lunedì 9 settembre 2013

RECENSIONE: The Selection

Titolo: The Selection
Autore: Kiera Cass
Pagine: 298
Prezzo: € 17,90 (cartaceo rilegato) € 9,99 (versione ebook)
Editore: SPERLING & KUPFER
Genere: Dispotico YA
Scheda su Anobii: qui

Trama: Uno spettacolo sfavillante come un diamante. Una competizione feroce come la vita. Un gioco pericoloso come l'amore. Molti anni dopo la Quarta guerra mondiale, in un Paese lontano, devastato dalla miseria e dalla fame, l'erede al trono sceglie la propria moglie con un reality show. Spettacolare. Così, per trentacinque ragazze la Selezione diventa l'occasione di tutta una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di fatica e povertà. Di conquistare il cuore del bellissimo principe Maxon, e di sognare un futuro migliore. Un futuro di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America Singer è un incubo. A sedici anni, l'ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa tra le mura di un palazzo che non conosce ed entrare a far parte di una gara crudele. In nome di una corona - e di un uomo - che non desidera. Niente e nessuno, infatti, potrà strapparle dal cuore il ragazzo che ama in gran segreto: il coraggioso e irrequieto Aspen, l'amico di sempre, che vorrebbe sposare più di ogni altra cosa al mondo. Poi, però, America incontra il principe Maxon, e la situazione si complica. Perché Maxon è tutto ciò che Aspen non sarà mai: affascinante, gentile, premuroso e immensamente ricco. E può regalarle un'esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare? "The Selection" è un romanzo straordinariamente romantico e avvincente che trascina le lettrici nel vortice di una storia d'amore impossibile. In corso di traduzione in tredici Paesi, ai vertici delle classifiche negli USA e in Francia, un caso editoriale internazionale che diventerà presto una serie televisiva per Warner Bros.

Note sull'autore: Kiera Cass si è laureata alla Radford University e vive a Blacksburg, Virginia, con la famiglia. In tutta la sua vita ha baciato più o meno quattordici ragazzi: sfortunatamente, nessuno di loro era un principe.


La mia opinione:

The Selection, di Kiera Cass, è uno di quei libri che non so neanch'io perchè lo abbia letto. La trama, la stupenda copertina, le opinioni positive nelle recensioni nei vari blog, un titolo abbastanza recente e indirizzato a un pubblico giovane, dovevano essere tutte cose da farmi stare alla larga dall'opera in questione. Speravo di sbagliarmi e di trovarci qualcosa di un po' più profondo (essendo un mezzo dispotico come genere letterario), in alcuni casi è successo, potete vedere la recensione di Warm Bodies (titolo che ho molto apprezzato, malgrado avessi delle riserve prima di leggerlo), ma in questo caso no.

Posso dirlo con certezza The Selection è proprio stupido come libro, ci sono pezzi che mi hanno fatto restare a bocca aperta, non credevo possibile che un'autrice potesse scrivere cose così. Partiamo dall'elemento dispotico, tutto è semplicato, reso banale e l'ambientazione non mi ha colpito, manca un background chiaro. In pratica il mondo è cambiato dopo la quarta guerra mondiale (prima vi era stata anche la terza guerra mondiale, in cui i cattivi cinesi avevano occupato l'America rendendola una loro colonia, ma le spiegazioni pseudo storiche di questi avvenimenti non mi hanno convinto, bisognava lavorarci di più) e si sono create nuove nazioni, una di queste è Illéa (le altre boh, si nomina una certa Nuova Asia con cui si è in guerra), luogo in cui risiede la nostra protagonista America (che nome come dire "patriottico"), una sorta di monarchia assoluta (il popolo non ha voce in capitolo e tutto viene deciso dall'alto) tipo quella dei tempi del Re Sole in Francia, solo che qua siamo in America e ai tempi nostri (vi sono i telefoni, ma la gente comunica attraverso le lettere, tutto sembra abbastanza "moderno", ma poi ci sono degli elementi "antichi" che creano confusione nel lettore, secondo me l'autrice non ha ragionato più di tanto sull'ambientazione e sul contesto).

