lunedì 3 giugno 2013

RUBRICA "Cosa penso di...": Gli ebook

Buongiorno a tutti miei cari lettori del blog. 
Ieri mi era venuta un'idea su una nuova rubrica per il blog (lo so apro nuove rubriche e poi non ho mai tempo di portarle avanti, ma cercherò di sforzarmi, dovete sapere che io e la costanza -no non è una mia amica- facciamo spesso a botte).
In realtà non si tratta di una vera e propria rubrica, volevo solamente esprimere le mie opinioni su argomenti attinenti al mondo dei libri (e in caso al mondo dei film/telefilm altra mia passione).
Ultimamente sento questo bisogno impellente (no non devo andare in bagno xD) di dire come la penso su tante cose, il più delle volte scrivo i miei pensieri su facebook, ma mi rendo conto che non tutti i miei contatti sono interessati a questi argomenti. Per cui quale posto migliore per esprimere le mie idee se non il mio blog? Alla fine è nato per questo, anche se spesso me ne dimentico in quei periodi in cui vado alla deriva (e abbandono il blog al suo destino).
Per l'appunto la rubrica l'ho intitolata banalmente "Cosa penso di..." oggi vi parlo degli ebook.

Secondo la definizione di wikipedia un ebook (scritto anche e-book o eBook, ma io preferisco ebook e basta) è un libro elettronico, in formato digitale, che si può leggere tramite il computer (abbastanza scomodo come metodo) o altri dispositivi mobili (smartphone, tablet ecc.).
Di solito però il metodo migliore e più comodo per leggere un ebook è usare un ebook reader o eReader, con schermi appositamente ideati per non far stancare gli occhi e rendere la lettura simile a quella che si ha con la carta stampata.

Vi racconto ora la mia esperienza personale con questo modo diverso di leggere a cui sono molto legata (tanto che ormai leggo quasi esclusivamente in formato ebook).

Sono sempre stata una grande appassionata di tecnologia, il primo computer in casa nostra comparve quando andavo in prima media (e sono del '84 quindi parecchi anni fa), era un 486 non aveva windows (funzionava col dos) e neanche l'hard disk. Fin da subito fui affascinata dalla possibilità di utilizzarlo per gli scopi più vari, ci programmavo (programmi stupidi niente di astrofisico), ci disegnavo (con una versione moltoooo antica del paint che vi è ora su windows) e ci scrivevo qualche racconto o storia ogni tanto (avrei sempre voluto avere una macchina da scrivere a quel tempo).

Poi venne l'avvento di internet, ancora me lo ricordo, ero così entusiasta di poter ricercare gli argomenti di mio interesse (non vi era certo a disposizione la mole di dati che vi è oggi, ma non aveva importanza all'epoca) e poter dar sfogo a una delle mie passioni: la lettura (passione che mi porto dietro fin da quando ero piccolina). Per cui una delle prime cose che feci è ricercare in internet materiale da poter leggere gratuitamente. Di materiale ve ne era, racconti scritti da altri autori (leggevo horror o fantasy), leggende e storie di fantasmi (di cui vado matta) o grandi classici, favole ecc.
Fin da subito mi resi conto che leggere attraverso le pagine web era scomodo, oltre a dover essere sempre connessi (a quel tempo non avevo internet illimitato, il contratto era a ore). Aggiravo il problema salvando come file le mie pagine web preferite, ma anche in quel caso la cosa era scomoda.

Iniziai così a impaginarmi il materiale che più mi piaceva e a autocrearmi i primi miei ebook (naturalmente per uso esclusivamente personale). Il formato era quello lit, ora quasi completamente caduto in disuso e diventato obsoleto (ma all'epoca era all'avanguardia in questo campo).
Io che non avevo tutta questa disponibilità economica di comprarmi qualche libro (era tanto se i miei si potessero permettere di comprarci tutti i libri scolastici a me e ai miei fratelli) riuscivo così a poter leggere qualcosa (certo ogni tanto mi prendevo qualche libro dalla biblioteca della mia scuola, ma il materiale di cui disponevano non riscontrava totalmente i miei gusti, ero già all'epoca appassionata di creature della notte, di leggende e miti).  

Tutti dovrebbero avere il diritto alla lettura e la cultura dovrebbe essere alla portata di tutti (non riservata a un'elitè). Molte persone in internet all'epoca (e anche oggi, ma la politica distrugge ogni possibile iniziativa bocciandola come illegale, quando poi sono loro i primi a derubarci) si impegnavano a scannerizzare i propri libri (la maggior parte introvabili), ricontrollarli pagina per pagina (no come le case editrici che ti mettono un ebook a dieci euro e te lo vendono pieno di errori e refusi) eliminando tutti gli errori e condividendoli con altre persone. 

