giovedì 12 luglio 2012

Recensione: Multiversum


Titolo: Multiversum
Autore: Leonardo Patrignani
Pagine: 341
Prezzo: € 16 versione cartacea, € 9,99 versione eBook
Editore: Mondadori (collana Chrysalide)
Genere: Fantasy
Scheda su Anobii: qui

Trama: Alex vive a Milano. Jenny vive a Melbourne. Hanno sedici anni. Un filo sottile unisce da sempre le loro vite: un dialogo telepatico che permette loro di scambiarsi poche parole e che si verifica senza preavviso, in uno stato di incoscienza. Durante uno di questi attacchi i due ragazzi riescono a darsi un appuntamento. Alex scappa di casa, arriva a Melbourne, sul molo di Altona Beach, il luogo stabilito. Ma Jenny non c’è. I due ragazzi non riescono a trovarsi perché vivono in dimensioni parallele. Nella dimensione in cui vive Jenny, Alex è un altro ragazzo. Nella dimensione in cui vive Alex, Jenny è morta all’età di sei anni. Il Multiverso minaccia di implodere, scomparire. Ma Jenny e Alex devono incontrarsi, attraversare il labirinto delle infinite possibilità. Solo il loro amore può cambiare un destino che si è già avverato.
Sito Ufficiale del romanzo e della sua saga.

Note sull'autore: Sito Ufficiale dell'autore. Leonardo Patrignani sul finire degli anni ’90 porta a termine la sua prima fatica letteraria, dal titolo Labirinto. Stampato da Elena Morea Editore, il thriller di matrice kinghiana era rimasto “fuori catalogo” e disponibile solo grazie al contatto diretto con l’autore. E’ nel 2008 che avviene la svolta. La prematura scomparsa del padre spinge Leonardo a buttarsi in una nuova storia. Una voce insistente risuona in qualche angolo del suo cervello e lo spinge a sviluppare un intreccio narrativo attorno al tema del Multiverso. Tra il 2010 e il 2011 il testo viene spedito agli editori e suscita interesse. Arriveranno ben due proposte di pubblicazione. Sarà MONDADORI a spuntarla, con un contratto chiuso nel giro di un paio di mesi di trattativa dall’agente letterario Piergiorgio Nicolazzini.

Leonardo inizia a lavorare a stretto contatto con l’editor Francesco Gungui, a sua volta autore (il suo Mi piaci così ha venduto molto bene in Italia ed è stato tradotto in 4 Paesi arrivando al primo posto della classifica young adult spagnola). Il risultato è MULTIVERSUM, un romanzo urban fantasyambientato nelle infinite dimensioni parallele della nostra vita. Il libro verrà pubblicato nella collana Chrysalide di Mondadori. Sarà disponibile nelle librerie italiane dal 27.03.12. (Biografia tratta dal sito ufficiale dell'autore)

La mia opinione: Quando ho iniziato la lettura di questo romanzo ero piena di aspettative (antecedenti anche all'uscita stessa del romanzo, molto pubblicizzato in rete) e quasi mai devo dire queste vengono confermate nell'atto pratico, ci si aspetta sempre qualcosa di più per poi rimanere il più delle volte delusi. Ero consapevole in fondo di questa cosa, ma allo stesso tempo speravo di sbagliarmi, ma non era cosi.
Un piccolo appunto ma quelli della Mondadori hanno mai letto un urban fantasy? come si fa a definire Multiversum un urban fantasy? al massimo possiamo parlare di fantasy, o in generale di fantastico, con un influsso di fantascienza visto i temi trattati, ma di urban fantasy non credo proprio.

Inizio dicendo che mi fa piacere quando scrittori italiani si dedicano al fantasy (e queste realtà italiane vanno promosse sicuramente), ma le scelte della Mondadori su cosa pubblicare o meno sono quanto meno discutibili (o forse non trovano di meglio, ma non ne sarei cosi sicura, forse più che alla qualità puntano alle vendite e un romanzo così attira sicuramente tanti ragazzini). Sicuramente l'idea di fondo del romanzo è molto interessante, chi non vorrebbe credere all'esistenza di milioni di universi paralleli? in cui in ognuno di questi mondi le scelte di ogni singolo individuo hanno portato ad evoluzioni differenti. Io ad esempio magari in un'altra esistenza sarei stra ricca (non mi dispiacerebbe neanche in questa), scherzo. Ma questa idea di fondo è l'unica cosa di positivo che ho potuto riscontrare, il resto mi è sembrato qualcosa di già visto e poco approfondito.

La storia è quanto meno molto "campata in aria" due ragazzini di 17 anni che volono da una parte all'altra del mondo in tutta tranquillità per conoscersi, essendosi solamente parlati per via telepatica. Il tutto mi sembra molto indirizzato verso lettori giovani, adolescenti, in preda ai primi amori, io essendo ormai vecchiotta non ho trovato la cosa interessante. Spero mia figlia un giorno non parta per l'Australia a mia insaputa per conoscere qualche ragazzino sentito in chat, i tempi cambiano chi può mai dirlo. I dialoghi sono poco approfonditi e molto banali, come i dialoghi tra i due ragazzini innamorati o di Alex con il suo amico del cuore Marco. Non si capisce inoltre come mai Marco studiasse (da quello che ho capito leggendo) da tanto tempo questa teoria sul Multiverso e non ne avesse mai fatto cenno all'amico del cuore, tranne nel momento in cui questo parte per l'Australia e lo informa di non aver incontrato la sua Jenny, malgrado fossero tutti e due nello stesso punto (ma in due spazi-temporali differenti). Inoltre ma la carta di credito prepagata di Alex dispone di soldi infiniti?

