giovedì 25 luglio 2013
Il "credo" dei personaggi negli Urban Fantasy
Buongiorno miei cari lettori,
oggi vi voglio parlare di un argomento molto dibattuto per quanto riguarda gli urban fantasy, una critica posta soprattutto dalle persone che non amano il genere e cioè quello del "CREDO DEI PERSONAGGI NEGLI URBAN FANTASY". Io pur amandolo, mi piace andare in giro per il web a leggerne le varie opinioni e farmi le mie idee e lo considero naturalmente non esente da possibili errori o incongruenze (come qualsiasi altro genere narrativo).
La mia passione per gli urban fantasy è nata grazie al blog booksblog, come sicuramente molte altre mie colleghe blogger, e agli articoli di Monica Cruciani alias AyeshaKru (che però ora non seguo più o seguo solo sporadicamente). Invece la mia passione per la lettura ha radici ben più profonde e radicate. Ho sempre amato i vampiri e argomenti affini (dai tempi del telefilm Buffy l'ammazzavampiri, ai grandi classici del cinema sui vampiri, passando per i libri di Anne Rice ecc.). Oltre a questi argomenti, mi sono sempre interessata al fantasy in generale (non solamente a livello letterario, sono sempre stata appassionata di rpg per computer o per console, sia online che offline) magari non in maniera approfondita come dovrei fare (mi ripropongo di leggere i classici che ancora mi mancano, ma poi per mancanza di tempo non lo faccio mai), e ho seguito spesso il blog Gamberi Fantasy. Proprio qui, oltre ad aver imparato innumerevoli cose sulla scrittura (anche se non condivido in pieno, per quanto riguarda le recensioni, il disprezzare tutto e tutti), ho letto spesso di queste critiche all'urban fantasy.
martedì 23 luglio 2013
RECENSIONE TELEFILM: Under The Dome (prima puntata)
La cupola...
ebbene sì, anch'io ho finalmente visto la prima puntata del nuovo telefilm del momento (devo però ancora mettermi in pari con le puntate), Under The Dome, tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King. Serie televisiva statunitense, composta da tredici episodi, creata da Brian K. Vaughan (sceneggiatore e fumettista, si è occupato in passato di sette puntate di Lost) e trasmessa in America a partire dal 24 giugno 2013, è arrivata in Italia su Rai 2 a partire dal 14 luglio 2013. Questo mi suona un po' strano, uno perché di solito fanno passare minimo un anno prima che portino delle serie televisive americane in Italia, due perché di solito prima le trasmettono nei canali a pagamento (tipo Sky o Mediaset Premium) e solo dopo le mandano sulle reti in chiaro. Se penso anche al fatto che Stephen King è uscito di recente in libreria con un altro suo bel mattone, sinceramente faccio due più due, non sarà una sua astuta mossa di accalappiarsi il pubblico? (astuta si fa per dire).
lunedì 22 luglio 2013
ANTEPRIMA: Il pozzo delle anime
Titolo: Il pozzo delle anime
Autore: Serena Versari
Pagine: 158 p.
Prezzo: € 2,99 (ebook) € 13,90 (cartaceo)
Editore: Editrice GDS
Genere: urban fantasy
Scheda su Anobii: (oggi anobii non vuole andare)
Trama: Tornati tra le loro montagne, finalmente Jason e Erika, possono godere appieno del loro amore. Ma ben presto una nuova minaccia, sconvolgerà le loro esistenze.Il Signore Oscuro, ha trovato il modo di annientare la razza umana, e solo loro hanno il potere di fermarlo. Lontano dal suo amato, ma in compagnia della sua fidata e inseparabile amica Ambra, Erika intraprenderà un viaggio in terre sconosciute, piene di insidie e pericoli, alla ricerca del Pozzo delle Anime.
Note sull'autore: Serena Versari è nata a Ravenna, dove vive e lavora. La passione per il fantasy nell'autrice è nata nel lontano 1984 quando per la prima volta vidi in tv "La storia Infinita", da allora ha iniziato ad essere una gran sognatrice senza mai smettere di esserlo. Il suo romanzo "Angels" è stato scritto nel 2009, in un periodo in cui l'autrice non si sentiva soddisfatta in pieno della propria vita. Cosi un giorno decise di mettere nero su bianco le sue sensazioni, ma poi l'immaginazione prese il sopravvento, oltrepassando il confine tra realtà e fantasia, cosi vennero fuori personaggi e luoghi magici. Altre opere dell'autrice sono i racconti "Trompe l'oeil" per la raccolta "Ravenna in Nero" e "Lezioni di chitarra" per la raccolta "Ravenna Erotica" entrambi pubblicati con Claudio Nanni Editore. Altre passioni di Serena Versari sono le arti marziali praticate per 10 anni, il trekking con l'amore per la montagna e le passeggiate fra i boschi e le moto. Il suo blog: qui
Autore: Serena Versari
Pagine: 158 p.
Prezzo: € 2,99 (ebook) € 13,90 (cartaceo)
Editore: Editrice GDS
Genere: urban fantasy
Scheda su Anobii: (oggi anobii non vuole andare)
Trama: Tornati tra le loro montagne, finalmente Jason e Erika, possono godere appieno del loro amore. Ma ben presto una nuova minaccia, sconvolgerà le loro esistenze.Il Signore Oscuro, ha trovato il modo di annientare la razza umana, e solo loro hanno il potere di fermarlo. Lontano dal suo amato, ma in compagnia della sua fidata e inseparabile amica Ambra, Erika intraprenderà un viaggio in terre sconosciute, piene di insidie e pericoli, alla ricerca del Pozzo delle Anime.
Note sull'autore: Serena Versari è nata a Ravenna, dove vive e lavora. La passione per il fantasy nell'autrice è nata nel lontano 1984 quando per la prima volta vidi in tv "La storia Infinita", da allora ha iniziato ad essere una gran sognatrice senza mai smettere di esserlo. Il suo romanzo "Angels" è stato scritto nel 2009, in un periodo in cui l'autrice non si sentiva soddisfatta in pieno della propria vita. Cosi un giorno decise di mettere nero su bianco le sue sensazioni, ma poi l'immaginazione prese il sopravvento, oltrepassando il confine tra realtà e fantasia, cosi vennero fuori personaggi e luoghi magici. Altre opere dell'autrice sono i racconti "Trompe l'oeil" per la raccolta "Ravenna in Nero" e "Lezioni di chitarra" per la raccolta "Ravenna Erotica" entrambi pubblicati con Claudio Nanni Editore. Altre passioni di Serena Versari sono le arti marziali praticate per 10 anni, il trekking con l'amore per la montagna e le passeggiate fra i boschi e le moto. Il suo blog: qui
La mia opinione:
Torna Serena Versari, con il seguito di Angels, titolo di cui vi avevo parlato in un'altra anteprima che potete trovare qua. Sapete bene che non mi occupo molto di anteprime, ma faccio sempre un'eccezione per i titoli che mi interessano e per gli autori meno noti al grande pubblico. Ai tempi dell'anteprima di Angels mi lamentavo di non avere un Kindle, anche oggi non ne ho uno, però mi sono fatta regalare un Tablet e con quello ho potuto scaricare la versione per android del programma di amazon per la lettura dei suoi titoli, per cui mi sono evoluta in tal senso (fortunatamente, tante volte vi ho parlato della mia passione per le nuove tecnologie, adoro il mio Tablet xD). Il primo volume Angels è da tanto tempo che dovrei leggerlo e prima o poi lo farò, ho visto le recensioni di tante altre mie colleghe blogger che l'hanno fatto e ne sono rimaste colpite positivamente. Anche il secondo volume, stando alle recensioni presenti su amzon, non dovrebbe deludere le aspettative dei lettori. Tra l'altro vi informo che l'ebook su amazon costa qualcosina in meno € 2,68, ma è presente anche in altri store dove potrete trovare la versione in epub. Il titolo è uscito il 18 luglio 2013, quindi relativamente da poco. E per chi non volesse comprarlo a scatola chiusa può sempre leggerne prima l'anteprima, con i primi tre capitoli: qui.
Se qualcuno di voi per caso l'ha letto e vuole dirci cosa ne pensa siamo qua a disposizione (o magari avete solo letto l'opera precedente dell'autrice), fatelo pure attraverso i commenti.
Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy
30 giorni di film #06
Buongiorno cari lettori,
eccomi con la rubrica 30 giorni di film al suo sesto appuntamento. Per avere un riepilogo delle puntate precedenti potete andare qua. Spero che gli argomenti trattati siano di vostro interesse, oggi parliamo invece di:
Forse ci sarebbero tanti film da nominare, ma per ora mi viene in mente solamente IL PADRINO (The Godfather). Film del 1972 diretto da Francis Ford Coppola e interpretato da Marlon Brando, James Caan e Al Pacino. Il primo film della trilogia omonima firmata dallo stesso regista e ispirato al romanzo di Mario Puzo (non sapevo che ci si erano ispirati a un romanzo, grazie wikipedia per tutte le notizie). Pellicola considerata una pietra miliare nella storia del cinema americano. Non è il genere di film che mi piacciono di solito, soprattutto perché legati a una concezione della Sicilia difficile da abbattere. Ma in sostanza quale luogo mi ricorda in particolare? In generale sicuramente la Sicilia, luogo dove sono nata e cresciuta, ma in particolare Forza D'Agrò (paesino in provincia di Messina, dove vivo da alcuni anni) poiché alcune scene di questo film sono state all'epoca girate proprio nel paese dove ora vivo. E ancora molti turisti, soprattutto tedeschi, vengono a visitare Forza D'Agrò per questo motivo e alcuni addirittura, sempre turisti stranieri, si sono sposati nella chiesa di Forza D'Agrò per questo motivo (nel mio paese infatti sono state girate le scene che riguardano un matrimonio, ma non so molto altro, non mi ricordo il film). Inoltre a Forza D'Agrò vi è un ristorante che hanno chiamato appunto "Il Padrino" (credo ve ne sia un altro con lo stesso nome a Castelmola, vicino a Taormina, in ogni caso è un nome molto usato in Sicilia per ristoranti o pizzerie).
eccomi con la rubrica 30 giorni di film al suo sesto appuntamento. Per avere un riepilogo delle puntate precedenti potete andare qua. Spero che gli argomenti trattati siano di vostro interesse, oggi parliamo invece di:
6) UN FILM CHE TI RICORDA UN POSTO IN PARTICOLARE
Forse ci sarebbero tanti film da nominare, ma per ora mi viene in mente solamente IL PADRINO (The Godfather). Film del 1972 diretto da Francis Ford Coppola e interpretato da Marlon Brando, James Caan e Al Pacino. Il primo film della trilogia omonima firmata dallo stesso regista e ispirato al romanzo di Mario Puzo (non sapevo che ci si erano ispirati a un romanzo, grazie wikipedia per tutte le notizie). Pellicola considerata una pietra miliare nella storia del cinema americano. Non è il genere di film che mi piacciono di solito, soprattutto perché legati a una concezione della Sicilia difficile da abbattere. Ma in sostanza quale luogo mi ricorda in particolare? In generale sicuramente la Sicilia, luogo dove sono nata e cresciuta, ma in particolare Forza D'Agrò (paesino in provincia di Messina, dove vivo da alcuni anni) poiché alcune scene di questo film sono state all'epoca girate proprio nel paese dove ora vivo. E ancora molti turisti, soprattutto tedeschi, vengono a visitare Forza D'Agrò per questo motivo e alcuni addirittura, sempre turisti stranieri, si sono sposati nella chiesa di Forza D'Agrò per questo motivo (nel mio paese infatti sono state girate le scene che riguardano un matrimonio, ma non so molto altro, non mi ricordo il film). Inoltre a Forza D'Agrò vi è un ristorante che hanno chiamato appunto "Il Padrino" (credo ve ne sia un altro con lo stesso nome a Castelmola, vicino a Taormina, in ogni caso è un nome molto usato in Sicilia per ristoranti o pizzerie).
