giovedì 26 settembre 2013

RECENSIONE: La bambinaia

Titolo: La bambinaia
Autore: Marco Tiano
Pagine: 89
Prezzo: € 1,99 (solo ebook)
Editore: Fazi Editore
Genere: Ghost Story, romanzo breve
Scheda su Anobii: qui

Trama: Quando Giorgia e Simone, giovane coppia di architetti romani, arrivano in provincia di Siracusa insieme al figlioletto Mattia per un'opportunità di lavoro, è la fine dell'estate. Le giornate sono ancora lunghe e calde e la casa che hanno comprato - una villa in stile ottocentesco - è un gioiello isolato nelle campagne assolate del siracusano, tra i campi di grano dorati e gli agrumeti. Ma tra gli anziani dei paesi vicini girano strane voci, vecchie storie - storie di sangue di un passato sepolto - a proposito di quella casa, e Giorgia e Simone non tarderanno a scoprire sulla loro pelle che Villa Teresa non è un luogo come tutti gli altri ...

Note sull'autore: Marco Tiano è nato nel 1983 a Siracusa, dove vive e frequenta la facoltà di Architettura. Ama dipingere e ha una grande passione per i romanzi gialli classici inglesi. “Uno di troppo”, pubblicato ad aprile 2007 dal Filo editore, è il suo primo romanzo giallo - nello stile del giallo classico inglese - e dal 1 al 3 febbraio 2008 è stato uno dei testi scelti per la "Prima festa della letterature italiana" a Parigi.


La mia opinione:
La bambinaia è il romanzo breve (si legge in poche ore) vincitore del challende "Il Giocattolaio" indetto da Fazi editore e Horror channel, che ne ha permesso la pubblicazione solo in formato ebook (come ultimamente accade in diversi concorsi indetti dalle "grosse" case editrici). Il mistero è come abbia fatto a vincere visto la pessima qualità dell'opera. Essere pubblicati da una casa editrice a livello nazionale non vuol dire potersi ritenere uno scrittore con la s maiuscola, e questo è proprio l'esempio lampante. Non so quali fossero le altre opere partecipanti al concorso, ma La bambinaia lascia veramente a desiderare.

Di cosa parla? La classica storia della famigliola appena trasferitasi nella nuova casa che guarda caso è infestata dal fantasma di una bambina uccisa all'epoca dalla sua bambinaia. Oltre al fantasma della bambina, abbiamo i fantasmi delle vittime di questa che "bisbigliano", sai che paura (il termine bisbigliare viene ripetuto all'infinito per creare atmosfera). L'originalità è totalmente assente, le scene sembrano essere state prese e riportate pari pari da vari film horror (come la scena del tentato annegamento nella vasca da bagno), solo che qua non fanno per niente paura (sembrano ridicole). Mi sarei aspettata una bella descrizione della villa dell'ottocento e invece zero, le cose veramente importanti o altri elementi che potessero rendere l'opera un po' più originale mancano. Inoltre la trama è poco credibile, come anche i personaggi. 


Abbiamo la madre unica a vedere i fantasmi mezza pazza (ha avuto un esaurimento nervoso in passato e quindi viene considerata poco attendibile), il padre all'inizio incredulo, il figlio che fa come gli pare (esce, va in giro senza che i genitori lo controllino) con l'iphone e facebook a sette anni, precoce il bambino (ma il bambino non va a scuola?). Poi abbiamo una donnona proprietaria della bottega del paese, descritta neanche fosse una caricatura di sé stessa e il prete che non può mancare mai quando ci sono case infestate. La storia della villa viene spiattellata subito, appena la madre si reca per la prima volta nella bottega del paese (l'autore poteva aspettare un po' per far nascere la curiosità nel lettore). Secondo Fazi l'ebook "Cattura subito, poi affascina e alla fine spiazza" e io dico ma di che? Ma hanno letto lo stesso ebook? Non cattura subito perchè ho avuto difficoltà a farmi prendere dalla trama, non affascina perchè la storia non è originale e non spiazza perchè non succede nulla per spiazzare il lettore, abbiamo un classico lieto fine e basta (potevo capire se fossero crepati tutti).

Tralasciando i refusi presenti e proprio lo stile che non mi ha convinto. Abbiamo un narratore onnisciente che cambia punto di vista ogni riga (passando dalla madre, al padre, al figlio), interventi del narratore con frasi che si potevano evitare (è il lettore che si deve fare una propria opinione sui fatti narrati, non deve essere il narratore a imboccarlo). Un tipo di scrittura troppo "antica" per i miei gusti, per niente moderna. Vuoi scrivere in terza persona? Ok, ma almeno usa un solo punto di vista (avrei preferito solo quello della madre), o magari cambia punto di vista in modo chiaro al cambiare della scena. Naturalmente prendeteli per pareri personali i miei. Insomma mi aspettavo qualcosa di un po' più originale e particolare, ma mi sono sbagliata.

Mi dispiace per gli ebook perchè vengono utilizzati per pubblicare cose che in cartaceo nessuno si sarebbe sognato di pubblicare, contribuendo così a sdoganarli come pubblicazione di serie b. Inoltre l'opera in questione ha recensioni da 4-5 stelle su amazon e anobii uguali chiaramente fatte dalla stessa persona e sinceramente mi sorge il dubbio che non siano state scritte da persone vicine all'autore, mentre le altre quelle vere hanno ben altri voti.

Qualcuno di voi ha letto La bambinaia? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere attraverso i commenti.

Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy

2 commenti:

  1. Mi ricorda due film horror, Fragile e amityville con un tocco di telefilm... Originale non mi pare, per il resto dovrei leggerlo, ma già la scrittura antica mi fa fare qualche passo indietro :p

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  2. Io sono un'appassionata di film horror, non me ne perdo uno, anche se ultimamente ho lasciato un po' perdere. I miei preferiti sono appunto quelli con case infestate o esorcismi, o tutte e due le cose insieme. E questo romanzo breve sembra aver copiato la trama da film del genere, solo che l'ha poi sintetizzata e resa banale, e soprattutto con zero phatos.

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