Autore: Kiera Cass
Pagine: 298
Prezzo: € 17,90 (cartaceo rilegato) € 9,99 (versione ebook)
Editore: SPERLING & KUPFER
Genere: Dispotico YA
Scheda su Anobii: qui
Trama: Uno spettacolo sfavillante come un diamante. Una competizione feroce come la vita. Un gioco pericoloso come l'amore. Molti anni dopo la Quarta guerra mondiale, in un Paese lontano, devastato dalla miseria e dalla fame, l'erede al trono sceglie la propria moglie con un reality show. Spettacolare. Così, per trentacinque ragazze la Selezione diventa l'occasione di tutta una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di fatica e povertà. Di conquistare il cuore del bellissimo principe Maxon, e di sognare un futuro migliore. Un futuro di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America Singer è un incubo. A sedici anni, l'ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa tra le mura di un palazzo che non conosce ed entrare a far parte di una gara crudele. In nome di una corona - e di un uomo - che non desidera. Niente e nessuno, infatti, potrà strapparle dal cuore il ragazzo che ama in gran segreto: il coraggioso e irrequieto Aspen, l'amico di sempre, che vorrebbe sposare più di ogni altra cosa al mondo. Poi, però, America incontra il principe Maxon, e la situazione si complica. Perché Maxon è tutto ciò che Aspen non sarà mai: affascinante, gentile, premuroso e immensamente ricco. E può regalarle un'esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare? "The Selection" è un romanzo straordinariamente romantico e avvincente che trascina le lettrici nel vortice di una storia d'amore impossibile. In corso di traduzione in tredici Paesi, ai vertici delle classifiche negli USA e in Francia, un caso editoriale internazionale che diventerà presto una serie televisiva per Warner Bros.
Note sull'autore: Kiera Cass si è laureata alla Radford University e vive a Blacksburg, Virginia, con la famiglia. In tutta la sua vita ha baciato più o meno quattordici ragazzi: sfortunatamente, nessuno di loro era un principe.
La mia opinione:
The Selection, di Kiera Cass,
è uno di quei libri che non so neanch'io perchè lo abbia letto. La
trama, la stupenda copertina, le opinioni positive nelle recensioni
nei vari blog, un titolo abbastanza recente e indirizzato a un
pubblico giovane, dovevano essere tutte cose da farmi stare alla
larga dall'opera in questione. Speravo di sbagliarmi e di trovarci
qualcosa di un po' più profondo (essendo un mezzo dispotico come
genere letterario), in alcuni casi è successo, potete vedere la
recensione di Warm Bodies (titolo che ho molto apprezzato, malgrado
avessi delle riserve prima di leggerlo), ma in questo caso no.
Posso dirlo con certezza The
Selection è proprio stupido come libro, ci sono pezzi che mi
hanno fatto restare a bocca aperta, non credevo possibile che
un'autrice potesse scrivere cose così. Partiamo dall'elemento
dispotico, tutto è semplicato, reso banale e l'ambientazione non mi
ha colpito, manca un background chiaro. In pratica il mondo è
cambiato dopo la quarta guerra mondiale (prima vi era stata
anche la terza guerra mondiale, in cui i cattivi cinesi avevano
occupato l'America rendendola una loro colonia, ma le spiegazioni
pseudo storiche di questi avvenimenti non mi hanno convinto,
bisognava lavorarci di più) e si sono create nuove nazioni, una di
queste è Illéa (le altre
boh, si nomina una certa Nuova Asia con cui si è in guerra),
luogo in cui risiede la nostra protagonista America (che nome
come dire "patriottico"), una sorta di monarchia assoluta
(il popolo non ha voce in capitolo e tutto viene deciso dall'alto)
tipo quella dei tempi del Re Sole in Francia, solo che qua siamo in
America e ai tempi nostri (vi sono i telefoni, ma la gente comunica
attraverso le lettere, tutto sembra abbastanza "moderno",
ma poi ci sono degli elementi "antichi" che creano
confusione nel lettore, secondo me l'autrice non ha ragionato più di
tanto sull'ambientazione e sul contesto).