E voi? Avete un film che vi ricorda un luogo in particolare? Fatecelo sapere attraverso i commenti.
Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy
domenica 21 luglio 2013
RECENSIONE FILM: Fright night Il Vampiro della porta accanto
Buongiorno miei cari lettori,
oggi vi voglio parlare di Fright Night Il vampiro della porta accanto, un film del 2011 diretto da Craig Gillespie (che in tutta la sua carriera cinematografica ha diretto solamente tre film, compreso questo). La pellicola è il remake di un'altra del 1985, dal titolo Ammazzavampiri (di cui era stato fatto anche il seguito Ammazzavampiri 2). Sinceramente non mi ricordo degli originali, ma può darsi che li abbia visti qualche volta in TV, quindi non vi posso parlare della loro qualità. Posso dirvi però che il remake fa proprio pena. Quando sento parlare di film sui vampiri sono sempre attratta, vista la mia passione per l'urban fantasy e il paranormal. Naturalmente passione legata ai libri, film, telefilm, anime e quant'altro.
Già quando una sente accostare teenager e vampiri dovrebbe stare alla larga da questi film e io invece imperterrita continuo a vederli, ne avrò visti un sacco di questo stampo. A volte sono anche divertenti, non è questo il caso visto che mi sono annoiata a morte. Il problema principale è il protagonista, Charlie Brewster che non mi ha ispirato nessuna simpatia, mi è stato sulle scatole fin dalle prime scene, per cui anche se fosse crepato tanto meglio. Perché non mi è piaciuto come protagonista? Beh intanto perché è un ex nerd, che rinnega il suo passato, non calcola più i suoi vecchi amici e lì tratta pure male (tipo fa finta di non conoscerli, si incontra con il suo ex migliore amico di nascosto per non farsi vedere dalla fidanzata ecc.). L'amicizia dovrebbe essere un valore importante, non si può essere amici con qualcuno solo per convenienza "ora mi servi sei mio amico, quando non mi servi più addios", questo aspetto del protagonista non l'ho sopportato proprio e me lo ha fatto diventare antipatico. Il motivo di tale comportamento? Mettersi con la ragazza figa, che non lo calcolerebbe se pensasse che lui è un pappa-molla, e diventare popolare a scuola (la voglia di essere "cool", ma andate a fare in cool xD).
oggi vi voglio parlare di Fright Night Il vampiro della porta accanto, un film del 2011 diretto da Craig Gillespie (che in tutta la sua carriera cinematografica ha diretto solamente tre film, compreso questo). La pellicola è il remake di un'altra del 1985, dal titolo Ammazzavampiri (di cui era stato fatto anche il seguito Ammazzavampiri 2). Sinceramente non mi ricordo degli originali, ma può darsi che li abbia visti qualche volta in TV, quindi non vi posso parlare della loro qualità. Posso dirvi però che il remake fa proprio pena. Quando sento parlare di film sui vampiri sono sempre attratta, vista la mia passione per l'urban fantasy e il paranormal. Naturalmente passione legata ai libri, film, telefilm, anime e quant'altro.
Già quando una sente accostare teenager e vampiri dovrebbe stare alla larga da questi film e io invece imperterrita continuo a vederli, ne avrò visti un sacco di questo stampo. A volte sono anche divertenti, non è questo il caso visto che mi sono annoiata a morte. Il problema principale è il protagonista, Charlie Brewster che non mi ha ispirato nessuna simpatia, mi è stato sulle scatole fin dalle prime scene, per cui anche se fosse crepato tanto meglio. Perché non mi è piaciuto come protagonista? Beh intanto perché è un ex nerd, che rinnega il suo passato, non calcola più i suoi vecchi amici e lì tratta pure male (tipo fa finta di non conoscerli, si incontra con il suo ex migliore amico di nascosto per non farsi vedere dalla fidanzata ecc.). L'amicizia dovrebbe essere un valore importante, non si può essere amici con qualcuno solo per convenienza "ora mi servi sei mio amico, quando non mi servi più addios", questo aspetto del protagonista non l'ho sopportato proprio e me lo ha fatto diventare antipatico. Il motivo di tale comportamento? Mettersi con la ragazza figa, che non lo calcolerebbe se pensasse che lui è un pappa-molla, e diventare popolare a scuola (la voglia di essere "cool", ma andate a fare in cool xD).
sabato 20 luglio 2013
30 giorni di film #05
Buongiorno miei cari lettori,
alcuni penseranno eccola di nuovo qua a rompere, scherzo. Oggi ritorno, come di consuetudine, da un paio di giorni con 30 giorni di film al suo quinto appuntamento (ci sto dando dentro, voglio completare questa serie di post xD). Dopo aver visto i miei film preferiti, quelli che odio, quelli che guardo per tirarmi su e quelli che invece guardo per deprimermi (come ho detto nel post in questione: non che io guardi film proprio per deprimermi, ma era quella la domanda per cui ho dato una risposta), oggi parliamo di...
Domanda veramente difficile, di solito non lego i film alle persone (ciò mi capita di più con le canzoni). Non per un personaggio in particolare, ma per il film in sé, The Mask mi ricorda mio fratello, perché quando eravamo più piccoli lo guardava sempre (insieme ad altri capolavori, che non sto qua a nominare, ma di cui ho parlato anche nei post precedenti). Quindi quando lo rivedo anche oggi in TV mi ricorda dei momenti e quei periodi. All'epoca avevamo un vecchio registratore e si registravano i film più o meno carini, che ci interessavano, nelle videocassette vergini. Cosa che oggi non si usa più, hanno provato a riproporre la cosa attraverso dei registratori più moderni, ma non credo abbiamo avuto tutto questo successo. Oggi nessuno più si registra i film dalla tv (come nessuno si registra le canzoni dalla radio, come facevo io da piccola) semplicemente perché li può trovare in internet, magari in streaming da qualche parte. I tempi cambiano e anche noi cambiamo con loro (forse xD).
alcuni penseranno eccola di nuovo qua a rompere, scherzo. Oggi ritorno, come di consuetudine, da un paio di giorni con 30 giorni di film al suo quinto appuntamento (ci sto dando dentro, voglio completare questa serie di post xD). Dopo aver visto i miei film preferiti, quelli che odio, quelli che guardo per tirarmi su e quelli che invece guardo per deprimermi (come ho detto nel post in questione: non che io guardi film proprio per deprimermi, ma era quella la domanda per cui ho dato una risposta), oggi parliamo di...
5) UN FILM CHE TI RICORDA QUALCUNO
Domanda veramente difficile, di solito non lego i film alle persone (ciò mi capita di più con le canzoni). Non per un personaggio in particolare, ma per il film in sé, The Mask mi ricorda mio fratello, perché quando eravamo più piccoli lo guardava sempre (insieme ad altri capolavori, che non sto qua a nominare, ma di cui ho parlato anche nei post precedenti). Quindi quando lo rivedo anche oggi in TV mi ricorda dei momenti e quei periodi. All'epoca avevamo un vecchio registratore e si registravano i film più o meno carini, che ci interessavano, nelle videocassette vergini. Cosa che oggi non si usa più, hanno provato a riproporre la cosa attraverso dei registratori più moderni, ma non credo abbiamo avuto tutto questo successo. Oggi nessuno più si registra i film dalla tv (come nessuno si registra le canzoni dalla radio, come facevo io da piccola) semplicemente perché li può trovare in internet, magari in streaming da qualche parte. I tempi cambiano e anche noi cambiamo con loro (forse xD).
Rimane in ogni caso l'esempio di un bravissimo Jim Carrey degli inizi, vi lascio con uno spezzone del film per i nostalgici.
E per voi quali sono i film che vi ricordano qualcuno? Magari per un personaggio in particolare, magari per il film in generale come nel mio caso. Ditecelo attraverso i commenti, sempre se vi va.
Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy
RECENSIONE: Shadowhunters Città di Ossa
Titolo: Shadowhunters Città di Ossa
Autore: Cassandra Clare
Pagine: 525 p.
Prezzo: € 10,50 (cartaceo brossura) € 14,90 (cartaceo rilegato) € 6,99 (eBook)
Editore: Mondadori
Genere: urban fantasy
Scheda su Anobii: qui
Trama: La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell'incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un'affannosa ricerca, un'avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l'amore.
Note sull'autore: Cassandra Clare (Teheran, 27 luglio 1973) è una scrittrice statunitense, autrice di romanzi fantasy. Nel 2004, comincia a lavorare al primo libro della saga Shadowhunters, Shadowhunters - Città di ossa (City of Bones), ispirato dal paesaggio urbano di Manhattan. In America viene pubblicato da Simon & Schuster nel 2007 e nello stesso anno dalla Mondadori in Italia. Shadowhunters - Città di ossa, un fantasy contemporaneo rotante attorno ai personaggi Clary Fray, Jace Wayland e Simon Lewis, diventa un New York Times bestseller appena uscito. Shadowhunters - Città di cenere e Shadowhunters - Città di vetro completarono la trilogia. Il quarto libro, Shadowhunters - Città degli angeli caduti, è stato pubblicato il 5 aprile 2011 e segna l'inizio del secondo ciclo degli Shadowhunters, che include altri due libri dal titolo Shadowhunters - Città delle anime perdute e Shadowhunters - Città del fuoco celeste.
Nel 2009 la Clare annuncia una nuova serie di preludio chiamata Shadowhunters - Le origini (The Infernal Devices), posta nello stesso universo di Shadowhunters, ma nell'epoca vittoriana. Questa serie è formata da tre libri: L'angelo (Clockwork Angel), pubblicato negli USA il 31 agosto 2010 e in Italia il 7 giugno 2011; Il principe (Clockwork Prince), pubblicato negli USA il 6 dicembre 2011 e in Italia il 5 giugno 2012, e Clockwork Princess, pubblicato negli USA il 19 marzo 2013.
By Wikipedia: Cassandra Clare
Visto l'imminente uscita del film, tratto da questo romanzo di Cassandra Clare, ho deciso (come molte altre mie colleghe blogger che ancora non avevano iniziato la saga) di leggerne prima il romanzo. Tra l'altro il testo è stato ristampato (recentemente nel 2013) in una nuova versione, con in copertina gli attori del film, questo per invogliare le persone che lo vedranno, ad acquistarlo. Ho visto il trailer di Shadowhunters Città di Ossa al cinema e ne sono rimasta colpita, non sono mai stata una che legge per moda, resta il fatto che l'urban fantasy è la mia passione per cui come non volerlo leggere? Ora che conosco meglio questo mondo, guardo il trailer del film con occhi diversi. Forse perché mi sono immaginata i personaggi in una maniera totalmente differente rispetto agli attori. Ma di ciò naturalmente ve ne parlerò quando vedrò la trasposizione cinematografica per intero. Vi volevo però postare l'immagine relativa a Jace (e a tutta l'allegra combriccola), a me non piace proprio. Non dico certo che sia brutto, ma non mi piace.
Autore: Cassandra Clare
Pagine: 525 p.
Prezzo: € 10,50 (cartaceo brossura) € 14,90 (cartaceo rilegato) € 6,99 (eBook)
Editore: Mondadori
Genere: urban fantasy
Scheda su Anobii: qui
Trama: La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell'incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un'affannosa ricerca, un'avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l'amore.