La cultura è condivisione, la cultura dovrebbe essere gratuita, questa è la mia opinione. Nasceva cosi la mitica Biblioteca del Brivido, molti si scandalizzeranno a sentire queste mie affermazioni, ma poi sono i primi a cercare piratato l'ultimo libro uscito in libreria. Sia chiaro non sto dicendo che sia giusto scaricare ebook in modo illegale, sto dicendo tutto l'opposto, all'epoca di quei libri gli ebook non esistevano proprio (le case editrici si ostinavano a pensare che il mondo dell'ebook non si sarebbe mai sviluppato, e avevano totalmente torto).

Naturalmente per non far sbocciare il settore tenevano i prezzi dei lettori di ebook elevati, per cui per avere un buon eReader bisognava sborsare sulle trecento euro (anche se avessi voluto non me lo sarei potuta permettere). Allo stesso modo si osteggiava Amazon, con il suo eReader venduto a un prezzo troppo basso. Alla fine si sono dovuti arrendere all'evidenza (era ora!), amazon è entrata anche in Italia, i prezzi degli altri eReader sono dovuti scendere per forza di cosa, e sono sorti nuovi lettori come il kobo. Però ancora oggi si ostinano, le case editrici più o meno famose a livello nazionale, a proporti ebook a prezzi esorbitanti (qualcosa sta iniziando a cambiare).

Un buon ebook non dovrebbe costare più di cinque euro, cifra comunque elevata perchè il prezzo dovrebbe aggirarsi tra i 0,99 e 2,99 (prezzo onesto, il resto per me sono soldi rubati). 

Ed ecco che nascono tutti gli autopubblicati, amazon doveva offrire ai possessori dei propri lettori di ebook materiale da poter leggere a prezzi contenuti (vi erano stati altri siti in precedenza che avevano cercato di offrire lo stesso servizio, ma non erano riusciti ad ottenere la fama che ha amazon oggi) Lettori che diventono scrittori per permettere ad altri lettori di avere materiale per intrattenersi. Io l'ho trovato fin da subito una bellissima cosa, certo a distanza di un po' di tempo sto notando i limiti. 

Quali sono questi limiti? troppe persone si ergono a scrittori e pubblicano i propri romanzi senza prima fare un buon editor accurato della propria opera (non dico cose dell'altro mondo, quando meno il controllo ortografico) e amazon naturalmente non controlla minimamente la qualità di ciò che viene venduto sul suo sito. Inoltre amazon non ti vende il file, ma la possibilità di leggerlo (o almeno cosi ho capito, ditemi pure se sbaglio) quindi in teoria non sei veramente padrone dei tuoi ebook comprati legalmente (e questo mi manda in bestia), per cui ad esempio non li puoi prestare (anche se forse ora stanno implementando questa possibilità).

Vi era tempo fa una petizione per far cambiare il contratto di vendita di amazon, ma non so come le cose si siano evolute nel frattempo. Amazon naturalmente cerca di favorire i propri interessi, ha un formato il mobi proprietario (la cultura non dovrebbe essere limitata a un formato proprietario, ma dovrebbe essere libera) per cui se tu acquirente ti vuoi leggere l'ebook (comprato in maniera del tutto legale) su un altro dispositivo no kindle, te lo devi convertire, commettendo un atto illegale. Ma vi pare giusto? a me no!

Esistono naturalmente altri store in cui si possono comprare gli ebook in altri formati, ma amazon è furba e dà la possibilità di una percentuale maggiore di guadagni se lo scrittore decide di pubblicare il proprio ebook solamente su amazon (o comunque per un periodo iniziale che non mi ricordo di quant'è, qualche mese).

