata mentre guidavo verso casa. E’ arrivata come una
bomba e, perciò, la prima stesura è precipitata come uno tsunami,
direttamente dalla mia testa alla carta. Quattro mesi, due ore al
giorno e Reflections era pronto con la struttura e i capitoli che
oggi vi troviamo. Sono seguite correzioni, riletture, invii a diverse
case editrici e, poi, è giunta la telefonata della Pendragon. Una
giornata propizia. Non ci sono grossi retroscena, l’editing della
Pendragon è stato leggerissimo. Un unico cambiamento: il titolo. Il
mio era in italiano.
Come
mai la scelta di questo titolo? E la copertina da chi è stata fatta?
Il titolo originale era
“Oltre il riflesso”, ma il mio editore riteneva fosse un pò
troppo introspettivo. Inglesizzarlo, poi, lo rendeva più attraente
per le giovani generazioni. Reflections
sono i riflessi, attraverso i quali tutta la storia delle mie
protagoniste si evolve. Con i riflessi Lover e Mirror si trasmettono
sentimenti e stati d’animo, con i riflessi i loro corpi maturano e
i loro spiriti acquisiscono nuove consapevolezze. Mi sembrava
corretto dedicare il titolo al fenomeno che mette in contatto le due
dimensioni parallele della mia storia.
La copertina è stata
elaborata da mio fratello e, quindi, ne vado molto fiera, perché so
da dove viene e con quanto amore è stata preparata. La Pendragon,
che aveva predisposto altre bozze, quando ha visto la mia proposta ha
accettato di buon grado.
Reflections
è stato definito il primo
romantasy italiano,
perchè intreccia
amore e fantasy, quale dei due generi preferisci (fantasy o rosa)?
Mi piacciono entrambi,
altrimenti non avrei pensato di fonderli, ma se proprio devo
scegliere voto Fantasy. In Reflections i temi sono quelli tipici del
Romance e l’amore è il protagonista assoluto del romanzo, ma il
contesto è parzialmente Fantasy ed è esattamente questo che fa di
Reflections il capostipite di un nuovo genere letterario.
Cosa
ti ha spinto a scrivere Reflections?
Che messaggio vorresti dare a chi ti legge?
Con
Reflections narro le vicende della stessa storia d’amore, ma
vissuta su due dimensioni parallele: una umana e una fantastica. Ho
tentato di vedere l’amore sotto un punto di vista alieno e perciò
totalmente diverso: non più una forza irrazionale e spontanea che
porta noi umani a fare qualsiasi cosa pur di ottenerlo, ma il
risultato perfetto di una programmazione ben organizzata. Uomini e
donne si innamorano perché i rispettivi Lover fanno in modo che
succeda e nulla di ciò che sentono è, in realtà, impulsivo. Tutto
è calcolato, tutto è anche prevedibile. Insomma, volevo mettere in
discussione quello che per me è il sentimento perno della nostra
esistenza. Chissà se la mia teoria reggerà fino alla fine del
romanzo?
La
protagonista del romanzo è Rachele,
puoi parlarci un pò di lei? Ti assomiglia in qualcosa?
Rachele è
una ventunenne, bella, di buona famiglia ed estremamente insicura. Ha
un rapporto pessimo con lo specchio e questo le creerà non pochi
problemi, poiché è proprio attraverso di esso che interagisce con
la propria Lover, senza saperlo. La vita di Rachele subisce uno
scossone provvidenziale quando incontra Tommaso, il cantante di una
band, e se ne innamora. Per questo amore, in principio snobbato e
temuto, Rachele si evolverà, acquisendo sicurezza e maggior
autostima.
Di Rachele
condivido la capacità di sintesi, l’autoironia, l’amore per la
famiglia e i capelli lunghi e biondi. In passato, mi portavo appresso
anche molta della sua insicurezza, sebbene il mio rapporto con lo
specchio fosse tutt’altro che complicato!
Rachele
non sa di essere una Mirror,
cosa rappresenta per lei la scoperta di ciò?
Scoprire di
essere una Mirror le sconvolge la vita (allora non siamo soli
nell’universo?), ma ancor più sapere che le persone non
s’innamorano per propria scelta o passione, ma perché qualcun
altro, chissà in quale angolo spaziotemporale, si occupa
quotidianamente di farle innamorare sulla base di selezioni e duelli
programmati. E davanti a tale rivelazione aliena, come dovrebbe
comportarsi una giovane ragazza insicura? Semplice: si ribella e fa
di tutto per dimostrare che l’amore è la forza più potente ed
irrazionale dell’universo.