Note sull'autore: Cassandra Clare (Teheran, 27 luglio 1973) è una scrittrice statunitense, autrice di romanzi fantasy. Nel 2004, comincia a lavorare al primo libro della saga Shadowhunters, Shadowhunters - Città di ossa (City of Bones), ispirato dal paesaggio urbano di Manhattan. In America viene pubblicato da Simon & Schuster nel 2007 e nello stesso anno dalla Mondadori in Italia. Shadowhunters - Città di ossa, un fantasy contemporaneo rotante attorno ai personaggi Clary Fray, Jace Wayland e Simon Lewis, diventa un New York Times bestseller appena uscito. Shadowhunters - Città di cenere e Shadowhunters - Città di vetro completarono la trilogia. Il quarto libro, Shadowhunters - Città degli angeli caduti, è stato pubblicato il 5 aprile 2011 e segna l'inizio del secondo ciclo degli Shadowhunters, che include altri due libri dal titolo Shadowhunters - Città delle anime perdute e Shadowhunters - Città del fuoco celeste.
Nel 2009 la Clare annuncia una nuova serie di preludio chiamata Shadowhunters - Le origini (The Infernal Devices), posta nello stesso universo di Shadowhunters, ma nell'epoca vittoriana. Questa serie è formata da tre libri: L'angelo (Clockwork Angel), pubblicato negli USA il 31 agosto 2010 e in Italia il 7 giugno 2011; Il principe (Clockwork Prince), pubblicato negli USA il 6 dicembre 2011 e in Italia il 5 giugno 2012, e Clockwork Princess, pubblicato negli USA il 19 marzo 2013.
By Wikipedia: Cassandra Clare
La mia opinione:
giovedì 18 luglio 2013
30 giorni di film #04
Buongiorno miei cari lettori,
sì ci sto dando dentro con questa rubrica, in realtà ho scritto una buona parte di post e li ho programmati per la pubblicazione in modo da non lasciarvi soli soletti senza il mio blog. In verità più che altro mi piace parlare, in questo caso però scrivere, a vanvera, e quindi eccomi qua. Siamo al quarto appuntamento con 30 giorni di film, dopo aver parlato dei miei film preferiti, di quelli che odio e di quelli che riescono a tirarmi su di morale, oggi è la volta di...
Beh non che io abbia voglia spontaneamente di deprimermi, a volte mi è capitato di guardare qualche film in TV senza sapere bene di cosa trattasse e di ritrovarmi poi alla fine a piangere come una scema. Io infatti non guardo film drammatici perché poi sto male letteralmente (nodo alla gola, ansia e cose così) certo sempre se l'opera sia coinvolgente (dopo la fine del film mi ripeto mille volte "è solo un film, è tutta finzione" eppure la cosa non mi consola più di tanto, per questo ho iniziato ad evitare come la peste questo tipo di film). I peggiori? quelli tratti da storie vere (per peggiorare la cosa ulteriormente) come le disgrazie in cui muoiono tante persone (il Titanic vi dice niente?), quelli in cui si parla dello sterminio di massa degli ebrei (ok è un tema importante, ma io non ce la faccio al pensiero di così tante persone morte in modo atroce). Dovendo fare un nome in particolare dirò un film bellissimo, che mi è piaciuto tantissimo e che mi ha fatto anche piangere tanto (uno dei pochi film di questo tipo che ho visto al cinema). Che non riguarderei più proprio per la volontà di non deprimermi. Di quale film sto parlando? Il curioso caso di Benjamin Button, in cui Brad Pitt dà il meglio di sé come attore (forse perché recita non condizionato dalla sua bellezza e dal suo fascino, dovendo interpretare per buona parte della pellicola un vecchietto). Mi ricordo che dopo averlo visto al cinema, sono uscita di li mezza intronata, tra la lunghezza della pellicola e la storia drammatica raccontata c'era da spararsi. Però bello, da non rivedere mai più ma bello (o magari qualche pensierino ce lo farò prima o poi, tanto la storia ormai so come procede).
sì ci sto dando dentro con questa rubrica, in realtà ho scritto una buona parte di post e li ho programmati per la pubblicazione in modo da non lasciarvi soli soletti senza il mio blog. In verità più che altro mi piace parlare, in questo caso però scrivere, a vanvera, e quindi eccomi qua. Siamo al quarto appuntamento con 30 giorni di film, dopo aver parlato dei miei film preferiti, di quelli che odio e di quelli che riescono a tirarmi su di morale, oggi è la volta di...
4) UN FILM CHE GUARDI PER DEPRIMERTI
Beh non che io abbia voglia spontaneamente di deprimermi, a volte mi è capitato di guardare qualche film in TV senza sapere bene di cosa trattasse e di ritrovarmi poi alla fine a piangere come una scema. Io infatti non guardo film drammatici perché poi sto male letteralmente (nodo alla gola, ansia e cose così) certo sempre se l'opera sia coinvolgente (dopo la fine del film mi ripeto mille volte "è solo un film, è tutta finzione" eppure la cosa non mi consola più di tanto, per questo ho iniziato ad evitare come la peste questo tipo di film). I peggiori? quelli tratti da storie vere (per peggiorare la cosa ulteriormente) come le disgrazie in cui muoiono tante persone (il Titanic vi dice niente?), quelli in cui si parla dello sterminio di massa degli ebrei (ok è un tema importante, ma io non ce la faccio al pensiero di così tante persone morte in modo atroce). Dovendo fare un nome in particolare dirò un film bellissimo, che mi è piaciuto tantissimo e che mi ha fatto anche piangere tanto (uno dei pochi film di questo tipo che ho visto al cinema). Che non riguarderei più proprio per la volontà di non deprimermi. Di quale film sto parlando? Il curioso caso di Benjamin Button, in cui Brad Pitt dà il meglio di sé come attore (forse perché recita non condizionato dalla sua bellezza e dal suo fascino, dovendo interpretare per buona parte della pellicola un vecchietto). Mi ricordo che dopo averlo visto al cinema, sono uscita di li mezza intronata, tra la lunghezza della pellicola e la storia drammatica raccontata c'era da spararsi. Però bello, da non rivedere mai più ma bello (o magari qualche pensierino ce lo farò prima o poi, tanto la storia ormai so come procede).
E voi quale film vedreste per deprimervi?
Certo non penso che il vostro passatempo preferito sia vedere un film per deprimervi, ma possono capitare quei momenti in cui vediamo tutto nero che poi passano e nel frattempo magari ci siamo subiti due ore di film melodrammatico (non che vi auguri ciò xD).
Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy
RUBRICA "Cosa penso di...": La coesione tra blog
Salve miei cari lettori,
oggi torno con la mia ormai solita rubrica "Cosa penso di..." e stavolta vi voglio parlare della coesione tra blog. Come vi dicevo altre volte, Facebook è una vera manna per scovare articoli interessanti, che leggo con piacere, e ringrazio i miei contatti o le pagine in cui sono iscritta per linkare sempre cose di cui io non conosco l'esistenza.
Su Writer's Dream (esponente autorevole nel settore) è comparso l'articolo dal titolo "Sul concetto di community". Sulla prima parte dell'articolo non intervengo visto che non ritengo il mio blog una community e non vado certo in giro a vantarmi che lo sia. Certo se possiamo scambiarci opinioni, pensieri attraverso i commenti mi fa piacere, ma non sempre ho questa fortuna di riceverne sotto ai miei post (e me ne dispiaccio, spero di rendere il blog sempre più interattivo, per far venire al lettore la voglia di intervenire come giusto che sia), ma in ogni caso io una community la intendo più per i forum (anche se ultimamente sono caduti un po' di moda, o forse è semplicemente la mia impressione?). Tralasciando questa prima parte dell'articolo, mi voglio soffermare sulla seconda.
RECENSIONE FILM: Stoker
Buongiorno miei cari lettori,
oggi vi parlo di un film di difficile classificazione, definito "film dell'orrore, un dramma familiare e un thriller psicologico". In realtà di vero horror non vi è nulla, nessuna creatura soprannaturale o altri strambi elementi (sì per una volta ho fatto un'eccezione). Un thriller psicologico, in cui la vera protagonista è la mente umana, a volte così complicata. L'unico aggettivo che mi sento di dare a Stoker è STUPENDO. Non avevo mai visto un film così curano fin nei minimi dettagli, ogni scena è pensata, ragionata e nessuna cosa è lasciata al caso. Ogni battuta dei protagonisti è ben studiata, niente viene detto tanto per dire. Alcune cose non vengono fatte pronunciare dalla bocca dei protagonisti, ma si riescono a scorgere attraverso il mormorio delle persone. Anche la stessa TV in una scena non è accesa su un programma a caso, anche ciò che viene detto dal documentario in quel momento ha un suo preciso significato all'interno della trama del film. L'attenzione così dello spettatore rimane sempre altissima, non ci sono momenti morti. Per tutto il film ho trattenuto il fiato (metaforicamente parlando) per poi rilasciarlo nella scena finale, quando il tutto si conclude.
Per chi non conoscesse il titolo iniziamo dal trailer:
30 giorni di film #03
Buongiorno lettori,
oggi torno come al solito, da un paio di giorni a questa parte, con questa rubrica che mi piace molto e cioè 30 giorni di film al suo terzo appuntamento. Dopo aver visto i miei film preferiti di sempre e i film che odio, vediamo oggi quale sarà la domanda a cui rispondere.
3) UN FILM CHE GUARDI PER TIRARTI SU
"Un'altra vampira! Non guardi signorina io ho una qualità di sangue assolutamente insucchiabile! Pieno di colesterolo e di trigliceridi, e poi la cosa più importante: non sono vergine eh! Io sono un mandrillone, mi son fatto donne di ogni tipo sa? Non ha idea! ...eh chi è? E son stato anche con la portinaia, una vecchia con la barba. E mi son fatto di tutto! Sono stato anche... con un marinaio... di colore... un nano... un nano... non mi crede?"
Se mi devo tirare su sicuramente allora dovrebbe essere un film allegro e divertente. I vecchi film di Fantozzi fanno sempre ridere, pur avendoli visti un miliardo di volte anche questi. Il mio preferito, da amante di Dracula, è la parodia FRACCHIA CONTRO DRACULA. Molto più divertente dei moderni film tipo Scary Movie, che dovrebbero prendere in giro i film horror e far ridere, ma che a me non fanno ridere quasi per niente (troppo stupidi). Quasi quasi mi è venuta voglia di rivederlo in questo momento. Anche alcuni film di Renato Pozzetto sono divertenti, come Le comiche e Le comiche 2 (quante risate da piccola con questi due film), ma sono tantissimi i suoi film (a tema "paranormale" divertente ha fatto Mia moglie è una strega, dove la moglie era appunto una strega film carino, e La casa stregata, dove andavano a vivere in una casa stregata e non riuscivano a consumare il matrimonio per via di una maledizione). Come film più moderni mi piace Ti presento i miei (e i vari seguiti) con Ben Stiller, che è bravo nel suo lavoro, come anche Una notte al museo (altro suo film famoso). Altro bel film per tirarsi su è sicuramente Amore a prima svista con Jack Black (altro attore che mi piace del genere comico). E per finire potrei citare Io vi dichiaro marito e marito con Adam Sandler, non potrete non tirarvi su con questo film. Ridere fa bene, fa bene al corpo e all'anima, provare per credere :)
oggi torno come al solito, da un paio di giorni a questa parte, con questa rubrica che mi piace molto e cioè 30 giorni di film al suo terzo appuntamento. Dopo aver visto i miei film preferiti di sempre e i film che odio, vediamo oggi quale sarà la domanda a cui rispondere.
