lunedì 4 giugno 2012

6) Racconto: Macchina da vendetta

Macchina da vendetta
di Simone Arioli
Creatura: Golem


RACCONTO CHE HA PARTECIPATO AL CONCORSO DI RACCONTI BREVI GENERE FANTASY INDETTO DA QUESTO BLOG NELL'APRILE 2012

9 commenti:

  1. Bel racconto ma, perchè la guardia del corpo voleva uccidere Cohen??

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    1. mi fa piacere salutare una strega...
      vedi il mio commento sotto

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  2. sarebbe stato bello se il golem fosse stato una delle prostitute ... in parrucca chiaramente!!!ihihihi

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  3. Sono davvero senza parole, davvero! MA in questo racconto dov'è il capo e dov'è la coda? Mah! Se dovessi dare un voto gli darei un bello zero spaccato!!! :((((((((

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  4. Cerchiamo di non lasciare commenti inutili, le critiche devono essere costruttive. Si può esprimere il proprio giudizio articolandolo anche senza offendere nessuno, frasi del tipo "gli darei uno zero spaccato" le ritengo offensive e non aiutano certo l'autore a migliorarsi.
    Grazie
    Admin de blog
    Angela Visalli

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  5. Un bel racconto d'azione. Dinamico e veloce, però come hanno detto gli altri commenti, avresti dovuto far presente al lettere per quale motivo la guardia del corpo voleva uccidere il suo capo. Perchè ha creato il golem ? C'è qualche figura ancora più misteriosa dietro di lui, che fosse un nemico di Cohen ? Magari potevi aggiungere questo fatto nel discorso finale tra la escort e la guardia del corpo.

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  6. A me è piaciuto molto Simone. Certo, bisogna lavorare sulla trama ma il risultato lo raggiunge: è divertente e dinamico.

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  7. hey, raga... il mostro c'è, e di quelli tosti... l'azione c'è, ben congegnata ("ti sei guardato bene dal sparargli" dice l'escort sopravvissuta)... che volete di più da Simone? sapere perchè ha creato il golem? è un tocco di classe il non averlo reso esplicito, lascia la possibilità di continuare a fantasticare; sarebbe stato necessario solo in un racconto più lungo.

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  8. ciao a tutti e grazie per i commenti (sia per gli zeri spaccati che per i tocchi di classe).
    In effetti quella di lasciare molte cose in sospeso ("in sospeso", non "non dette") fa parte del mio stile. Non tanto perché lasci a me come autore maggiore libertà (una cosa in meno da scrivere), ma perché da lettore, quando leggo qualcosa dove vengono lasciati dei sottintesi mi piace pensare a quali essi siano e a quali possano essere i retroscena e/o mi fanno bramare per avere un seguito. A qualcuno può piacere a qualcuno no. Rifletterò sopra se sia il caso di continuare con questo trend o meno, in futuro, e a come utilizzarlo meglio.
    Grazie ancora per i commenti, e grazie anche agli organizzatori del concorso.

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