mercoledì 28 novembre 2012

RECENSIONE FILM: Le mille e una notte Aladino e Sherazade


Le mille e una notte - Aladino e Sherazade è la fiction prodotta da Raifiction, Lux Vide e Telecinco Cinema per la regia di Marco Pontecorvo, con protagonisti Vanessa Hessler (nel ruolo di Sherazade) e Marco Bocci (nel ruolo di Aladino). La fiction si ispira naturalmente alla famosa raccolta di racconti del X secolo, ma allo stesso tempo ne cambia alcuni elementi, rendendo il tutto inedito.

Per quanto riguarda la trama, la fiction inizia con una giovane donna arrivata in un castello, dove si dice ci sia un principe malvagio, che uccide chiunque va al suo cospetto. La ragazza, incurante di ciò, vi entra lo stesso e, per non farsi uccidere dal principe, lo convince ad ascoltare una storia. Per mille e una notte la ragazza narrerà una storia a sera, lasciandola ogni volta in sospeso, per mantenere viva l'attenzione del principe e quindi rimandare la sua possibile uccisione.





Protagonista di queste storie è Sherazade, la figlia del califfo di Baghdad, principessa viziata che ha avuto tutto dalla vita e ciò non l'ha resa più generosa verso il prossimo, ma anzi l'opposto. 

Il padre di Sherazade vuole offrire, in buona fede, tutto alla figlia (come ad esempio la migliore istruzione possibile), ma questo non la migliora. La colpa di tutto ciò risiede nella sofferenza della ragazza (che ha perso la madre da piccola). Il padre si è risposato e qui compare la classica matrigna malvagia, che vuole eliminare la figlia e lo stesso califfo (suo sposo anziano) per sostituirlo con l'amante giovane Jafar.
Sherazade ama la libertà e spesso scappa da palazzo per andare in giro in città, in una di queste sue incursioni conosce Aladino, il figlio di un calzolaio, che la salva da un tentativo di rapimento.

Aladino, a differenza di Sherazade malgrado non sia ricco, è molto generoso con tutti, e subito si innamora della bella ragazza appena salvata. Scopre in seguito che la ragazza è in realtà la figlia del califfo e che è intenzionata a prendere marito (cosa voluta dal padre, sotto pressione della matrigna). La principessa in realtà non ha nessuna intenzione di sposarsi e a tutti i principi propone un indovinello (se riescono a trovare la soluzione possono aspirare alla sua mano, naturalmente nessuno ci riesce) che solo Aladino riesce a risolvere. Ma appena Sherazade scopre che Aladino in realtà è il figlio di un calzolaio e non un principe, lo liquida in malo modo. Capisce in seguito di aver sbagliato e di essere innamorata di lui, ma ormai è troppo tardi.


Aladino se ne va da Baghdad per dimenticare il suo amore, mentre Sherazade è vittima dei complotti della sua matrigna (che uccide, insieme al suo amante Jafar, suo padre). Cosi Sherazade scappa e finisce in un burrone, tutti la credono morta. In realtà viene salvata da una schiava Jasmine e finisce in mezzo ad Omar e la sua banda di ladroni. Anche per Aladino le cose non si mettono tanto bene, perché finisce nella trappola della maga Namuna, che lo convince a restare a lavorare nella sua biblioteca, ma in realtà diventa vittima del suo incantesimo (cosi come il Genio, interpretato da Massimo Lopez, scienziato che è stato trasformato in un pappagallo). Alla fine Aladino, insieme al Genio, riesce a scappare dalla maga e dopo il racconto del Genio, decide di andare alla ricerca della lampada magica (in grado di esaudire qualsiasi desiderio, lui vorrebbe quindi chiedere di diventare un principe, per potersi fare amare). In realtà l'amore non ha bisogno dei soldi, bisogna farsi amare per quello che si è, quando capisce ciò Aladino lascia perdere la lampada, ma per riconoscenza gli abitanti del villaggio dove si trova lo nominano principe della lampada. Tornando a Baghdad scopre che la sua amata è morta e che la sua famiglia è scappata non si sa dove.

Intanto Sherazade, riesce a lasciare i ladroni e a ritornare a Baghdad dove viene ospitata per caso dalla famiglia del calzolaio e inizia a lavorare per lui, diventando abile nel confezionare calzature. Un giorno va a vendere un paio di stivali a un principe, il principe della lampada, che in realtà è Aladino e cosi finalmente si ricongiungono. Insieme liberano Baghdad dalla matrigna e da Jafar, ma quando coronano il loro sogno e si sposano ritorna la maga Namuna, che fa un incantesimo ad Aladino facendolo sparire ed eliminando dalla sua memoria Sherazade. Ed è qui che si ricongiunge l'inizio della fiction con il finale, perché la ragazza che raccontava ogni notte, per mille notti, una storia è in realtà la stessa Sherazade, che ha finalmente ha ritrovato il suo Aladino e insieme possono vivere il loro amore.

La mia opinione su questa fiction è che mi è piaciuta parecchio, anche se alcune cose non le ho apprezzate. Ad esempio l'attore che interpretava Aladino non mi sembrava adatto al ruolo, perché dall'aria troppo adulta (ho sempre immaginato Aladino come un ragazzino giovane). La Hessler, malgrado tutti in internet la critichino per la sua scarsa capacità di recitare, mi è piaciuta, anche se è super sfruttata dalla Rai che la piazza in qualsiasi fiction in programmazione (infatti prossimamente si potrà vedere nei panni di Santa Barbara).

Il ruolo del Genio non mi è piaciuto per niente, troppo marginale. Inoltre la lampada, invece di esaudire i classici tre desideri, esaudisce qualsiasi desiderio si voglia e ciò lo trovo un po' esagerato.

Mi è piaciuto un sacco invece il ruolo della maga Namuna, anche se mi ha ricordato molto la strega cattiva di Biancaneve. Gli effetti speciali erano discreti, come anche l'ambientazione in Tunisia, i vestiti e le musiche, per cui in conclusione mi fa piacere che ancora in Italia ci sia voglia di favole, di credere nella magia e di riscoprire il fantasy. Una fiction che mi ha fatto tornare bambina, a quando da piccola guardavo Fantaghirò, negli anni '90 le fiction fantasy andavano molto di moda, ora invece sono un po' sdoganate, forse perché gli effetti speciali costano e nessuno vuole investire in tal senso.

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