3) UN FILM CHE GUARDI PER TIRARTI SU
"Un'altra vampira! Non guardi signorina io ho una qualità di sangue assolutamente insucchiabile! Pieno di colesterolo e di trigliceridi, e poi la cosa più importante: non sono vergine eh! Io sono un mandrillone, mi son fatto donne di ogni tipo sa? Non ha idea! ...eh chi è? E son stato anche con la portinaia, una vecchia con la barba. E mi son fatto di tutto! Sono stato anche... con un marinaio... di colore... un nano... un nano... non mi crede?"
Se mi devo tirare su sicuramente allora dovrebbe essere un film allegro e divertente. I vecchi film di Fantozzi fanno sempre ridere, pur avendoli visti un miliardo di volte anche questi. Il mio preferito, da amante di Dracula, è la parodia FRACCHIA CONTRO DRACULA. Molto più divertente dei moderni film tipo Scary Movie, che dovrebbero prendere in giro i film horror e far ridere, ma che a me non fanno ridere quasi per niente (troppo stupidi). Quasi quasi mi è venuta voglia di rivederlo in questo momento. Anche alcuni film di Renato Pozzetto sono divertenti, come Le comiche e Le comiche 2 (quante risate da piccola con questi due film), ma sono tantissimi i suoi film (a tema "paranormale" divertente ha fatto Mia moglie è una strega, dove la moglie era appunto una strega film carino, e La casa stregata, dove andavano a vivere in una casa stregata e non riuscivano a consumare il matrimonio per via di una maledizione). Come film più moderni mi piace Ti presento i miei (e i vari seguiti) con Ben Stiller, che è bravo nel suo lavoro, come anche Una notte al museo (altro suo film famoso). Altro bel film per tirarsi su è sicuramente Amore a prima svista con Jack Black (altro attore che mi piace del genere comico). E per finire potrei citare Io vi dichiaro marito e marito con Adam Sandler, non potrete non tirarvi su con questo film. Ridere fa bene, fa bene al corpo e all'anima, provare per credere :)
E voi quali sono i film che vi tirano su di morale? Ne avete qualcuno in particolare? O è semplicemente un genere di film a farvi questo effetto? Ditecelo attraverso i commenti.
Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy
mercoledì 17 luglio 2013
RUBRICA "Cosa penso di...": Abbandonare un libro
Buongiorno miei cari lettori,
oggi ritorno con questa mia rubrica, dal titolo molto intuitivo, "Cosa penso di...". In precedenza ho parlato di cosa penso degli ebook, di varie cose che non sopporto nell'ambito degli scrittori, dei blog in generale e di chi snobba l'urban fantasy (potete ritrovare tutti i post sotto l'omonima etichetta presente alla fine di ogni post di questo genere, per avere una visone d'insieme). Oggi invece vi parlo dell'abitudine, se il libro non prende, di abbandonarlo.
Come per ogni altro aspetto legato alla lettura, ci sono i due schieramenti: chi è totalmente contrario e chi è favorevole. Certo poi ci sono anche le vie di mezzo e di solito la virtù sta sempre nel saper trovare un proprio equilibrio. In vari blog potete trovare interessanti articoli che ne parlano. Ad esempio sul blog di Penna Blu (un blog molto interessante, di cui vi ho parlato anche in un altro post in precedenza), troviamo proprio un articolo dal titolo Abbandonare un libro:
"La lettura deve essere prima di tutto un piacere. Aprire un libro deve farci stare bene, non mettere di malumore. Leggendo stiamo consumando il nostro tempo, e anche i nostri soldi... Abbandonare un libro non è quindi un peccato."
Recensione: Il diario di Eve Rosser
Titolo: Il diario di Eve Rosser, I vampiri di Morganville Vol.1
Autore: Rachel Caine
Pagine: 2010, 283 p., brossura
Prezzo: € 15,00
Editore: Fanucci (collana Teens international)
Genere: Urban Fantasy per adolescenti
Scheda su Anobii: qui
Trama: Claire Danvers è una matricola del college di Morganville, nel Texas. È appena arrivata nel dormitorio femminile e già le sembra un incubo: le ragazze più popolari dell'università l'hanno presa di mira, e passano velocemente dai piccoli rispetti alle minacce, fino ad arrivare alla violenza fisica. Cercando un rifugio fuori dal campus, Claire si ritrova a Glass House, un'antica e imponente casa dove vivono tre ragazzi: Eve, una barista dark; Shane, un tipo affascinante esperto di cucina messicana; Michael, il proprietario della villa, il quale nasconde un grande segreto che lo lega alla luce del sole e alle mura che lo circondano. I nuovi coinquilini diventano subito amici di Claire, si alleano con lei, la difendono dalle molestie e la mettono in guardia dai pericoli della città. Perché Morganville ha delle regole ben precise, nasconde una storia oscura e tormentata fatta di patti e sangue, e ogni passo falso può costare la vita a chi si avventura per le strade quando cala il buio, senza nessun tipo di protezione.
Note sull'autore: Rachel Caine, pseudonimo di Roxanne Longstreet Conrad (27 aprile 1962), è una scrittrice statunitense, autrice di romanzi fantasy, mystery, suspense e horror. Ha scritto alcuni romanzi anche con il nome di Julie Fortune. E' l'autrice della fortunata saga I vampiri di Morganville di cui fanno parte: Il diario di Eve Rosser, Il destino di Claire, Il vicolo dei segreti, Appuntamento al buio, più altri romanzi inediti in Italia.
La mia opinione:
Questa recensione ce l'ho in sospeso da non so più neanche quanto tempo. Il motivo? Perché dovevo finire di leggere il libro, ma sinceramente non ho per il momento (ma credo per sempre) nessuna voglia di continuare a leggerlo. E' uno di quei romanzi che ho abbandonato e felicemente. Partiamo dal titolo "Il diario di Eve Rosser" e poi non è un diario e la protagonista non è Eve Rosser, certo che chi ha dato questo titolo si doveva essere prima ubriacato. Il motivo vero di questo titolo? Semplice vi sono credo qualche pagina, che è come dire una goccia nel mare, all'interno del romanzo su questo tema (che non ho letto perché non ci sono arrivata). E poi la cosa principale mettere come titolo "Il diario di..." fa vendere sempre qualche copia in più, si vuole ricalcare la fama di altre autrici.E fin qui ci siamo. E allora chi è la protagonista? Claire Danvers che è appena arrivata al college di Morganville e subito la prendono in giro, glie ne fanno di tutti i colori, quasi la vogliono ammazzare. E che sarà mai, ai college americani ci stanno tutte queste assatanate? Tralasciando che il tema della nuova arrivata che viene presa in giro è trito e ritrito, la nostra protagonista ha bisogno di un luogo dove stare (perché non può più stare nel dormitorio, altrimenti la fanno fuori). E così trova un annuncio di una camera e si piazza a Glass House, un'antica e imponente dimora dove vivono tre ragazzi. Eve, barista dark, Shane un tipo affascinante e esperto di cucina messicana e Michael, il proprietario il quale nasconde un segreto (che però si capisce benissimo fin dall'inizio). Ho ricopiato la descrizione presente sopra perché sinceramente mi ricordo poco o niente, la mia memoria vacilla. Questi tre personaggi sono interessanti, non dico di no, e soprattutto Michael mi ha fatto molta tenerezza (l'unico che salverei del mucchio). Il problema del titolo è che non ho proprio digerito il contesto, i protagonisti che parlano dei vampiri come se fossero la cosa più normale al mondo, la stessa protagonista che non si meraviglia più di tanto. Il tutto è stato affrontato in modo banale, almeno nella parte di romanzo che ho potuto leggere, forse l'autrice voleva proprio essere "leggera" non saprei. Sta di fatto che questa cittadina di Morganville per me non ha nessun senso. Può essere che andando avanti con la saga, perché questo è solo il primo volume, le cose si complichino e si intreccino in maniera differenze e più particolare, ma io ho interrotto qua la lettura.
E voi cosa ne pensate? Ho fatto bene o male? Dovrei riprenderlo? L'avete mai letto? Diteci la vostra attraverso i commenti.
Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy
30 giorni di film #02
Salve miei cari lettori del blog,
salve anche a chi passerà anche solo per caso da questo mio piccolo spazio web (come dico sempre), siete voi che mi date la forza e la voglia di andare avanti (pochi ma buoni). Oggi ritorno con la rubrica 30 giorni di film al suo secondo appuntamento, rubrica nata su Facebook e poi approdata in diversi blog. Dopo aver visto quali sono i miei film preferiti di sempre nel post precedente, oggi vediamo qual'è invece l'opposto.
Certo "odiare" è una parola grossa, non posso dire di odiare veramente un film. Gli unici che mi vengono in mente, pensando a questa categoria, sono tutti i film tratti dai romanzi di Moccia. Non amando Moccia e i suoi libri (c'è bisogno che vi dica il motivo? Tra l'altro in questi giorni è uscito con un nuovo "capolavoro") non sopporto neanche i film che ne sono stati tratti. Ho voglia di te, Tre metri sopra il cielo, Scusa ma ti chiamo amore, Scusa ma ti voglio sposare, Amore 14 (che bei titoloni, ma risparmiarsene qualcuno no?), non essendo più una ragazzina da un pezzo non fanno proprio per me. Per me possono andare "tre metri sotto terra" e non tornare più.
salve anche a chi passerà anche solo per caso da questo mio piccolo spazio web (come dico sempre), siete voi che mi date la forza e la voglia di andare avanti (pochi ma buoni). Oggi ritorno con la rubrica 30 giorni di film al suo secondo appuntamento, rubrica nata su Facebook e poi approdata in diversi blog. Dopo aver visto quali sono i miei film preferiti di sempre nel post precedente, oggi vediamo qual'è invece l'opposto.
2) UN FILM CHE ODI
Certo "odiare" è una parola grossa, non posso dire di odiare veramente un film. Gli unici che mi vengono in mente, pensando a questa categoria, sono tutti i film tratti dai romanzi di Moccia. Non amando Moccia e i suoi libri (c'è bisogno che vi dica il motivo? Tra l'altro in questi giorni è uscito con un nuovo "capolavoro") non sopporto neanche i film che ne sono stati tratti. Ho voglia di te, Tre metri sopra il cielo, Scusa ma ti chiamo amore, Scusa ma ti voglio sposare, Amore 14 (che bei titoloni, ma risparmiarsene qualcuno no?), non essendo più una ragazzina da un pezzo non fanno proprio per me. Per me possono andare "tre metri sotto terra" e non tornare più.
E voi quale film odiate più di tutti? Ditecelo come al solito attraverso i commenti.
Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy
martedì 16 luglio 2013
RECENSIONE FILM: Upside Down
Buongiorno miei cari lettori,
oggi vi parlo di un altro film che avevo iniziato a vedere qualche giorno fa, poi interrotto per noia e ripreso proprio oggi per finirlo. Se l'ho abbandonato ci sarà un motivo, infatti non mi è piaciuto proprio. Avevo un sacco di aspettative su quest'opera, dal trailer sembrava stupendo. L'uscita è del 2012, ma in Italia è arrivato a marzo 2013. Magari qualcuno di voi l'avrà visto al cinema.
Di quale film sto parlando? Upside Down. Ecco il trailer:
Liebster Blog Award
Salve cari lettori,
scrivo questo post per comunicarvi che mi è stato assegnato un premio, il Liebster Blog Award. Non sono molto amante di questi riconoscimenti, ma in ogni caso fa sempre piacere riceverne uno. Per dire la verità l'avevo già ottenuto in passato, ma per poca voglia di riconsegnare il premio ad altri blog (che ho deciso stavolta di tralasciare) non avevo fatto nulla. Ringrazio chi me l'aveva dato in passato, e ringrazio il blog Spread my books and make me fly che vi consiglio di andare a visitare.