Ad Illéa per il controllo delle nascite e dei sudditi o qualcosa del genere, la gente viene suddivisa in caste, otto in tutto (l'ottava è quella più bassa, mentre la casta numero uno comprende la famiglia reale). America fa parte della casta cinque, una via di mezzo, non poverissimi ma neanche ricchi. La sua famiglia stenta a campare facendo gli artisti. Questa cosa non l'ho capita, loro sono "obbligati" a fare gli artisti, ma fare l'artista: avere una bella voce, suonare, dipingere, non sono cose che si possono fare meccanicamente, ci si devi essere portati, dovresti avere delle doti per farlo, nel libro invece tutto ciò non conta. Sono della casta cinque quindi devono fare gli artisti punto e basta, strano modo di vivere. In pratica nessuno è libro di scegliersi il lavoro che preferirebbe fare.

In ogni caso nel romanzo non crediate di trovare profonde riflessioni sulla società, come mi era capitato di leggere e apprezzare in Warm Bodies, qua sono tutti contenti di essere classificati come numeri e nessuno apparentemente si ribella (a parte i Ribelli, che però vengono considerati come dei pazzi dal resto della società), anzi si sentono addirittura in debito con la monarchia e i reali per avergli dato una nazione in cui vivere (ma sono pazzi? E così ragiona anche la nostra protagonista).

Ma le cose assurde non finiscono qua, c'è ben di peggio. Sentite questa: ad Illéa non si può fare sesso prima del matrimonio, sì avete sentito bene, pena la reclusione in carcere, in alcuni casi anche la morte o il declassamento nel rango sociale (e continuo a dire nessuno si ribella, la nostra protagonista giustifica pure il suo mondo). Il motivo? Per preservarsi dalle malattie, ma non esistevano i profilattici per questo? La nostra autrice deve essere una fervente cristiana.

Ok lo so è solo un romanzo ed è indirizzato ad un pubblico di giovanissime. Ragazze che non hanno avuto ancora nessuna esperienza in materia e magari trovono nobile il pensiero di fare l'amore solo dopo il matrimonio, con la persona che si ama (resta il problema che secondo il romanzo non ti puoi sposare chi ti pare, sia mai che ti sposi uno di rango inferiore al tuo, al massimo ti puoi sposare uno più ricco di te, mica uno più povero, bel modo di intendere l'amore!). Cosa nobile non c'è che dire, ma essere puniti per il fatto di amare qualcuno lo trovo assurdo. Cioè: se nel romanzo ci fossero buoni motivi per crepare per amore non potrei obbiettare (grandi classici della letteratura come Romeo e Giulietta si basano proprio su ciò), ma in questo caso sembra quasi inutile, uno spreco, per via dell'ambientazione, del mondo in cui vivono i protagonisti di cui non se ne capisce il senso. Per quale motivo dovrebbero uccidere persone che si amano "carnalmente" prima del matrimonio? Perchè una nazione moderna dovrebbe fare ciò? Nel romanzo non è specificato.

Per non parlare di quanto sia sessista il testo, del tipo io sono uomo e porto i soldi a casa e tu sei donna e fai i figli (possibilmente una dozzina, minimo sei o sette. Infatti c'è una scena in cui si compatisce la regina per aver avuto solo un figlio, il principe). Come si può evincere da numerosi pezzi, tra cui questo che vi riporto sotto. La protagonista, con i primi soldi guadagnati, prepara una cenetta romantica per il suo fidanzatino Aspen, di un rango inferiore al suo e cioè il sesto. Stanno insieme da due anni e in teoria non dovrebbero farlo secondo la legge, ma non hanno ancora "consumato", è un rapporto clandestino il loro nella speranza ben presto di potersi sposare e regolamentare il tutto. America gli prepare da mangiare e lui se ne esce così:

