mercoledì 11 settembre 2013

RUBRICA "Cosa penso di...": Quelli con la puzza sotto il naso

Buongiorno miei cari lettori,
oggi torno con una mia rubrica, sapete bene che non sono tipo da rubrica e neanche mi interessa diventarlo (visto che le trovo la maggior parte un po' stupide, ma ci possono essere sempre le eccezioni), però questa qui "Cosa pensi di..." è un modo come un altro per dirvi cosa penso.

Oggi vi voglio parlare delle persone con la puzza sotto il naso, in ambito letterario principalmente. In passato pensavo di non sopportare i lettori più ingenui (in fondo lo sono stata anch'io e li capisco), quelli che "ogni libro letto è un capolavoro" (in realtà di capolavori veri c'è ne sono pochi in giro), che fanno delle autrici o autori delle specie di divinità da venerare, che ne esaltano ogni aspetto, si innamorano dei personaggi tanto da crederli quasi reali (no, io non sono mai arrivata a tali livelli). Insomma quelli che apprezzano tutto, anche il peggior libro scritto con i piedi, solo perchè magari il libro parla di una storia d'amore o il personaggio è figo.

C'è una categoria peggiore di questa (lo so dividere i lettori in categorie è sbagliato, non si dovrebbe fare di tutta un'erba un fascio, ma sto parlando in generale, non so come altro definirli), almeno per me. Quale sarebbe? Quella, appunto, delle persone con la puzza sotto il naso. Gli intellettualoidi (come li chiamo io), quelli che si vantano di leggere grandi classici della letteratura (naturalmente prendendo in giro chi non li legge o chi legge magari urban fantasy o paranormal romance, specialmente se sono young adult, o semplicemente fantasy) e guardano il resto dei lettori dall'alto in basso, un po' come fanno i ricchi con i poveri (non tutti i ricchi, magari ci sono ricchi un po' più modesti). C'è chi si sente superiore e lo sbandiera in maniera non diretta, è un modo di fare un po' più subdolo, indiretto, non te ne accorgi subito. Io sono sempre stata una tipa modesta, alla mano, non mi è mai piaciuto sentirmi superiore a nessuno per cui capite bene che odio questa gente qui (oltre al fatto che non ho mai avuto di che vantarmi).

Naturalmente non c'è nulla di male a leggere grandi classici della letteratura, come non vi è nulla di male a leggere solo romanzi contemporanei. L'importante per me è non avere i paraocchi come i cavalli, essere aperti a leggere un po' di tutto, non essere ingabbiati nel proprio modo di vedere le cose. La lettura è una gran cosa, qualsiasi cosa si legga. Certo ci sono i gusti personali, io ho i miei, un'altra persona ha i suoi e su questo non si discute. Si può essere però obbiettivi, pur avendo dei gusti personali.

Ritornando al discorso, quindi io mi indigno quando sento dire "No io quel libro non lo leggerei mai, è troppo da bimbiminchia", cosa che ultimamente è stata detta della saga di Shadowhunters (soprattutto dopo il boom d'interesse del pubblico per via dell'uscita al cinema del film omonimo, che non sarà il massimo non dico di no, ma da qui a definire le persone bimbiminchia c'è ne vuole!). Voi sapete che ho letto quasi tutta la saga di Shadowhunters, non dico che sia un capolavoro, ma l'ho comunque apprezzato, non vado in giro a dire che sono una fans, ma non vado neanche per gruppi facebookiani a prendere in giro le persone (sport in voga ultimamente).

Purtroppo vi è gente che ti aggiunte come "amico" su facebook per poi controllare la tua bacheca, vedere cosa ci scrivi, vedere cosa di solito leggi (o magari guardi in tv, film e altro, grazie ora anche alla nuova caratteristica di Facebook in cui puoi mettere i libri che hai letto o i film che hai visto) e di conseguenza non cagarti più, neanche rispondere al tuo messaggio in cui gli scrivi "grazie per avermi aggiunta come amica su facebook". Questi sono gli "amici" ai tempi di Facebook. Gente così meglio perderla che trovarla.

Io non la sopporto proprio questa storia del "E' troppo commerciale per me". Ma non ne abbiamo abbastanza di gente così nel mondo reale, in quello lavorativo, nella vita di tutti i giorni? Ci devono venire a rompere pure in internet? Giudicarci per le nostre letture, per i film, le serie televisive, i programmi televisivi, la musica e quant'altro?

Non è un programma televisivo, una serie TV  un film, o un libro che mi farà diventare stupida, se stupida non sono! Voglio chiarire questo punto, se abbiamo una nostra maturità, se siamo gente che sa usare il cervello, nulla ci potrà far cambiare, ma se non si impiega del tempo a conoscere le persone non lo si potrà mai sapere, la superficialità (oltre all'egoismo e all'egocentrismo) a volte regna sovrana. E' vero anche che se fossi una lettrice alle prime esperienze, se fossi un'adolescente, sarei forse maggiormente influenzabile da tutto ciò che mi circonda, per cui dovrei alimentarmi di roba buona per crescere bene. Ma io non l'ho fatto (eppure sono cresciuta bene lo stesso), non avevo tutte queste grandi possibilità (si leggeva quello che passava il convento), certo se avessi potuto scegliere forse avrei scelto di leggere altro, come faccio oggi.