Cosa si deve fare:
- Rispondere a 11 domande
- Scegliere 11 blog con meno di 200 followers
- Porre 11 domande
- Contattare i blogger
scrivo questo post per comunicarvi che mi è stato assegnato un premio, il Liebster Blog Award. Non sono molto amante di questi riconoscimenti, ma in ogni caso fa sempre piacere riceverne uno. Per dire la verità l'avevo già ottenuto in passato, ma per poca voglia di riconsegnare il premio ad altri blog (che ho deciso stavolta di tralasciare) non avevo fatto nulla. Ringrazio chi me l'aveva dato in passato, e ringrazio il blog Spread my books and make me fly che vi consiglio di andare a visitare.
Cosa si deve fare:
- Rispondere a 11 domande
- Scegliere 11 blog con meno di 200 followers
- Porre 11 domande
- Contattare i blogger
Io preciso subito che risponderò solamente alle domande, per il momento non mi sento di scegliere altri 11 blog (magari in seguito). Porro però lo stesso 11 domande, magari chiunque passi di qua può rispondere se gli va (indipendentemente dal premio).
Risposte:
1) Com'è nato il tuo blog?
Ero incinta, avevo molto tempo libero causa riposo assoluto su consiglio della ginecologa, non ascoltavo chi mi diceva di riposarmi il più possibile (perché quando poi ti nasce altro che riposo!) e così ho deciso di impiegare il mio tempo nel creare un blog. Come avevo già detto in un altro post, in precedenza avevo aperto "Le mie passioni" (di tutt'altro genere) dedicato alle arti creative, progetto poi abbandonato. Sono sempre stata amante della lettura e mi ero appassionata molto all'urban fantasy così decisi di condividere questa mia passione con altre persone.
2) Ed il suo nome?
Volevo qualcosa di semplice, da ricordare immediatamente, non troppo complicato. A questo ci aggiungi la mia poca fantasia nell'ideare nomi particolari e capisci bene perché il nome del mio blog. Inoltre "Club" mi sembrava la parola giusta per identificare l'idea che avevo in mente e cioè quella di un luogo dove parlare di una stessa passione.
3) Come ti definiresti?
Timida, introversa, profonda e tendenzialmente controcorrente per natura. Parlo poco, ragiono molto. Sono molto sensibile e impulsiva da brava leonessa (intendo il segno zodiacale). Mi incacchio quindi facilmente, e non sono molto brava nelle amicizie, sono una persona vera che dice le cose in faccia e questo mi ha portato troppo spesso a non andare d'accordo con le persone. Amo la sincerità e non sono molto brava con le bugie, mi sgamano sempre quando le dico. Mi sembra che basti, no?
4) Uno dei libri più belli letti di recente?
Beh sicuramente "La meccanica del cuore" di Malzieu Mathias, che consiglio un po' a tutti di leggere. Potete trovare la mia recensione qua. Cit. "Uno, non toccare le lancette. Due, domina la rabbia. Tre, non innamorarti, mai e poi mai. Altrimenti, nell'orologio del tuo cuore, la grande lancetta delle ore ti trafiggerà per sempre la pelle, le tue ossa si frantumeranno, e la meccanica del cuore andrà di nuovo in pezzi." Un libro ricco di poesia, anche se io non amo molto questo genere di cose.
5) Mare o montagna?
Prima avrei risposto sicuramente mare, ultimamente le mie tendenze si stanno modificando (sarà l'età che avanza?) quindi risponderei montagna, e dopotutto ci abito pure anche se non siamo molto in alto (solo 500 metri sopra il livello del mare, ma quanto basta per me abituata in precedenza alla vita di città).
6) Estate o inverno?
Anche qua prima avrei risposto sicuramente estate, dopotutto è anche la stagione in cui sono nata (precisamente il 26 luglio, tra pochi giorni è il mio compleanno e non so ancora che farmi regalare xD). Ma non sopporto più il caldo e qui in Sicilia vi assicuro che il caldo si fa sentire (tranne quest'anno che sembra stranamente fresco). Allo stesso tempo l'inverno qua si congela, se non ti accendi la stufa a legna può congelare. Per cui opterei per una via di mezzo.
7) Preferisci i cibi salati o quelli dolci?
Beh un po' tutte e due. Di salato c'è la pizza e tutta la roba da rosticceria, che qua in Sicilia siamo i migliori a fare. Come dolci idem, dalle granite ai cornetti chi non è mai stato in Sicilia non può capire.
8) Leggi in lingua?
Proprio no, non fa per me, in nessuna lingua oltre l'italiano. Io e le lingue non abbiamo mai avuto un buon rapporto. A scuola ho studiato solamente francese, l'inglese non l'ho mai digerito. Certo andando in giro per blog, molti dei quali inglesi, qualcosina ci capisco. Ma leggere un intero libro no.
9) Quanto leggi in media in un mese?
In media forse un quattro libri super-giù, a volte di più a volte di meno. Sempre se escludo quelli abbandonati, che nel mio caso abbondano sempre. Diciamo quattro quelli che inizio e finisco.
10) Hai altre passioni?
Allora oltre alla lettura, come si può intuire anche dal blog, il cinema, gli anime giapponesi, arti creative varie (riciclo creativo, dècoupage, cucito creativo e cose così, anche se non sono proprio bravissima e poi vado a periodi). Scrivo ogni tanto qualche racconto, ma niente di che. Ho una figlia che mi impiega quasi tutto il tempo, idem il marito.
11) Ti piace vedere la trasposizione dei libri a film?
Diciamo che mi piacciono i film che si ispirano ai libri ad alcune condizioni, uno rispettino il libro e due siano di qualità e purtroppo non sempre ciò accade. Alcuni proprio non li ho digeriti, altri mi sono piaciuti ma con qualche riservo. In linea generale però mi fa piacere, spero che sempre più film si ispirino a romanzi urban fantasy.
Come ho detto all'inizio non mi va di dare il premio a mia volta ad altri 11 blog con meno di 200 iscritti. Fate conto che ve lo stia dando a chiunque legga questo post e abbia un blog e se vuole può rispondere alle mie 11 domande.
Ecco le mie 11 domande:
1) Perché hai aperto un blog?
2) Cosa ti piace leggere?
3) Cosa invece detesti?
4) Segui le ultime uscite editoriali?
5) Quanto ti condiziona la copertina di un libro?
6) La storia d'amore in un romanzo è sempre d'obbligo?
7) Apprezzi chi si autopubblica o sei dell'idea che bisogna seguire l'iter classico?
8) Hai mai pensato di scrivere anche tu qualcosa, oltre a leggere?
9) Ti piacciono i piccoli blog o quelli più famosi?
10) Ti fai condizionare negli acquisti dalle recensioni che leggi?
11) Sei mai stato criticato/a per il tuo blog o in altri blog?
Con questo è tutto. Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy
Che tipo di lettore sono
Buongiorno miei cari lettori,
ieri su Facebook girava un articolo in inglese pubblicato dal “The Atlantic Wire” e linkato un po' ovunque tra le pagine e gruppi in cui sono iscritta (tutti a tema libri). Ho già detto varie volte che io per l'inglese sono negata e quindi non ci avevo fatto molta attenzione. Poi è spuntata anche la versione tradotta e così ho letto l'articolo dal titolo "Che tipo di lettore sei?" presente nel blog "Festa del libro e della lettura di Ostia" che non conoscevo.
1. The Hate Reader: divora i libri, ma ne odia il contenuto al tempo stesso. Si lamenta di come scrive l’autore, si lamenta della trama, ma in realtà arriva sempre alla fine e in segreto ama ciò che ha letto.
10. The Sleepy Bedtime Reader: impegnato, prende in mano il libro a fine serata, sul letto, ed inesorabilmente crolla prima della fine del capitolo. Il tenero lettore dentro ognuno di noi.
ieri su Facebook girava un articolo in inglese pubblicato dal “The Atlantic Wire” e linkato un po' ovunque tra le pagine e gruppi in cui sono iscritta (tutti a tema libri). Ho già detto varie volte che io per l'inglese sono negata e quindi non ci avevo fatto molta attenzione. Poi è spuntata anche la versione tradotta e così ho letto l'articolo dal titolo "Che tipo di lettore sei?" presente nel blog "Festa del libro e della lettura di Ostia" che non conoscevo.
“The Atlantic Wire” ha pubblicato un simpaticissimo articolo nel quale vengono elencati i diversi tipi di lettori…voi in quale vi ritrovate?
http://festadellibrodiostia.wordpress.com/che-tipo-di-lettore-seiIn pratica è una lista di 20 tipi diversi di lettori (andate pure a leggerla e poi ritornate qua xD). Io non amo molto le "etichette", forse perché cambio "metodo" e gusti troppo facilmente, non sono una persona costante (non solo nella lettura). E allora perché stai facendo questo articolo? Così semplicemente per divertirmi. Quindi che tipo di lettore sono?
1. The Hate Reader: divora i libri, ma ne odia il contenuto al tempo stesso. Si lamenta di come scrive l’autore, si lamenta della trama, ma in realtà arriva sempre alla fine e in segreto ama ciò che ha letto.
Sicuramente questo primo punto mi si avvicina molto, mi lamento un po' troppo spesso di come scrivono gli autori, delle incongruenze della trama, dei personaggi non approfonditi abbastanza e di qualsiasi altra cosa "stoni" all'interno di un romanzo. Non posso dire di divorarli realmente, perché ci metto sempre un bel po' di tempo per finirli causa impegni (bimba/casa), ma alla fine anche se mi lamento tanto, magari mi sono piaciuti (e continuo fino alla fine a leggerli). Certo nei casi più estremi li abbandono, se proprio sono illeggibili.
L'unico momento in cui posso leggere in santa pace è quando mia figlia dorme, solo che a fine giornata mi sento così sfinita (per essergli andata tutto il tempo dietro) che appena prendo il Tablet in mano per leggere, dopo poche pagine crollo dal sonno e lo devo posare. Ogni volta mi riprometto di leggere di più e invece il sonno mi vince. Alcune volte però dopo un paio di ore di riposo, mi sveglio verso le due o tre di notte e mi passo un'oretta a leggere per recuperare, in quel momento regna la pace in casa mia (gli unici momenti del genere, poi sono tutti strilli e urla, chi ha figli può capirmi xD).
Per il resto gli altri punti non li sento molto "miei", anche se in alcuni mi rispecchio in parte, leggo un po' di tutto, mi piace condividere le mie idee con i lettori del mio blog o su Facebook, non ho mai ascoltato un audio-libro, al momento non ho animali che si appoggiano sui miei libri (e anche quando li ho avuti non lo facevano xD).
E voi che lettore siete? Avevate visto questo post? Commentate se vi va.
Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy
30 giorni di film #01
Salve miei cari lettori,
malgrado io debba continuare ancora le rubriche 30 giorni di libri e 30 giorni di telefilm (che riprenderò e continuerò in questi giorni) oggi inizio la terza serie di post su questo stesso tema, stavolta dedicati ai film. Sono una grande appassionata di cinema da sempre e ho visto veramente tanti film, dai tempi delle videocassette fino ad arrivare ad oggi con i DVD (ancora non mi sono convertita al Blu-ray, secondo voi conviene acquistare un lettore di questo tipo? Forse dipende dalla TV, la mia non è niente di che). Quindi eccomi con il primo appuntamento di 30 giorni di film, vediamo qual'è la domanda di oggi.
Ci sarebbero veramente tanti titoli da nominare tra i miei film preferiti di sempre, sopratutto film cult della mia infanzia (gli anni '80 e '90) per cui farò una piccola classifica dei miei tre preferiti.