-Non è giusto-, mormorò scuotendo la testa, depresso.
-Che stai dicendo?-
-America sono io quello che dovrebbe provvedere a te. Per me è umiliante venire qui e vedere che hai fatto tutto questo per me.- (Povero uomo umiliato per una cenetta romantica!)
-Ma ti do sempre qualcosa da mangiare!- (Tipo cane, gli dà gli avanzi e lui è contento)
-I tuoi avanzi, sì, credi che non lo sappia? Prendere qualcosa che tu non vuoi non mi mette a disagio, però costringerti a... Sono io che dovrei..- (Non mi sembra che lei fosse stata costretta, non gli hai messo una pistola in testa e gli hai detto preparami da mangiare donna!)
-Aspen, tu mi dai sempre qualcosa. Provvedi a me, mi dai tutte quelle mon...- (Lui gli dà sempre qualcosa, amore, affetto? No, no gli da le monetine)
-Le monetine? Per favore, non tirare fuori questo argomento. America, non capisci che io odio non poterti pagare quando canti mentre tutti gli altri lo fanno?- (Se uno mi direbbe "odio non poterti pagare" credo che la cosa finirebbe male per lui).
-Ma tu non devi pagarmi! E' un regalo. Quello che è mio è anche tuo!- Anche se dovevamo fare attenzione e non alzare troppo la voce, in quel momento non riuscii a trattenermi. (Ecco che la protagonista dice l'unica cosa sensata, in un rapporto, se due stanno insieme i soldi sono in comune e ognuno lavora per il benessere di entrambi).
- America, io sono un uomo. Sono io quello che dovrebbe guadagnare.- (E qua arriviamo al culmine, alla frase tipo uomini delle caverne, "io uomo tu donna, io cacciare tu stare a casa", una cosa del genere).

Ad Illéa i principi in età per sposarsi si trovano la compagna tramite un reality show, sì, sì è proprio così (io immagino i programmi che guarda l'autrice per scrivere queste cose, Grande Fratello dalla mattina alla sera? O tempo fa sentivo di un reality simile per cercare una moglie a un ricco scheicco. Non che la nostra realtà sia migliore di quella narrata nel libro!). Il programma viene chiamato la Selezione (Tu no troppo grassa, tu no troppo secca, tu no, tu no, tu sì! Io immagino le povere ragazzine a leggere queste cose, a pensare di essere "carne da macello", di non valere nulla se non per il proprio aspetto esteriore, sinceramente che società di merda in cui viviamo! Perchè questo libro è frutto anche della nostra società e del nostro modo di vedere le cose, che si ripercuote anche nella letteratura. Non che tutti la si pensi allo stesso modo, ancora fortunatamente ci sono persone che usano il cervello) e viene trasmesso durante il Rapporto dalla Capitale (Una sorta di telegiornale in cui si danno le ultime notizie riguardanti la nazione), nell'unico canale disponibile in chiaro alla TV (tutto il resto immagino sia censurato o proibito, il sogno di Berlusconi in pratica).

America per volere della mamma, nella speranza di risollevare la situazione finanziaria della famiglia, compila il modulo per la partecipazione a questo reality e alla fine viene scelta fra le candidate. Altra scena assurda quella dell'arrivo del funzionario per la compilazione di alcuni fogli che si deve accertare che la ragazza sia vergine (per fortuna glie lo chiede soltanto, l'autrice non si è spinta oltre, poteva fargli fare una bella visita ginecologica per constatare se fosse o meno vero!). Sorvolliamo anche sul fatto che vengono prescritti dei sonniferi a una ragazzina solo perchè dorme male la notte e la madre Sì, sì prendili, imbottisciti di calmanti.

Il sogno del principe azzurro, ricco sfondato, è il sogno di ogni ragazzina. Essere "coccolate" dalla servitù, avere un guardaroba infinito, venire servite in tutto e per tutto, essere al centro dell'attenzione, c'è gente che venderebbe sua madre per tutto ciò. Il sogno di tutte tranne il mio, perchè io ho una mia dignità e non sogno di guardare gli altri dall'alto in basso. Il lato negativo della faccenda è che le ragazze selezionate non possono lasciare il Palazzo reale, sono in pratica recluse e a nessuno importa molto della cosa (a nessuna di loro frega nulla della cara vecchia libertà). Inoltre sono diciamo obbligate a soddisfare le voglie sessuali del Principino se questo fosse interessato, una specie di Harem, il sogno in questo caso di ogni uomo.