Com'è
la Lover
di Rachele come personaggio, puoi parlarci di lei? Come sappiamo le
Lover si differenziano anche per la pelle color lilla, come mai
questa scelta?
RL è una donna atletica,
una guerriera coraggiosa, abituata a giocarsi i sentimenti a suon di
duelli cruenti e rischiosi. Non ha paura ed incarna lo spirito
istintivo e impavido della sua razza, che combatte da sempre per
l’amore. Rispetto le sue coetanee, però, è svantaggiata poiché
la sua Mirror non le invia i riflessi necessari per maturare ed
ottenere le protesi da combattimento che la renderebbero più
competitiva.
I Lover sono simili ai
loro Mirror umani, anche se possiedono piante spinate, pterofibre e
ali. I loro arnesi di battaglia. La pelle è di varie sfumature
viola, a seconda della maturità del Lover e del numero di riflessi
ricevuti. Attraverso la pelle assorbono i riflessi umani, facendone
buon uso. Trovo che il lilla sia un colore seducente ed ho creduto
fosse adatto per ricoprire queste creature immaginarie che seducono
per mestiere.
Com'è
la realtà dove vive la Lover?
I Lover vivono in un mondo
parallelo che assomiglia molto al nostro, ma è più rozzo, selvaggio
poiché è la natura a prevalere su tutto il resto. Anzi, in
Reflections la natura diventa alleata, maestra di vita e complice di
emozioni. I Lover si allenano fra gli alberi secolari delle foreste
silvestri, si tuffano dalle scogliere per imparare a volare, si
congiungono fra le rocce profumate di cave carsiche. Il rapporto di
RL con l’ambiente che la circonda è viscerale e lei si ritiene, né
più né meno, parte di esso.
Come
da te comunicatoci nel 2013 uscirà il sequel
di Reflections,
sarà edito sempre dalla casa editrice Pendragon? Puoi svelarci
qualcosa in merito a questa nuova uscita?
Il sequel è pronto,
mancano le ultimissime correzioni e mi auguro che venga edito da
Pendragon per dare continuità e perché con loro mi sono trovata
molto bene. Posso svelarvi che sarà un pò più Fantasy e un pò
meno Young.
Hai
altri progetti in cantiere, oltre appunto al sequel sopra citato?
Ho un’idea abbastanza
nitida in testa, si tratta di qualcosa di nuovo e rientrerebbe a
pieno fra gli Urban Fantasy (tanto per confermare la mia simpatia per
il genere). Non vedo l’ora di iniziare.
Sto anche collaborando ad
un romanzo scritto a più mani, di cui, per ora, non posso svelare
nulla.
Hai
mai partecipato a qualche concorso letterario?
No, mai. Mi piacerebbe
farlo ma anche questo richiederebbe tempo e a me restano sempre e
solo le ore notturne!
Per
ultimo ti vogliamo chiedere di parlarci della tua esperienza nel
mondo dell'editoria. Che cosa pensi di tutto ciò che fa parte
dell'industria del libro e qual è la tua personale esperienza? Ti
capita di leggere e-book?
Premetto che la mia
esperienza con il mondo dell’editoria è iniziata nel migliore dei
modi, avendo trovato una casa editrice seria e ben organizzata.
Non dico nulla di nuovo
affermando, però, che il mondo dell’editoria tradizionale è in
forte crisi. La gente legge sempre meno e in modo diverso. E quindi,
ecco sbucare l’e-book: un’alternativa veloce, economica e moderna
al libro cartaceo. Era un’evoluzione necessaria e non sono
assolutamente contraria alla diffusione degli e-book: il mio romanzo
è anche in versione digitale. Io sono una romanticona collezionista
che ama tenere il libro fra le mani quando legge e collocarlo in
libreria, come un trofeo, quando l’ha finito. Ma non posso negare
che leggere su reader sia comodissimo e perciò compro il cartaceo
dei libri che ritengo si debbano possedere fisicamente e leggo su
reader le storielle più leggere.
Grazie
per l'intervista, alla prossima.
Grazie a voi, un saluto anche ai lettori e a presto,
Francesca.