TRILOGIA DI RITORNO AL FUTURO
"Grande Giove" come non mettere la trilogia di ritorno al futuro al primo posto? L'avrò vista penso un miliardo di volte (in senso metaforico naturalmente xD "Tu non stai pensando quadrimensionalmente") tanto da saperne a memoria quasi tutte le battute e di tutti e tre i film. La mitica DeLorean capace di portarti indietro o avanti nel tempo. Il mio preferito dei tre? Naturalmente quello ambientato nel vecchio West :)
I famosi vermoni che sbucavano da sotto terra e si mangiavano qualsiasi cosa trovassero. Da piccola giocavamo a saltare da una pietra a un altra, immaginando che ci fossero dei tremors a darci la caccia, come fanno i due fratelli protagonisti con la dottoressa in una scena. Non so che avevano questi film, ma ti coinvolgevano in una maniera allucinante. Forse perché li ho visti da piccola, sicuramente ai ragazzini di oggi non farebbero più lo stesso effetto essendo abituati, tra telefilm, film e videogiochi a ben di peggio che dei mostriciattoli con la lingua lunga. Eppure quando li ritrasmettono in TV fanno sempre dei buoni ascolti, a volte maggiori di film cosiddetti moderni.
malgrado io debba continuare ancora le rubriche 30 giorni di libri e 30 giorni di telefilm (che riprenderò e continuerò in questi giorni) oggi inizio la terza serie di post su questo stesso tema, stavolta dedicati ai film. Sono una grande appassionata di cinema da sempre e ho visto veramente tanti film, dai tempi delle videocassette fino ad arrivare ad oggi con i DVD (ancora non mi sono convertita al Blu-ray, secondo voi conviene acquistare un lettore di questo tipo? Forse dipende dalla TV, la mia non è niente di che). Quindi eccomi con il primo appuntamento di 30 giorni di film, vediamo qual'è la domanda di oggi.
1) IL TUO FILM PREFERITO
TRILOGIA DI RITORNO AL FUTURO
"Grande Giove" come non mettere la trilogia di ritorno al futuro al primo posto? L'avrò vista penso un miliardo di volte (in senso metaforico naturalmente xD "Tu non stai pensando quadrimensionalmente") tanto da saperne a memoria quasi tutte le battute e di tutti e tre i film. La mitica DeLorean capace di portarti indietro o avanti nel tempo. Il mio preferito dei tre? Naturalmente quello ambientato nel vecchio West :)
L'ARMATA DELLE TENEBRE
Altro film cult della mia generazione, la prima videocassetta che ci comprammo io e i miei fratelli. Il primo vero horror che vidi, anche se a metà strada tra l'horror e la commedia divertente. "Dammi un po' di zucchero baby" anche di questo so quasi tutte le battute a memoria e l'avrò visto un casino di volte, sempre con immenso piacere devo dire. In teoria sarebbe il seguito della Casa 2, solo che si discosta molto dai due film precedenti (che erano molto più horror). La mia scena preferita è quando lo buttano nel pozzo e anche quella in cui sbaglia le parole e risveglia i non morti. Il protagonista con la sua mitica motosega mi rimarranno sempre impressi.
TREMORS
E per voi quali sono i vostri film preferiti di sempre? Ditecelo attraverso i commenti, parliamone insieme, sempre se vi fa piacere.
Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy
RECENSIONE FILM: Beautiful Creatures La Sedicesima Luna
domenica, visto la giornata di relax, ho potuto vedere un film adatto agli amanti degli urban fantasy come me, perché tratto proprio da uno di questi romanzi. Ok, so di arrivare in ritardo, molte altre mie colleghe blogger sono andate a vederlo appena è uscito al cinema e ne hanno sicuramente stra parlato nei loro blog. Ma chi va piano va lontano, o almeno così mi illudo. E quindi eccomi qua a parlarvi di Beautiful Creatures - La sedicesima luna e lo farò nel modo che più mi contraddistingue, cioè senza prendere nulla troppo sul serio e con un po' di sana ironia. Il film è stato diretto dal regista Richard LaGravenese (amante a quanto pare dei film d'amore visto quanti ne ha diretti, tra cui P.S. I Love You) ed è l'adattamento del romanzo omonimo di Kami Garcia e Margaret Stohl (che io non ho letto e non penso di leggere, forse potrei dare un'occhiata al seguito).
Io e le storie d'amore sdolcinate non andiamo d'accordo (non vado d'accordo con molte cose xD), eppure non l'ho trovata "troppo" sdolcinata. Quasi tutta la trama ruota tra la relazione dei due protagonisti, interpretati da Alice Englert e Alden Ehrenreich. Lui, Ethan Wate nel film, è un ragazzo che vive da sempre nella piccola cittadina di Gatlin, nella Carolina del Sud. Luogo in cui non succede mai nulla di interessante e che il ragazzo sogna di poter lasciare definitivamente dopo aver concluso gli studi superiori. Inoltre la cittadina è ultra conservatrice e cristiana, tanto da proibire addirittura certi libri. Questa ambientazione, se mi è concesso dire la mia, l'ho trovata molto surreale. Esistono veramente ancora cittadine così in America? Così "all'antica", sembravano usciti dai tempi della caccia alle streghe, con tutte le seghe mentali su Satana, il demonio e l'essere un buon cristiano.
lunedì 15 luglio 2013
Cose che proprio non riesco a leggere
Salve miei cari lettori,
dopo la lettura di un interessante articolo dal titolo "Storie che non riesco a leggere" presente sul blog Penna Blu (per chi non lo conoscesse è veramente ricco di materiale sulla scrittura, con molti articoli che parlano della scrittura nei blog o nel web in generale) mi sono detta perché non dire la mia? Ed è quello che voglio fare con questo post.
dopo la lettura di un interessante articolo dal titolo "Storie che non riesco a leggere" presente sul blog Penna Blu (per chi non lo conoscesse è veramente ricco di materiale sulla scrittura, con molti articoli che parlano della scrittura nei blog o nel web in generale) mi sono detta perché non dire la mia? Ed è quello che voglio fare con questo post.
"Ci sono romanzi che sono al di fuori dei miei interessi letterari – e dunque anche cinematografici – romanzi che non leggerei mai per un rifiuto interiore e per un coinvolgimento che non parte. È una questione personale la lettura e ognuno di noi riesce a lasciarsi trasportare da un tipo di storia piuttosto che da un altro."
http://pennablu.it/storie-che-non-riesco-a-leggere/
Quali sono i generi di romanzi che io non leggerei?
domenica 14 luglio 2013
Film In Uscita #02
Salve miei cari lettori del blog,
oggi torno a parlarvi dei film in uscita al cinema che, per un motivo o un altro, mi piacerebbe vedere. Per ogni titolo vi lascerò il video del trailer, di cosa parla e perché lo vorrei vedere. Voi naturalmente commentate pure e ditemi quali sono i titoli da voi più attesi, quali vorreste vedere e quali invece snobberete di sicuro.
Di cosa parla?
Una nuova avventura per Wolverine che stavolta finirà in Giappone, ospite di una sua vecchia conoscenza a cui aveva salvato la vita anni addietro. L'uomo diventato un ricco imprenditore lo vuole ringraziare promettendogli di donargli la mortalità sempre desiderata. Ma proprio mentre è più debole, arriva una nuova minaccia per Wolverine.
Perchè vorrei vederlo?
Wolverine dei personaggi Marvel devo dire che è il mio preferito. Il personaggio più umano di tutti, l'attore James Howlett lo interpreta benissimo e il regista Bryan Singer dà il massimo in questo tipo di film pieni di azione (ultimamente dello stesso regista ho visto Il cacciatore di giganti). Poi a quanto pare il 3D e l'ambientazione Giapponese fanno il resto, speriamo che non deluda le attese. Esce il 25 luglio.
Di cosa parla?
Un gruppo di esplorati partono per una spedizione in Congo, dove fanno la scoperta del secolo. I dinosauri non si sono tutti estinti, vi è ancora una colonia sopravvissuta.
Perché vorrei vederlo?
Intanto perché sono cresciuta con Jurassic Park, film cult della mia infanzia. Poi perché i dinosauri sono sempre uno spettacolo per gli occhi (sempre se vengono realizzati bene a livello grafico). E poi perché è un mockumentary, che all'inizio a leggerlo mi sembra un insulto, poi ho capito di cosa si trattasse. Film fatti come se fossero dei veri documentari, quando in realtà è tutta finzione, che con questo espediente riescono a coinvolgere lo spettatore nelle vicende narrate. Non tutti ci riescono bene, naturalmente, vedremo in questo caso come andrà. Esce il 18 luglio.
Di cosa parla?
Dopo aver ritrovato le registrazioni della troupe televisiva scomparsa in un manicomio a quanto pare infestato dagli spiriti, un gruppo di ragazzi, a distanza di anni, decide di riprovarci per capire come stanno le cose.
Perché vorrei vederlo?
Sicuramente perché ho visto il primo capitolo e malgrado in molti punti fosse un po' stupido oltre che prevedibile (si sa che in questi film non ne esce fuori nessuno vivo), l'ho trovato carino. Sono saltata un paio di volte dalla sedia, anche se non sono una tipa che si impressiona o spaventa facilmente. Poi mi piacciono questo tipo di horror in soggettiva, con le persone che riprendono con le telecamere, perché, come dicevo per il titolo precedente, se sono fatti bene riescono a farti entrare nella storia (come un buon romanzo scritto in prima persona). Naturalmente se il tutto non è fatto bene risulterà semplicemente un film pessimo. Speriamo bene. Esce il 18 luglio.
oggi torno a parlarvi dei film in uscita al cinema che, per un motivo o un altro, mi piacerebbe vedere. Per ogni titolo vi lascerò il video del trailer, di cosa parla e perché lo vorrei vedere. Voi naturalmente commentate pure e ditemi quali sono i titoli da voi più attesi, quali vorreste vedere e quali invece snobberete di sicuro.
1. WOLVERINE: L'IMMORTALE
Una nuova avventura per Wolverine che stavolta finirà in Giappone, ospite di una sua vecchia conoscenza a cui aveva salvato la vita anni addietro. L'uomo diventato un ricco imprenditore lo vuole ringraziare promettendogli di donargli la mortalità sempre desiderata. Ma proprio mentre è più debole, arriva una nuova minaccia per Wolverine.
Perchè vorrei vederlo?
Wolverine dei personaggi Marvel devo dire che è il mio preferito. Il personaggio più umano di tutti, l'attore James Howlett lo interpreta benissimo e il regista Bryan Singer dà il massimo in questo tipo di film pieni di azione (ultimamente dello stesso regista ho visto Il cacciatore di giganti). Poi a quanto pare il 3D e l'ambientazione Giapponese fanno il resto, speriamo che non deluda le attese. Esce il 25 luglio.
2. THE LOST DINOSAURS
Un gruppo di esplorati partono per una spedizione in Congo, dove fanno la scoperta del secolo. I dinosauri non si sono tutti estinti, vi è ancora una colonia sopravvissuta.
Perché vorrei vederlo?
Intanto perché sono cresciuta con Jurassic Park, film cult della mia infanzia. Poi perché i dinosauri sono sempre uno spettacolo per gli occhi (sempre se vengono realizzati bene a livello grafico). E poi perché è un mockumentary, che all'inizio a leggerlo mi sembra un insulto, poi ho capito di cosa si trattasse. Film fatti come se fossero dei veri documentari, quando in realtà è tutta finzione, che con questo espediente riescono a coinvolgere lo spettatore nelle vicende narrate. Non tutti ci riescono bene, naturalmente, vedremo in questo caso come andrà. Esce il 18 luglio.