La protagonista a Palazzo osa pure avere una "personalità", mentre tutte le altre sue rivali pensano solo al colore dei capelli, allo smalto sulle unghie e cose del genere. Assurda la scena del primo incontro di America con il principe (sì lo so ci sono un po' troppe scene assurde in questo libro), lei che lo insulta e lui che continua a chiamarla "mia cara".

-Mi scusi, mia cara, ma... ha intenzione di continuare a piangere?- domandò molto turbato. (Non avete idea di come si esprimi e parli questo "principe", cosa gli fanno per ridurli così?)
-La smetta di chiamarmi così! Io non sono la sua cara più delle altre trentaquattro sconosciute che tiene rinchiuse nella sua gabbia dorata!- (Ti ricordo che nessuno ti ha minacciato per fare la domanda e ci sei andata di tua spontanea volontà e poi me la chiami gabbia?)
Lui si avvicinò; non parve per niente offeso dalle mie parole ardite. Sembrava solo... pensieroso, sulla faccia un'espressione intrigante. (Ecco ditemi voi quale ragazzina si esprime così "le mie parole ardite" ahahah neanche gli avesse detto tutto il vocabolario delle parolacce)

America se la prende con il principe quando questo poverino non ha nessuna colpa o almeno
ancora non ha fatto nulla (la storia della Selezione è una tradizione e forse lui non poteva sottrarsi dal farla): -Tutta questa faccenda della gara! Ma lei non ha mai amato nessuna? Davvero vuole scegliersi una moglie in questo modo? Non posso credere che sia un tipo così superficiale! (Certo lui è superficiale e tu che hai accettato di andarci cosa sei?? Avevi anche il fidanzatino, ok avevano litigato, ma lei al primo litigio ha firmato fogli e foglietti e se n'è andata a fare questo reality. La voglia di migliorare la situazione finanziaria della famiglia la capisco, mi sembra una storia sentita e risentita ai giorni nostri, una storia proprio da reality. Barattiamo la dignità e la libertà, per i soldi!)

Proprio ieri dicevo che non bisogna avere la puzza sotto il naso per quanto riguarda i libri e andrebbe letto tutto per poi potersi fare una propria opinione (e dire non mi piace a ragion veduta), perchè nessun libro ti rende veramente stupida se non lo sei già di tuo. Io non vi consiglierei di leggere The Selection, ma se vi capitasse sotto mano almeno avete di cui riflettere su tutto ciò che è meglio non essere. Il romanzo secondo me manda messaggi sbagliati per un'adolescente, messaggi che forse l'autrice voleva rispolverare: Non fare sesso prima del matrimonio, sposati giovane, fai un sacco di figli, mi raccomando nessun tipo di contraccettivo e possibilmente sposati uno ricco e se non ci sei riuscita vivi di stenti per campare la dozzina di figli che hai fatto. Io sono per la famiglia, per i figli, per l'amore più che per il sesso, ma così lo trovo esagerato!

Eppure dopo avervi fatto e avermi fatto a me stessa questa ramanzina, non posso mentire sul fatto che il libro comunque si lascia leggere e l'ho finito con la curiosità stupida di sapere quale ragazza il principe avrebbe preferito, tifando naturalmente per la protagonista (che in fondo si distingue un po' dalle altre ragazze e non ha tutta questa puzza sotto il naso, non è un'arrampicatrice sociale, o una persona superficiale, egocentrica ecc.) E' una sorta di Uomini e Donne, il programma della De Filippi, il principe rappresenta il tronista, le ragazze selezionate le sue corteggiatrici (che fanno di tutto per accalappiarselo, litigano tra di loro, si fanno dispetti ecc.). Lui intanto dice alla protagonista di essere interessato solo a lei per poi uscire e baciare mezzo mondo, America fa la difficile ma in fondo è gelosa e si creano gli stessi identici meccanismi del programma più insultato d'Italia. Solo che qua abbiamo anche l'ex fidanzato Aspen, che nel frattempo è entrato a fare parte dell'esercito e ora si trova assunto come guardia del Palazzo reale, che ritorna su sui passi e vuole riconquistare America. Chi sceglierà America? Lo sapremo nelle prossime puntate, o nei prossimi romanzi, visto che The Selection non è auto-conclusivo, ma fa parte di una saga (l'autrice non aveva tutte queste grandi idee già per il primo che farà negli altri? Boh!).