Ad Illéa per il controllo delle nascite e dei sudditi o qualcosa del genere, la gente viene suddivisa in caste, otto in tutto (l'ottava è quella più bassa, mentre la casta numero uno comprende la famiglia reale). America fa parte della casta cinque, una via di mezzo, non poverissimi ma neanche ricchi. La sua famiglia stenta a campare facendo gli artisti. Questa cosa non l'ho capita, loro sono "obbligati" a fare gli artisti, ma fare l'artista: avere una bella voce, suonare, dipingere, non sono cose che si possono fare meccanicamente, ci si devi essere portati, dovresti avere delle doti per farlo, nel libro invece tutto ciò non conta. Sono della casta cinque quindi devono fare gli artisti punto e basta, strano modo di vivere. In pratica nessuno è libro di scegliersi il lavoro che preferirebbe fare.
In ogni caso nel romanzo non crediate
di trovare profonde riflessioni sulla società, come mi era capitato
di leggere e apprezzare in Warm Bodies, qua sono tutti contenti di
essere classificati come numeri e nessuno apparentemente si ribella
(a parte i Ribelli,
che però vengono considerati come dei pazzi dal resto della
società), anzi si sentono addirittura in debito con la
monarchia e i reali per avergli dato una nazione in cui vivere (ma
sono pazzi? E così ragiona anche la nostra protagonista).
Ma le cose assurde non finiscono qua,
c'è ben di peggio. Sentite questa: ad Illéa non si può fare
sesso prima del matrimonio, sì avete sentito bene, pena la
reclusione in carcere, in alcuni casi anche la morte o il
declassamento nel rango sociale (e continuo a dire nessuno si
ribella, la nostra protagonista giustifica pure il suo mondo). Il
motivo? Per preservarsi dalle malattie, ma non esistevano i
profilattici per questo? La nostra autrice deve essere una fervente
cristiana.
Ok lo so è solo un romanzo ed è
indirizzato ad un pubblico di giovanissime. Ragazze che non hanno
avuto ancora nessuna esperienza in materia e magari trovono nobile il
pensiero di fare l'amore solo dopo il matrimonio, con la persona che
si ama (resta il problema che secondo il romanzo non ti puoi sposare
chi ti pare, sia mai che ti sposi uno di rango inferiore al tuo, al
massimo ti puoi sposare uno più ricco di te, mica uno più povero,
bel modo di intendere l'amore!). Cosa nobile non c'è che dire, ma
essere puniti per il fatto di amare qualcuno lo trovo assurdo. Cioè:
se nel romanzo ci fossero buoni motivi per crepare per amore non
potrei obbiettare (grandi classici della letteratura come Romeo e
Giulietta si basano proprio su ciò), ma in questo caso sembra quasi
inutile, uno spreco, per via dell'ambientazione, del mondo in cui
vivono i protagonisti di cui non se ne capisce il senso. Per quale
motivo dovrebbero uccidere persone che si amano "carnalmente"
prima del matrimonio? Perchè una nazione moderna dovrebbe fare ciò?
Nel romanzo non è specificato.
Per non parlare di quanto sia
sessista il testo, del tipo io sono uomo e porto i soldi a casa e tu
sei donna e fai i figli (possibilmente una dozzina, minimo sei o
sette. Infatti c'è una scena in cui si compatisce la regina per aver
avuto solo un figlio, il principe). Come si può evincere da numerosi
pezzi, tra cui questo che vi riporto sotto. La protagonista, con i
primi soldi guadagnati, prepara una cenetta romantica per il suo
fidanzatino Aspen, di un rango inferiore al suo e cioè il
sesto. Stanno insieme da due anni e in teoria non dovrebbero farlo
secondo la legge, ma non hanno ancora "consumato", è un
rapporto clandestino il loro nella speranza ben presto di potersi
sposare e regolamentare il tutto. America gli prepare da mangiare e
lui se ne esce così:
-Non è giusto-, mormorò scuotendo
la testa, depresso.
-Che stai dicendo?-
-America sono io quello che dovrebbe
provvedere a te. Per me è umiliante venire qui e vedere che hai
fatto tutto questo per me.- (Povero uomo umiliato per una cenetta
romantica!)