3. ESP - FENOMENI PARANORMALI 2
Dopo aver ritrovato le registrazioni della troupe televisiva scomparsa in un manicomio a quanto pare infestato dagli spiriti, un gruppo di ragazzi, a distanza di anni, decide di riprovarci per capire come stanno le cose.
Perché vorrei vederlo?
Sicuramente perché ho visto il primo capitolo e malgrado in molti punti fosse un po' stupido oltre che prevedibile (si sa che in questi film non ne esce fuori nessuno vivo), l'ho trovato carino. Sono saltata un paio di volte dalla sedia, anche se non sono una tipa che si impressiona o spaventa facilmente. Poi mi piacciono questo tipo di horror in soggettiva, con le persone che riprendono con le telecamere, perché, come dicevo per il titolo precedente, se sono fatti bene riescono a farti entrare nella storia (come un buon romanzo scritto in prima persona). Naturalmente se il tutto non è fatto bene risulterà semplicemente un film pessimo. Speriamo bene. Esce il 18 luglio.
Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy
sabato 13 luglio 2013
RECENSIONE FILM: Il cacciatore di giganti
Salve miei cari lettori del blog,
oggi vi voglio parlare del film Il cacciatore di giganti (Jack The Giant Slayer) uscito sul finire di marzo 2013 in Italia e diretto da Bryan Singer (che in precedenza aveva diretto X-Men, X-Men 2 e Superman Returns). Non sono brava con i nomi dei registi per cui ammetto di aver appreso la cosa attraverso una ricerca su wikipedia (non dovrei dirvelo xD). Non scelgo mai un film in base al nome del regista o a quale film ha fatto in precedenza (tanto anche se ha fatto dei capolavori può sempre capitare la rogna). Questa sera sarei dovuta andare a vedermi al cinema Pacific Rim, ma tra una cosa e un'altra non è stato possibile (magari andrò domani se avrò tempo, ma la vedo dura). Visto che non ci sono potuta andare ho optato per vedermi un film in casa e tra i tanti ho scelto Il cacciatore di giganti e non sono rimasta delusa dalla scelta.
Protagonista del film è Jack (si intuisce anche dal titolo originale, ma perché in Italia storpiano sempre i titoli?) interpretato da Nicholas Hoult (lo stesso che ha interpretato lo zombie innamorato di Warm Bodies, film che quanto prima vedrò), un giovane contadino a cui da piccolo il padre raccontava la leggenda dei giganti. Secondo questa leggenda i monaci, nella smania di avvicinarsi a Dio, produssero dei fagioli magici in grado di far crescere una pianta che arrivasse fino al cielo. Arrampicatisi fino in cima, non trovarono il Paradiso, ma un regno sospeso tra le nubi abitato da terribili giganti. I giganti scesero grazie alla pianta rampicante sulla terra e iniziarono a devastarla, finché il re Eric non fece forgiare una corona magica. Essa era fatta della stessa materia dei cuori di pietra dei giganti, ed era quindi in grado di renderli ubbidienti all'uomo. Così i giganti furono rispediti nel loro regno e la pianta fu tagliata. I fagioli rimasti furono seppelliti nella tomba del re, insieme alla corona magica. E la storia divenne leggenda.
oggi vi voglio parlare del film Il cacciatore di giganti (Jack The Giant Slayer) uscito sul finire di marzo 2013 in Italia e diretto da Bryan Singer (che in precedenza aveva diretto X-Men, X-Men 2 e Superman Returns). Non sono brava con i nomi dei registi per cui ammetto di aver appreso la cosa attraverso una ricerca su wikipedia (non dovrei dirvelo xD). Non scelgo mai un film in base al nome del regista o a quale film ha fatto in precedenza (tanto anche se ha fatto dei capolavori può sempre capitare la rogna). Questa sera sarei dovuta andare a vedermi al cinema Pacific Rim, ma tra una cosa e un'altra non è stato possibile (magari andrò domani se avrò tempo, ma la vedo dura). Visto che non ci sono potuta andare ho optato per vedermi un film in casa e tra i tanti ho scelto Il cacciatore di giganti e non sono rimasta delusa dalla scelta.
Protagonista del film è Jack (si intuisce anche dal titolo originale, ma perché in Italia storpiano sempre i titoli?) interpretato da Nicholas Hoult (lo stesso che ha interpretato lo zombie innamorato di Warm Bodies, film che quanto prima vedrò), un giovane contadino a cui da piccolo il padre raccontava la leggenda dei giganti. Secondo questa leggenda i monaci, nella smania di avvicinarsi a Dio, produssero dei fagioli magici in grado di far crescere una pianta che arrivasse fino al cielo. Arrampicatisi fino in cima, non trovarono il Paradiso, ma un regno sospeso tra le nubi abitato da terribili giganti. I giganti scesero grazie alla pianta rampicante sulla terra e iniziarono a devastarla, finché il re Eric non fece forgiare una corona magica. Essa era fatta della stessa materia dei cuori di pietra dei giganti, ed era quindi in grado di renderli ubbidienti all'uomo. Così i giganti furono rispediti nel loro regno e la pianta fu tagliata. I fagioli rimasti furono seppelliti nella tomba del re, insieme alla corona magica. E la storia divenne leggenda.
Rubrica: Scene Assurde #02
Buongiorno miei cari lettori,
oggi torno con questa mia rubrica al suo secondo appuntamento. L'altra volta, per chi non se lo ricordasse, vi avevo parlato di una scena veramente assurda di Le ragazze morte sono facili di Terri Garey, potete trovare il link qui. Oggi visto che la mia lettura in corso è Shadowhunters, Città di Ossa di Cassanda Clare, la scena verrà tratta da questo romanzo. Visto l'imminente uscita del film, ho deciso di leggerne prima il romanzo e per essere sincera non lo sto trovando un granché. In ogni caso ne parlerò ampiamente quando ne farò la recensione e vi assicuro che di cose da dire ce ne sono e anche parecchie.
La scena in questione non è una scena totalmente assurda, ma io l'ho trovata in ogni caso stupida. Siccome non si può capire la scena se non si sa almeno un po' della trama, ve la spiego brevemente. Clary è la protagonista del romanzo che si ritrova un giorno a scoprire di essere in grado di vedere i demoni e al tempo stesso scopre l'esistenza degli shadowhunters, i cacciatori di demoni. Poi sua madre viene rapita e lei cerca di farsi aiutare proprio dagli shadowhunters, il cui capo è Hodge. Hodge in una scena precedente chiede alla ragazza come mai abbiano rapito sua madre, visto che è una semplice umana e apparentemente non ci sarebbe stato motivo di rapirla. Ma il bello di tutto ciò è che Hodge già sa chi sia in realtà la madre di Clary e nella scena assurda che vi mostro qua, adduce a ciò una scusa così stupida, ma così stupida, che non ci sono parole per commentarla. Ve la segnalo con il grassetto la frase da me incriminata.
«Perché non me l'hai detto prima?» chiese la ragazza. «Che mia madre era sposata con Valentine, voglio dire. Conoscevi il suo nome...»
«Io la conoscevo come Jocelyn Fairchild, non come Jocelyn Fray» rispose Hodge. «E tu hai tanto insistito a dire che non era a conoscenza del Mondo Invisibile che mi hai convinto che non potesse essere la Jocelyn che conoscevo... e forse non volevo crederlo. Nessuno potrebbe volere il ritorno di Valentine.» Scosse di nuovo il capo. «Quando questa mattina ho mandato un messaggio ai Fratelli della Città di Ossa non avevo idea di quali notizie avremmo avuto per loro» disse. «Quando il Conclave scoprirà che Valentine è tornato, che sta cercando la Coppa, scoppierà il caos. Spero solo che questo non vada a discapito degli Accordi.»
Lo so che per chi non ha ancora letto il libro sia difficile capirne i particolari (considerando anche la complessità della trama). Sta di fatto che un personaggio non rivela tutto ciò che sa con la scusa "io la conoscevo come Jocelyn Fairchild, non come Jocelyn Fray". Ma dai!!! Volete sapere come la penso io al riguardo? Semplicemente l'autrice voleva, a modo suo, creare un po' di suspense (ma per me si fa solo ridere dietro così), e non rivelare subito il vero passato della protagonista e quindi ha fatto dire ad Hodge che non ne sapeva nulla, come si può leggere da questo pezzo precedente:
«Ma chi?» chiese Clary. «E cosa c'entra mia madre con questa storia?»
Hodge si alzò di nuovo. «Non lo so. Ma farò quello che posso per scoprirlo. Manderò dei messaggi al Conclave e anche ai Fratelli Silenti. Potrebbero voler parlare con te.»
Clary non chiese chi fossero i Fratelli Silenti. Era stanca di fare domande le cui risposte la confondevano ancora di più.
Per poi fargli tornare la memoria un paio di scene dopo. Nel frattempo il brodo si è allungato, la protagonista è quasi morta a causa di un mostro presente a causa sua, ma si sa lei è la protagonista mica può crepare veramente.
Voi cosa ne pensate al riguardo? Fatecelo sapere tramite i commenti.
Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy
venerdì 12 luglio 2013
Tra young adult e adult arriva il new adult
Buongiorno miei cari lettori,
anche se più che giorno ormai è notte. Questo post nasce da varie mie riflessioni fatte su Facebook e scaturite grazie al social network e ai vari gruppi a cui sono iscritta (gruppi a tema urban fantasy e paranormal romance, ma a cui troppo spesso non mi sento per niente "vicina" per via di visioni totalmente differenti, in questo caso le mie, rispetto alla media delle lettrici). Le mie riflessioni riguardano l'urban fantasy, perché è il genere di cui leggo e di cui mi interesso maggiormente. Preciso che non mi piace leggere romance puro, per cui non citerò nessun romanzo del genere. Devo ammettere però che l'urban fantasy è sempre più contaminato dal romance, o forse è il contrario? E sono pochi quei romanzi urban in cui è del tutto assente, o relegato ad aspetto minore. Forse perché si pensa, a torto o a ragione, che un romanzo senza una storia d'amore non possa piacere al pubblico, soprattutto femminile. E in Italia sono più le donne a leggere degli uomini. E alle donne si sa piace leggere di storie d'amore, o almeno è questo quello che pensano gli editori.
anche se più che giorno ormai è notte. Questo post nasce da varie mie riflessioni fatte su Facebook e scaturite grazie al social network e ai vari gruppi a cui sono iscritta (gruppi a tema urban fantasy e paranormal romance, ma a cui troppo spesso non mi sento per niente "vicina" per via di visioni totalmente differenti, in questo caso le mie, rispetto alla media delle lettrici). Le mie riflessioni riguardano l'urban fantasy, perché è il genere di cui leggo e di cui mi interesso maggiormente. Preciso che non mi piace leggere romance puro, per cui non citerò nessun romanzo del genere. Devo ammettere però che l'urban fantasy è sempre più contaminato dal romance, o forse è il contrario? E sono pochi quei romanzi urban in cui è del tutto assente, o relegato ad aspetto minore. Forse perché si pensa, a torto o a ragione, che un romanzo senza una storia d'amore non possa piacere al pubblico, soprattutto femminile. E in Italia sono più le donne a leggere degli uomini. E alle donne si sa piace leggere di storie d'amore, o almeno è questo quello che pensano gli editori.
"Quando non sai cosa scrivere nel tuo blog"
Buongiorno mie cari lettori del blog,
sapete tutti che esiste il famoso e temuto "blocco dello scrittore", sulla stessa riga esiste anche quello corrispondente per chi ha un blog (potete trovare numerosi articoli presenti sul web a riguardo). Per cui oggi vi voglio parlare di "quando non sai cosa scrivere nel tuo blog" secondo la mia personale esperienza.