La trama non so perché mi ricordava parecchio il film Donnie Darko, forse per la stessa teoria dei mondi paralleli, forse per questa fine del mondo che solo i protagonisti possono impedire, ma sicuramente il film in questione si distacca totalmente dal romanzo di Patrignani, in quanto molto più profondo e maturo. Malgrado questa premessa non proprio positiva, devo però dire che in ogni caso non ho interrotto la lettura a metà romanzo (o addirittura dopo qualche pagina) come mi è capitato in altre occasioni, non so perché ma qualcosa ti prende e ti fa continuare. Malgrado lo stile non proprio eccelso, malgrado la trama un po' campata in aria, malgrado i personaggi non troppo approfonditi, però tutti quei punti messi qua e là e lasciati in sospeso (come la videocassetta trovata da Alex nel suo giocattolo preferito da piccolo, o l'incontro dei due quando avevano 4 anni, o altri eventi che incuriosiscono) ti portano a voler continuare la lettura, la curiosità, l'emozione di quello che potrebbe accadere ti trasportano pagina dopo pagina. Purtroppo arrivati poi all'ultima pagina rimango nuovamente delusa, perché alla fin fine il romanzo non ha proprio nessun filo logico, sembra un accozzaglia di roba messa su e tenuta a stento, niente viene spiegato veramente in modo approfondito. La fine inoltre mi ha lasciato un dubbio, ma se Marco, l'amico del cuore di Alex, non era in grado di viaggiare tra le diverse realtà, come fa alla fine del romanzo a, per quanto capito, ricordarsi tutto e non essere solo memoria, parte dei ricordi dei due ragazzi. Aspettando il seguito, non sia mai che si riesca a costruire una trama più studiata della precedente.

Intanto se per caso vi è capitato di leggerlo fatemi sapere la vostra opinione.

5 commenti:

  1. Io concordo con te... ero pieno di aspettative, l'ambientazione (quella degli universi paralleli) mi aveva incuriosito tantissimo, ma un po' ha deluso le aspettative questo libro!

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  2. Anch'io ero stata attratta proprio da quello, gli universi paralleli, ma mi aspettavo qualcosa di più maturo e profondo, capisco che si tratti di un young adult visto i protagonisti, ma ci sono young adult e young adult, sicuramente molti dei quali più profondi di questi. Se si pensa solo al protagonista, cosa conosciamo di lui? gioca a basket e poi? e di Jenny? solo che è una nuotatrice agonista.

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  3. Più che altro la mia delusione stava nel fatto che mi ero creato tutta una mia idea sulla storia prima che il libro venisse pubblicato e poi invece, leggendolo, mi sono trovato qualcosa di diverso. Non che il libro sia brutto, anzi, è una lettura molto piacevole, però è semplicemente diverso. Mi aspettavo qualcosa di meno apocalittico, magari più introspettivo e legato strettamente ai due personaggi principali, ma consideriamo che è comunque solo il primo libro della saga. Il secondo lo leggerò, perché comunque la curiosità alla fine del primo libro rimane! Sono fiducioso sul fatto che possa migliorare, approfondire magari la psicologia dei personaggi ;)

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  4. Sarà che ho letto Harry Potter dopo aver perso una scommessa con mio figlio, sarà che per curiosità ho iniziato a leggere Cronache del Mondo Emerso perché mi incuriosiva... sarà per N motivi, ma questo libro mi è piaciuto parecchio, gli esempi che ho portato sono a dimostrare quello che secondo me si può considerare un 'mutare' nel corso della narrazione.
    Leonard ha scritto un romanzo che ha qualche piccola pecca (di cui ho parlato direttamente con l'autore) però ha sicuramente una serie di pregi:
    riesce a catturare l'attenzione, riesce a non diventare ammorbante, riesce ad approfondire il carattere dei personaggi in vari momenti della narrazione, senza svelare troppo all'inizio ma anzi, dando ogni momento una goccia di familiarità man mano che ci si affeziona ad essi.

    Un'altro pregio fondamentale che ha questo libro: aumenta la possibilità che ci siano più italiani che leggano qualcosa, partendo da una lettura magari non impegnativa, non complessa nelle spiegazioni scientifiche... ma sicuramente avvincente proprio per la sua matrice.

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  5. Se gli italiani per leggere qualcosa debbano sempre puntare su ciò che è COMMERCIALE, frutto più di pubblicità e di operazioni di marketing, lo trovo veramente desolante. Leggo tanto, non tanto quanto vorrei per impegni, ma oggi giorno si legge più per MODA che per passione o vero arricchimento culturale e questo mi dispiace. Al massimo può essere utile per avvicinare i giovani alla lettura, ma poi puntate su altro una volta iniziato.

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