-Ma ti do sempre qualcosa da
mangiare!- (Tipo cane, gli dà gli avanzi e lui è contento)
-I tuoi avanzi, sì, credi che non
lo sappia? Prendere qualcosa che tu non vuoi non mi mette a disagio,
però costringerti a... Sono io che dovrei..- (Non mi sembra
che lei fosse stata costretta, non gli hai messo una pistola in testa
e gli hai detto preparami da mangiare donna!)
-Aspen, tu mi dai sempre qualcosa.
Provvedi a me, mi dai tutte quelle mon...- (Lui gli dà sempre
qualcosa, amore, affetto? No, no gli da le monetine)
-Le monetine? Per favore, non tirare
fuori questo argomento. America, non capisci che io odio non poterti
pagare quando canti mentre tutti gli altri lo fanno?- (Se uno
mi direbbe "odio non poterti pagare" credo che la cosa
finirebbe male per lui).
-Ma tu non devi pagarmi! E' un
regalo. Quello che è mio è anche tuo!- Anche se dovevamo fare
attenzione e non alzare troppo la voce, in quel momento non riuscii a
trattenermi. (Ecco che la protagonista dice l'unica cosa
sensata, in un rapporto, se due stanno insieme i soldi sono in comune
e ognuno lavora per il benessere di entrambi).
- America, io sono un uomo. Sono io
quello che dovrebbe guadagnare.- (E qua arriviamo al culmine,
alla frase tipo uomini delle caverne, "io uomo tu donna, io
cacciare tu stare a casa", una cosa del genere).
Ad Illéa i principi in età per
sposarsi si trovano la compagna tramite un reality show, sì, sì
è proprio così (io immagino i programmi che guarda l'autrice per
scrivere queste cose, Grande Fratello dalla mattina alla sera? O
tempo fa sentivo di un reality simile per cercare una moglie a un
ricco scheicco. Non che la nostra realtà sia migliore di quella
narrata nel libro!). Il programma viene chiamato la Selezione
(Tu no troppo grassa, tu no troppo secca, tu no, tu no, tu sì! Io
immagino le povere ragazzine a leggere queste cose, a pensare di
essere "carne da macello", di non valere nulla se non per
il proprio aspetto esteriore, sinceramente che società di merda in
cui viviamo! Perchè questo libro è frutto anche della nostra
società e del nostro modo di vedere le cose, che si ripercuote anche
nella letteratura. Non che tutti la si pensi allo stesso modo, ancora
fortunatamente ci sono persone che usano il cervello) e viene
trasmesso durante il Rapporto dalla Capitale (Una sorta di
telegiornale in cui si danno le ultime notizie riguardanti la
nazione), nell'unico canale disponibile in chiaro alla TV (tutto il
resto immagino sia censurato o proibito, il sogno di Berlusconi in
pratica).
America per volere della mamma, nella
speranza di risollevare la situazione finanziaria della famiglia,
compila il modulo per la partecipazione a questo reality e alla fine
viene scelta fra le candidate. Altra scena assurda quella
dell'arrivo del funzionario per la compilazione di alcuni fogli che
si deve accertare che la ragazza sia vergine (per fortuna glie lo
chiede soltanto, l'autrice non si è spinta oltre, poteva fargli fare
una bella visita ginecologica per constatare se fosse o meno vero!).
Sorvolliamo anche sul fatto che vengono prescritti dei sonniferi a
una ragazzina solo perchè dorme male la notte e la madre Sì, sì
prendili, imbottisciti di calmanti.
Il sogno del principe azzurro, ricco
sfondato, è il sogno di ogni ragazzina. Essere "coccolate"
dalla servitù, avere un guardaroba infinito, venire servite in tutto
e per tutto, essere al centro dell'attenzione, c'è gente che
venderebbe sua madre per tutto ciò. Il sogno di tutte tranne il mio,
perchè io ho una mia dignità e non sogno di guardare gli altri
dall'alto in basso. Il lato negativo della faccenda è che le
ragazze selezionate non possono lasciare il Palazzo reale, sono in
pratica recluse e a nessuno importa molto della cosa (a nessuna
di loro frega nulla della cara vecchia libertà). Inoltre sono
diciamo obbligate a soddisfare le voglie sessuali del Principino
se questo fosse interessato, una specie di Harem, il sogno in
questo caso di ogni uomo.
