venerdì 14 giugno 2013

Rubrica: Scene Assurde #01


Oggi volevo inaugurare una nuova rubrica (come sempre, ma questa mi piace proprio xD) l'ho intitolata: SCENE ASSURDE, e ultimamente di scene assurde ne sto leggendo troppe negli urban fantasy o affini. Per cui eccomi qui a mostrarvi quelle che mi hanno colpito di più, certo non in senso positivo sia chiaro. Visto che la mia ultima lettura è stata Le ragazze morte sono facili di Terri Garey (di cui potete leggere la mia recensione qui) la scena l'ho presa da lì. La credibilità per me è fondamentale, senza di questa il romanzo può andarsi a fare benedire, che sia fantasy o non fantasy. Ora sta a voi giudicare se questo pezzo manca o no di credibilità (per me sì).

- Vattene! - gridai, quasi al limite della sopportazione. -Vattene, Caprice! Non ti ho mai fatto niente, credevo fossi mia amica! - Avevo cominciato a singhiozzare. - Ho cercato di aiutarti, ma non posso! Lasciaci in pace!
- Non sei mai stata mia amica. Hai cercato di sottomettermi. - II suo era un sussurro malvagio impalpabile, suono puro.
Joe incespicò all'indietro un'altra volta e si strinse la gola. Volai in cucina, dove ansimava appoggiato al bancone alla ricerca di aria.
Ma non c'era niente e nessuno da combattere.
Poi ricordai.
- Rivestitevi, dunque, dell'armatura di Dio, per poter resistere nel giorno maligno. — Pronunciai ad alta voce la frase della Nonna tratta dalla Bibbia e la ripetei ancora più forte. — "Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome..." - Dissi qualunque passo religioso che mi venne in mente e il più in fretta possibile, tenendo stretto il braccio di Joe e guardandolo in faccia.
Boccheggiava, lottava per respirare. Mi rivolse uno sguardo disperato, e alla fine capì: non c'era nessuno da combattere, tranne le immagini nelle nostre teste. Continuammo a guardarci, mentre proseguivo: "Meravigliosa grazia, che lieta novella..." - Ignorai il tanfo che lo circondava come gelatina ammuffita. -"Onora il padre e la madre. Non rubare."
Joe inspirò profondamente e la sua espressione si rilassò un poco, poi di nuovo. Lo tenni stretto. - "Non desiderare la donna d'altri" - balbettai, mentre le sue braccia mi circondavano e il suo cuore batteva contro il mio orecchio. Adesso riusciva a respirare.
- "Ave Maria, piena di grazia..." - Non riuscii a stabilire se la rauca aggiunta di Joe fosse il frammento di un ricordo, o una frase di incredulità per quello che gli era appena successo.
- "Dacci oggi il nostro pane quotidiano."
- "Fa' agli altri quello che vorresti fosse fatto a te."
Sospirai. - È proprio per questo che sono finita nei casini.
Joe mi prese velocemente la mano, poi afferrò le chiavi sul tavolo. - Usciamo di qui.
Non mi opposi e due secondi dopo eravamo spariti, diretti verso l'auto di Joe. Non parlammo della nostra meta finché non ci lasciammo alle spalle diversi isolati.
- Che diavolo era quello? - chiese Joe, continuando a controllare nello specchietto retrovisore. Sembrava più arrabbiato che spaventato.
- Lo sai - replicai, stanca e troppo esausta per nominarla.
- Come diavolo ce ne liberiamo?
- Non ne ho idea. -

Immaginate di avere un fantasma indemoniato che vi giri per casa, che si suppone abbia venduto la propria anima al demonio. La protagonista tenta una sorta di esorcismo o come lo vogliamo chiamare boh, in ogni caso cerca di respingere l'entità maligna con: "Dissi qualunque passo religioso che mi venne in mente". Ok non è un prete, non è un esorcista, ma almeno qualche preghiera la conoscerà o no? Sono attimi concitati, poverina se la sta facendo sotto. Ma da quando in qua "I dieci comandamenti" sono dei passi religiosi, o sarebbero utili a scacciare un fantasma indemoniato? "Non desiderare la donna d'altri" ci sta proprio a pennello! Per non parlare di "Meravigliosa grazia, che lieta novella..." che sarebbe? mai sentito un passo religioso che inizi cosi, ma forse lo ignoro io. Per ultimo "Fa' agli altri quello che vorresti fosse fatto a te" che però a me sembra più un consiglio, un proverbio, fa parte dell'etica morale del cristianesimo, ma non mi sembra il momento di rifletterci su. Io a una così l'avrei fatta crepare con gusto in una scena del genere!

Secondo voi sbaglio a considerarla una scena assurda, voi cosa ne pensate? Fateci sapere attraverso i commenti, siamo qui per questo.

Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy

2 commenti:

  1. Rubrica originale e spassosissima! E hai perfettamente ragione: scena assurda.

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    Risposte
    1. Grazie :) C'è da dire che la protagonista non è una tipa molto credente, però dai i dieci comandamenti anche no :))

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