"A tutti gli autori - o aspiranti tali - sarà successo, almeno una volta: avete a disposizione tutto il tempo che volete, avete qualcosa di cui parlare (il romanzo a cui state lavorando, ad esempio), avete uno studio tutto per voi con un computer da migliaia di euro su cui avete installato esclusivamente il Word Processor, vi sedete alla vostra poltrona super professionale stile megadirettore di Fantozzi e... non riuscite a scrivere una sega. È proprio lui, il blocco dello scrittore! E adesso? [...] Accidenti! Un altro blocco!"
sapete tutti che esiste il famoso e temuto "blocco dello scrittore", sulla stessa riga esiste anche quello corrispondente per chi ha un blog (potete trovare numerosi articoli presenti sul web a riguardo). Per cui oggi vi voglio parlare di "quando non sai cosa scrivere nel tuo blog" secondo la mia personale esperienza.
"A tutti gli autori - o aspiranti tali - sarà successo, almeno una volta: avete a disposizione tutto il tempo che volete, avete qualcosa di cui parlare (il romanzo a cui state lavorando, ad esempio), avete uno studio tutto per voi con un computer da migliaia di euro su cui avete installato esclusivamente il Word Processor, vi sedete alla vostra poltrona super professionale stile megadirettore di Fantozzi e... non riuscite a scrivere una sega. È proprio lui, il blocco dello scrittore! E adesso? [...] Accidenti! Un altro blocco!"
Definizione di Blocco dello scrittore su Nonciclopedia:
Mi fa morire da ridere la nonciclopedia :)
giovedì 11 luglio 2013
RUBRICA "Cosa penso di...": Gli altri blog
Buongiorno miei cari lettori,
oggi torno con la mia rubrica (più che una rubrica è una scusa per poter parlare di ciò che penso xD) dal titolo "Cosa penso di...". Oggi vi voglio parlare dei blog in generale e in qualche modo anche della mia esperienza in questo mondo. Sono quindi tutte considerazioni fatte in base al mio trascorso e magari non troveranno consensi, in ogni caso sono qua per parlarne, quindi ditemi pure come la pensiate.
Inizio io. Mi è sempre piaciuta l'idea di avere un blog. In passato legato a messenger (credo non ricordo bene) si aveva la possibilità di aprirsi un blog personale, che io utilizzavo come una sorta di diario on-line (cosa che oggi giorno è stata sostituita da Facebook, che via via prende sempre più questa strada). E lì parlavo in generale della mia vita (ancora stavo con i miei), gli animali, le ricette, le varie passioni (sapete che amo le statuine del presepe? chi l'avrebbe mai detto xD). Visto che bazzico in internet praticamente da sempre, sono ben consapevole delle varie mode. In internet qualcosa può nascere e morire in brevissimo tempo, e poi nessuno se ne ricorderà più, e infatti quel sistema fu accantonato.
RECENSIONE FILM: Dark Shadows
Buongiorno miei cari lettori del blog,
ieri sera ho visto finalmente Dark Shadows, film che avrei voluto assaporare molto tempo fa, ma poi per una cosa o per un'altra non vi è mai stata l'occasione, fino a ieri sera. So che la mia recensione non sarà quindi attuale (è uscito nel 2012), ma magari può interessare a chi il film ancora non l'ha visto o a chi l'ha già visto e ne vuole parlare insieme a noi. Un film firmato Tim Burton, che per molti è venerato quasi come se fosse un dio (non è il mio caso, sì apprezzo diversi suoi film, ma non tutti sono dei capolavori) con protagonista Johnny Depp (un'accoppiata vincente, almeno di solito, prima vi era stato Sweeney Todd).
Depp è famoso per le sue "trasformazioni" anche se in molti casi è tutta scena, se gli togli la maschera rimane un attore mediocre. No, scherzo anche a me piace Johnny, ma ho apprezzato paradossalmente di più quei film in cui non si nasconde dietro a un trucco pesante (ad esempio Secret Window, forse perché tratto da un racconto di Stephen King, dove fa lo scrittore mezzo pazzo).
lunedì 8 luglio 2013
RUBRICA "Cosa penso di...": Chi snobba l'urban fantasy
La mia faccia incazzata quando leggo certi articoli contro l'urban fantasy e generi affini...
Buongiorno miei cari lettori,
questo post oggi non era in programma, ma siccome ho letto per l'ennesima volta un articolo su di un sito in cui si prende per il culo l'urban fantasy, ora ce le ho proprio girate e voglio dire come la penso. Magari la foga mi farà fare degli errori, come è nel mio solito fare, per cui mi scuso in anticipo per le possibili mancanze (uomo avvisato mezzo salvato). Sono una grande appassionata di urban fantasy, si può intuire facilmente dal nome del mio blog e lo seguo fin dai suoi inizi, per cui mi ritengo abbastanza informata sull'argomento per poterne parlare. Anch'io non sono contenta di dove sta andando a parare ultimamente il genere, con una sempre più imposizione dell'elemento hot, e sarei contenta se ritornasse alle sue origini (tipo ai primi romanzi della saga di Anita Blake, dove l'elemento romance era poco o per nulla presente). Ma da questo a fare di tutta un'erba un fascio e a prendere per il sedere l'urban fantasy o il paranormal romance ce ne vuole!
Film In Uscita #01
Buongiorno miei cari lettori del blog (o come al solito chiunque passasse anche solo per caso da questo mio piccolo spazio web). Oggi vi voglio parlare dei film di prossima uscita che vorrei vedere e che mi incuriosiscono. Ne avevo in parte già parlato nel post dedicato alla recensione del film Afther Earth, ma qui approfondirò meglio l'argomento. Prendendo spunto dalla rivista Best Movie, che si può prendere in omaggio ogni volta che si va al cinema (almeno nell'UCI CINEMA che frequento io xD) e che io mi accaparro ogni volta, vi dirò i titoli, di cosa parlano e perché vorrei vederli. Voi naturalmente se volete dire la vostra fatelo pure, mi farebbe veramente molto piacere leggervi attraverso i commenti.
Di cosa parla?
La Terra è sotto l'attacco di giganteschi mostri marini alieni, chiamati Kaiju. Per sconfiggerli vengono creati degli enormi robot, chiamati Jaeger, controllati simultaneamente da una coppia di piloti che uniscono le loro menti per poterli controllare. Dal grande regista Guillermo del Toro arriva un nuovo titolo sci-fi per gli appassionati della fantascienza e degli anime giapponesi.
Perché vorrei vederlo?
Perché sembra proprio spettacolare, con questi scontri tra "fottutissimi alieni giganti contro fottutissimi robot giganti" come dice la rivista. Anch'io da piccola sono cresciuta con i classici cartoni pieni di robot, sono una grande appassionata di anime giapponesi e anche se ultimamente non mi sono più tanto interessata al genere, fa in qualche modo sempre parte di me. Poi sono questi i tipi di film che mi piace vedere al cinema, pieni di scene spettacolari, tanta azione e frutto dell'immaginazione dell'uomo (in questo caso il regista). Poi adoro il regista, anche se un grande nome non significa per forza un buon prodotto. Magari sarà semplicemente un'altra americanata, lo saprò quando andrò a vederlo :) Esce l'11 luglio, quindi non manca molto.
1. PACIFIC RIM
La Terra è sotto l'attacco di giganteschi mostri marini alieni, chiamati Kaiju. Per sconfiggerli vengono creati degli enormi robot, chiamati Jaeger, controllati simultaneamente da una coppia di piloti che uniscono le loro menti per poterli controllare. Dal grande regista Guillermo del Toro arriva un nuovo titolo sci-fi per gli appassionati della fantascienza e degli anime giapponesi.
Perché vorrei vederlo?
Perché sembra proprio spettacolare, con questi scontri tra "fottutissimi alieni giganti contro fottutissimi robot giganti" come dice la rivista. Anch'io da piccola sono cresciuta con i classici cartoni pieni di robot, sono una grande appassionata di anime giapponesi e anche se ultimamente non mi sono più tanto interessata al genere, fa in qualche modo sempre parte di me. Poi sono questi i tipi di film che mi piace vedere al cinema, pieni di scene spettacolari, tanta azione e frutto dell'immaginazione dell'uomo (in questo caso il regista). Poi adoro il regista, anche se un grande nome non significa per forza un buon prodotto. Magari sarà semplicemente un'altra americanata, lo saprò quando andrò a vederlo :) Esce l'11 luglio, quindi non manca molto.
domenica 7 luglio 2013
RECENSIONE FILM: Afther Earth
Il pericolo è reale, la paura è una scelta...
Buongiorno e buona domenica miei cari lettori del blog, o chiunque passi anche solo per caso da questo mio piccolo spazio web. Ieri sono finalmente andata a vedere questo film al cinema che mi incuriosiva da diverso tempo: After Earth, Dopo la fine del mondo. Protagonisti del film sono un padre e un figlio, nella finzione come nella realtà, Will Smith e Jaden Smith. Sono una grande fans dei film interpretati da Will Smith e lui mi piace veramente tanto come attore.
Se vi dico quanti eravamo al cinema vi mettereste a ridere, ma io adoro quando la sala è praticamente vuota e si sta in pace senza nessuno a cui gli squilla il cellulare (spegnerlo vi costa troppo?), senza nessuno che tossisca o che sparli con il proprio compagno/a. L'unica cosa proprio fastidiosa era l'aria condizionata sparata a palla, non è che ci fosse tutto sto gran caldo per giustificare una tale frescura (tipo freezer). E non parliamo della pubblicità, ma può essere che una si deve subire più di mezz'ora di trailer? Se vado troppo tardi ho sempre paura di beccarmi i posti peggiori, se vado però presto finisco per vedermi diecimila trailer ed esco dal cinema con la voglia di vedere diecimila altri film. Infatti ho già adocchiato PACIFIC RIM che esce l'11 luglio e voglio andare a vederlo. Poi il nuovo film di Riddick, ma per quello tocca aspettare un bel po' e altro titolo molto interessante (soprattutto per le appassionate di urban fantasy come me) è Shadowhunter Città di Ossa, di cui il trailer mi ha proprio fatto venire la voglia di iniziare questa interessante saga.
giovedì 4 luglio 2013
RECENSIONE FILM: World War Z
Quando gli zombie preferiscono carne fresca e sana...
Buongiorno miei cari lettori,
oggi vi voglio parlare dell'ultimo film che mi sono vista: World War Z. Se ne avevate avuto abbastanza di zombie nel passato, allora state alla larga da questo ennesimo titolo del genere, se invece ancora c'è uno spiraglio... peggio per voi. La storia descritta in World War Z (dove la Z sembra essere messa tanto per fare i fighi) è stata tratta da un libro dal titolo World War Z. La guerra mondiale degli zombi (romanzo horror fantascientifico, post apocalittico di Max Brooks, lo stesso autore di "Manuale per sopravvivere agli zombi" dovrei procurarmi questi due titoli per "approfondire l'argomento"). Il film, come d'altronde il romanzo, ricalcano l'ultima moda cioè quella di parlare della possibile fine del mondo ad opera degli zombie. Come se di fine del mondo alternativa a quella degli zombie non ce ne fossero già abbastanza, ma visto che siamo scampati alla profezia dei Maya, devono pur inventarsi qualcosa a Hollywood per campare. Il genere catastrofico è un genere che riscuote sempre un discreto successo, forse perché si basa sulle paure concrete dell'uomo, nessuno ammetterà di aver paura di resuscitare come non-morto sia chiaro, ma di trovarsi in "certe" situazioni di emergenza magari sì.
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