La protagonista a Palazzo osa pure
avere una "personalità", mentre tutte le altre sue
rivali pensano solo al colore dei capelli, allo smalto sulle unghie e
cose del genere. Assurda la scena del primo incontro di America
con il principe (sì lo so ci sono un po' troppe scene assurde in
questo libro), lei che lo insulta e lui che continua a chiamarla
"mia cara".
-Mi scusi, mia cara, ma... ha
intenzione di continuare a piangere?- domandò molto turbato. (Non
avete idea di come si esprimi e parli questo "principe",
cosa gli fanno per ridurli così?)
-La smetta di chiamarmi così! Io
non sono la sua cara più delle altre trentaquattro sconosciute che
tiene rinchiuse nella sua gabbia dorata!- (Ti ricordo che
nessuno ti ha minacciato per fare la domanda e ci sei andata di tua
spontanea volontà e poi me la chiami gabbia?)
Lui
si avvicinò; non parve per niente offeso dalle mie parole ardite.
Sembrava solo... pensieroso, sulla faccia un'espressione intrigante.
(Ecco ditemi voi quale ragazzina si esprime così "le mie
parole ardite" ahahah neanche gli avesse detto tutto il
vocabolario delle parolacce)
America se la prende con il principe
quando questo poverino non ha nessuna colpa o almeno
ancora non ha fatto nulla (la storia
della Selezione è una tradizione e forse lui non poteva sottrarsi
dal farla): -Tutta questa faccenda della gara! Ma lei non ha mai
amato nessuna? Davvero vuole scegliersi una moglie in questo modo?
Non posso credere che sia un tipo così superficiale! (Certo
lui è superficiale e tu che hai accettato di andarci cosa sei??
Avevi anche il fidanzatino, ok avevano litigato, ma lei al primo
litigio ha firmato fogli e foglietti e se n'è andata a fare questo
reality. La voglia di migliorare la situazione finanziaria della
famiglia la capisco, mi sembra una storia sentita e risentita ai
giorni nostri, una storia proprio da reality. Barattiamo la dignità
e la libertà, per i soldi!)
Proprio ieri
dicevo che non bisogna avere la puzza sotto il naso per quanto
riguarda i libri e andrebbe letto tutto per poi potersi fare una
propria opinione (e dire non mi piace a ragion veduta), perchè
nessun libro ti rende veramente stupida se non lo sei già di tuo. Io
non vi consiglierei di leggere The Selection, ma se vi capitasse
sotto mano almeno avete di cui riflettere su tutto ciò che è meglio
non essere. Il romanzo secondo me manda messaggi sbagliati per
un'adolescente, messaggi che forse l'autrice voleva rispolverare:
Non fare sesso prima del matrimonio, sposati giovane, fai un sacco di
figli, mi raccomando nessun tipo di contraccettivo e possibilmente
sposati uno ricco e se non ci sei riuscita vivi di stenti per campare
la dozzina di figli che hai fatto. Io sono per la famiglia, per i
figli, per l'amore più che per il sesso, ma così lo trovo
esagerato!
Eppure dopo avervi
fatto e avermi fatto a me stessa questa ramanzina, non posso mentire
sul fatto che il libro comunque si lascia leggere e l'ho finito con
la curiosità stupida di sapere quale ragazza il principe avrebbe
preferito, tifando naturalmente per la protagonista (che in fondo si
distingue un po' dalle altre ragazze e non ha tutta questa puzza
sotto il naso, non è un'arrampicatrice sociale, o una persona
superficiale, egocentrica ecc.) E' una sorta di Uomini e Donne, il
programma della De Filippi, il principe rappresenta il tronista, le
ragazze selezionate le sue corteggiatrici (che fanno di tutto per
accalappiarselo, litigano tra di loro, si fanno dispetti ecc.). Lui
intanto dice alla protagonista di essere interessato solo a lei per
poi uscire e baciare mezzo mondo, America fa la difficile ma in fondo
è gelosa e si creano gli stessi identici meccanismi del programma
più insultato d'Italia. Solo che qua abbiamo anche l'ex fidanzato
Aspen, che nel frattempo è entrato a fare parte dell'esercito e ora
si trova assunto come guardia del Palazzo reale, che ritorna su sui
passi e vuole riconquistare America. Chi sceglierà America? Lo
sapremo nelle prossime puntate, o nei prossimi romanzi, visto che The
Selection non è auto-conclusivo, ma fa parte di una saga (l'autrice
non aveva tutte queste grandi idee già per il primo che farà negli
altri? Boh!).