E poi leggo i ringraziamenti dell'autrice a fine romanzo e mi sento in colpa per questa mia recensione un po' troppo negativa. Sì, sono una fissata con i ringraziamenti, li leggo sempre a fine lettura. Mi raccomando mai metterli all'inizio perchè sembra pretenzioso, prima si espone la propria opera e poi si ringrazia. Da quelle poche frasi si capisce tantissimo dello scrittore. E uno scrittore che non ringrazia i propri lettori a fine romanzo, non è uno scrittore per me e non merita la mia stima. In questo caso l'autrice ringrazia abbondantemente i propri lettori, sperando che sia rimasto qualcosa di positivo e piacevole dalla lettura, si vede che è una persona modesta, una brava persona e a me piacciono le brave persone non ci posso far niente. Però ringrazia anche Dio e questa cosa me la dice lunga sul perchè abbia creato un mondo del genere (un mondo in cui per far sesso bisogna essere sposati e tutto il resto), non penso le due cose siano casuali. E anche se non sono atea, ugualmente non condivido certi "divieti" imposti dalla chiesa cristiana, soprattutto cattolica.

Comunque io non mi vergogno delle mie letture, leggere è sempre una gran cosa. Certo non leggo sempre di questi romanzetti per fortuna, perchè voglio una visione ampia delle cose e non essere limitata (ma ogni tanto non guastano), quindi spazio tra generi diversi in base al mio umore.

P.S.: Ho appena letto che l'autrice ha massacrato insieme alla sua agente, a livello verbale si intende, una ragazza che aveva osato fare una recensione negativa del suo romanzo. Ok ritiro tutto ciò che avevo detto sulla brava persona. Un ultima cosa: il prezzo sia del cartaceo che dell'ebook di questo romanzo è un furto bello e buono, anche considerando la qualità dell'opera!

E voi cosa ne pensate? Qualcuno di voi ha letto il romanzo in questione, avete un'idea diversa dalla mia? Fatecelo sapere attraverso i commenti.


Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy

3 commenti:

  1. Ciao Angela, l'ho letto anche io, ma la mia opinione è uguale alla tua. Forse anche peggiore.

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    Risposte
    1. Mi fa piacere, ne hai fatto una recensione? Sarei curiosa di leggerla, ho letto il parere di un'altra ragazza nel suo blog e anche lei non l'aveva apprezzato (a quanto pare sono in molti a lamentarsene, più di quanto mi aspettassi). Eppure avevo letto commenti entusiastici a fine lettura su una pagina di facebook (purtroppo non mi ricordo quale) e spinta da ciò avevo deciso di iniziarlo, ma mi ha deluso.

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  2. Ciao! Io arrivo in ritrado di qualche anno!
    Ho comprato la saga intera per puro caso, leggendo che era un distopico...e siccome ultimamente sono alla caccia di distopici ma anche di saghe complete ho ingenuamente comprato tutta la trilogia senza troppi problemi!

    Appena ho iniziato a leggere mi è venuto il dubbio che mi sarei pentita della scelta...le prime pagine non promettevano la profondità che avevo sperato...lo stile di scrittura è approssimativo e sempliciotto...i personaggi sono per la maggior parte poco caratterizzati...la storia di Illea è tramandata malissimo...e spesso sembrano stralci appiccicati lì senza motivo...
    L'idea di per se non è male...ma poteva essere sviluppata molto molto molto meglio!
    Insomma mi trovo costretta ad abbrecciare la tua recensione e tutti i punti che hai esposto...

    Ma devo anche ammettere che ho letto tutti e tre i libri in appena una settimana...spinta dalla curiosità di rislvere il triangolo amoroso e soprassedendo davanti a tutte le incongruenze della trama...credo che in fin dei conti si tratti di accettare la trilogia per quello che è:
    un harmony pseudodistopico che si lascia leggere molto tranquillamente e senza troppo impegno...ideale per distogliere l'attenzione in periodi stressanti o tra una lettura impegnativa e l'altra!

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