Io sono un genitore, ho una figlia, immagino il momento dell'adolescenza (anche se sarà un percorso graduale, l'educazione impartita ai figli parte da ben prima dell'adolescenza) e spero stupidamente che mia figlia non venga infatuata dalle mode del momento, non pensando in fondo che lei avrà una sua identità, un suo modo di vedere le cose e forse non sarebbe tutto sto gran male se vedesse Violetta (per chi non lo sapesse è una serie TV molto in voga tra le giovanissime) forse sarebbe peggio se la snobbasse con aria di superiorità.

P.S.: Naturalmente sono tutte mie considerazioni personali, tanto per cianciare un po' :)
E se avete voglia di leggere qualcosa di un po' più professionale vi consiglio questi articoli: 
La top ten dei libri che tutti fingono di aver letto
Il lettore snob 

E voi cosa ne pensate? Fateci sapere la vostra.

Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy

6 commenti:

  1. Allora cianciamo...(mi piace questo termine)
    Anche io non sopporto chi mi continua a dire che leggo solo cose fantastiche,prevalentemente è vero,ma non solo; amo anche leggere thriller ben strutturati,che mi tengono sulle spine e pure romanzi di avventura adrenalinici e ultimamente mi sono data anche un po' ai romanzi rosa/comedy (anche se per questo ultimo tipo,faccio fatica a trovarne di vermente carini).Sinceramente,non credo che riuscirò mai a leggere romanzi "reali": sono quasi sempre troppo tristi e di tristezza ne è già piena la vita!
    Quindi,alla fine, gli "intellettualoidi" parlano solo perchè hanno la bocca,ma in realtà,secondo me,sono loro ad essere ingabbiati in un solo genere e poi sono dell'idea che ogni genere letterario possa insegnare qualcosa.

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    1. Sinceramente anch'io non riesco a leggere romanzi "reali", che io chiamo non fiction (non so se sia il termine più appropriato).
      Poi per il resto ultimamente sto provando veramente di tutto, spaziando dalla narrativa per ragazzi, all'horror, steampunk, vorrei leggere un giallo misto fantasy, rosa/comedy li avevo sempre scartati ma forse potrei dargli un occasione se ne trovassi anch'io uno discreto (uno veramente divertente, qualche consiglio? Nella mia personale libreria ne ho alcuni, mai letti che finiscono per essere scaricati a mia madre, pazza per i romanzi rosa).

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  2. Leggo per piacere, non mi importa quello che dicono gli altri, come non m'importa quello che fanno e guardano, almeno finché non vengono a scocciare me. Una persona non si giudica per quello che guarda, legge, o segue, ci possono essere persone sciocche che vedono il telegiornale come possono esserci persone intelligenti che seguono "il mondo di Patty".
    I dotti non sono più quelli che leggono i classici, ma quelli informati in generale, non è neanche questione di intelligenza, ma di conoscenza e ora la lettura non è solo sapere ma anche piacere, e il piacere può anche essere frivolo e commerciale.
    Magari chi critica i libri commerciali è la prima persona a seguire programmi trash...
    Prendo una frase del tuo articolo e la condivido che mi piace :D
    "Ma non ne abbiamo abbastanza di gente così nel mondo reale, in quello lavorativo, nella vita di tutti i giorni? Ci devono venire a rompere pure in internet? Giudicarci per le nostre letture, per i film, le serie televisive, i programmi televisivi, la musica e quant'altro?"

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    1. Grazie, mi fa piacere che almeno una frase sia discreta. Quanta fatica mi costa scrivere, mettere insieme i pensieri, è difficile ma tanto tanto bello (e io sono ancora una frana, alcuni direbbero di lasciar proprio perdere xD). E ogni volta che rileggo trovo sempre qualche errore, eppure li rileggo diecimila volte i post e qualche errore scappa sempre (lo so sto divagando).

      Tornando all'argomento dell'articolo, sai che ho visto quasi tutta la serie di Il mondo di Patty? Lo so è assurdo, c'è stato un periodo che Italia Uno ne trasmetteva le repliche alle sei e mezza del mattino, orario in cui mi svegliavo per via di mia figlia, ai tempi in cui Rai YoYo (e di conseguenza Peppa Pig) non regnava sovrana. E mio marito tutte le mattine mi prendeva in giro, ed effettivamente è proprio stupido come serial TV eppure mi piaceva :) Lo stesso vale per tutta la serie di Hannah Montana (che ammetto di aver adorato, pur stupidissimo pure questo), guardata dalla prima all'ultima stagione nelle repliche alle primi luci dell'alba. In teoria questo che ho appena detto non centra nulla con l'articolo, ma fa lo stesso.

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  3. Per quanto riguarda i rosa/comedy a me piacciono molto quelli della Kinsella (soprattutto Ho il tuo numero e La regina della casa),mi fanno morire dal ridere.
    Ultimamente ho letto anche Troppo bello per essere vero di Kristan Higgins e l'ho trovato abbastanza carino

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