E poi leggo i
ringraziamenti dell'autrice a fine romanzo e mi sento in colpa per
questa mia recensione un po' troppo negativa. Sì, sono una
fissata con i ringraziamenti, li leggo sempre a fine lettura. Mi
raccomando mai metterli all'inizio perchè sembra pretenzioso, prima
si espone la propria opera e poi si ringrazia. Da quelle poche frasi
si capisce tantissimo dello scrittore. E uno scrittore che non
ringrazia i propri lettori a fine romanzo, non è uno scrittore per
me e non merita la mia stima. In questo caso l'autrice ringrazia
abbondantemente i propri lettori, sperando che sia rimasto qualcosa
di positivo e piacevole dalla lettura, si vede che è una persona
modesta, una brava persona e a me piacciono le brave persone non ci
posso far niente. Però ringrazia anche Dio e questa cosa me la dice
lunga sul perchè abbia creato un mondo del genere (un mondo in cui
per far sesso bisogna essere sposati e tutto il resto), non penso le
due cose siano casuali. E anche se non sono atea, ugualmente non condivido certi "divieti" imposti dalla chiesa cristiana, soprattutto
cattolica.
Comunque io non mi
vergogno delle mie letture, leggere è sempre una gran cosa. Certo
non leggo sempre di questi romanzetti per fortuna, perchè voglio una
visione ampia delle cose e non essere limitata (ma ogni tanto non
guastano), quindi spazio tra generi diversi in base al mio umore.
P.S.: Ho appena letto che l'autrice ha massacrato insieme alla sua agente, a livello verbale si intende, una ragazza che aveva osato fare una recensione negativa del suo romanzo. Ok ritiro tutto ciò che avevo detto sulla brava persona. Un ultima cosa: il prezzo sia del cartaceo che dell'ebook di questo romanzo è un furto bello e buono, anche considerando la qualità dell'opera!
E voi cosa ne pensate?
Qualcuno di voi ha letto il romanzo in questione, avete un'idea
diversa dalla mia? Fatecelo sapere attraverso i commenti.
Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy
Club Urban Fantasy
Ciao Angela, l'ho letto anche io, ma la mia opinione è uguale alla tua. Forse anche peggiore.
RispondiEliminaMi fa piacere, ne hai fatto una recensione? Sarei curiosa di leggerla, ho letto il parere di un'altra ragazza nel suo blog e anche lei non l'aveva apprezzato (a quanto pare sono in molti a lamentarsene, più di quanto mi aspettassi). Eppure avevo letto commenti entusiastici a fine lettura su una pagina di facebook (purtroppo non mi ricordo quale) e spinta da ciò avevo deciso di iniziarlo, ma mi ha deluso.
EliminaCiao! Io arrivo in ritrado di qualche anno!
RispondiEliminaHo comprato la saga intera per puro caso, leggendo che era un distopico...e siccome ultimamente sono alla caccia di distopici ma anche di saghe complete ho ingenuamente comprato tutta la trilogia senza troppi problemi!
Appena ho iniziato a leggere mi è venuto il dubbio che mi sarei pentita della scelta...le prime pagine non promettevano la profondità che avevo sperato...lo stile di scrittura è approssimativo e sempliciotto...i personaggi sono per la maggior parte poco caratterizzati...la storia di Illea è tramandata malissimo...e spesso sembrano stralci appiccicati lì senza motivo...
L'idea di per se non è male...ma poteva essere sviluppata molto molto molto meglio!
Insomma mi trovo costretta ad abbrecciare la tua recensione e tutti i punti che hai esposto...
Ma devo anche ammettere che ho letto tutti e tre i libri in appena una settimana...spinta dalla curiosità di rislvere il triangolo amoroso e soprassedendo davanti a tutte le incongruenze della trama...credo che in fin dei conti si tratti di accettare la trilogia per quello che è:
un harmony pseudodistopico che si lascia leggere molto tranquillamente e senza troppo impegno...ideale per distogliere l'attenzione in periodi stressanti o tra una lettura impegnativa e l'altra!