Ritornando al discorso generale, cosa penso degli ebook? Come si può evincere dalla mia storia personale sono sempre stata a favore degli ebook, fin da tempi non sospetti, e non ho mai dimostrato nessun tipo di reticenza, come molti fanno oggi, verso questa possibilità. La cultura non dovrebbe essere bloccata, mai e poi mai. Intanto però vi è stata per molto tempo una vera campagna contro gli ebook.
Ancora oggi continuano a perversare opinioni romantiche su quanto sia bello l'odore della carta (ma se oggi molti ti stampano i libri con una qualità della carta pessima? che tra un pò ti si sbriciola nelle mani, senza contare la qualità di stampa degli on demand...) quanto siano belle le copertine (lo specchio per le allodole, il migllior modo per i grossi marchi di invogliarti all'acquisto, facendoti comprare un libro non perchè veramente interessata al suo contenuto, ma perchè attirata dalla copertina) e sono idee che sono dure a morire (come quella per cui mi batto da anni che il cane sia più intelligente del gatto!!ma questo è un altro discorso xD)

Naturalmente ognuno può avere la sua opinione non lo metto in dubbio, ma giudicare una cosa ancor prima di averla provata (perchè molti che parlano male degli ebook non ne hanno mai letto uno in vita loro) è da stupidi.
Sfatiamo un altro mito, chi legge ebook non legge libri di serie b! Inoltre l'ebook non dovrebbe essere sfruttato unicamente dalle case editrici come metodo di promozione, cosa che sta accadendo ultimamente (non solo con le anteprime). Vi spiego meglio una casa editrice decide di pubblicare un romanzo, ha paura di non vendendere e quindi cosa fa? pubblica inizialmente l'ebook, vede se le acque sono buone e solo in un secondo momento decide di pubblicare il cartaceo. Questo meccanismo però nel lettore fa nascere l'idea che l'ebook sia solo un metodo per testare se ti piace o meno un romanzo, per poi comprartelo cartaceo (come se l'ebook fosse un metodo di lettura di serie b). Questa è un'altra cosa che mi manda in bestia! Il mondo degli ebook è un mondo in continua crescita, pieno di possibilità e opportunità di guadagno, non deve essere limitato da questi meccanismi.

Io personalmente non comprerei mai un libro in versione cartacea dopo averlo letto in ebook. Uno perchè non sono il tipo da rileggere due volte lo stesso libro, due perchè poco mi importa dell'involucro esterno, ciò che mi interessa sono i contenuti e quelli li ho già approfonditi con l'ebook. Non tutti la pensano come me, c'è a chi fa piacere accumulare libri, per avere "librerie alla moda" con tutti i libri messi in bella mostra, ordinati naturalmente non per contenuti ma per copertine (quelli con le copertine più fighe messi in prima fila). Sì, leggere sta diventando un fattore di moda, la cosa è preoccupante. La cultura non dovrebbe essere sete di shopping (pensate alle rubriche pubblicate in molti blog letterari, in cui vi si mostrano gli ultimi acquisti), ma sete di sapere.

Quindi non ho librerie infinite, uno perchè non saprei neanche dove piazzarmela in casa, due perchè non avrei tutta questa disponibilità economica (ho una famiglia, una figlia e vi ricordo che siamo in tempo di crisi), tre perchè mia figlia distruggerebbe la maggior parte dei libri (appena ne vede uno gli fa fare una brutta fine, ancora non capisce il valore delle cose), quattro perchè odio spolverare e quinto perchè un libro senza lettore mi fa una gran pena. Potrei anche comprarli di seconda mano i libri (cosa che qualche volta faccio) o rivenderli una volta letti spedendoli ad altri lettori (ma sto in un piccolo paese e qua la posta è aperta un giorno sì e l'altro no, poi con una bambina piccola, troppo complicato). Ognuno ha le sue comodità secondo me, l'importante che si legga.

Di rimando adoro il mio lettore di ebook (volevo prendermene anche un altro, forse quello di amazon, ma sta cosa del formato proprietario proprio non mi va giù) non è uno dei migliori, l'ho comprato almeno tre anni fa come minimo, che ancora funzioni è già tanto. Adoro la mia biblioteca virtuale, suddivisa in cartelle urban fantasy, paranormal romance, fantasy, horror, fantascienza, futuri alternativi e vari. Ogni genere ha poi le varie cartelle con i nomi degli autori, per ogni autore ho creato cartelle per ogni saga. Ho inserito anche file txt con le liste delle opere pubblicate, quelle che ancora mancano ecc, un lavoraccio suddividere questo materiale.  

Adoro gli ebook degli emergenti, che mi piace acquistare in modo maniacale anche se poi il tempo per leggere è sempre pochissimo, li tengo in una cartella separata, poi ho anche riviste e qualche fumetto. Il mio lettore di ebook pesa pochissimo, me lo posso portare in borsetta o a casa dei miei genitori e ho a disposizione una grande quantità di cose da poter leggere.

Se si spulcia per bene internet ci si può imbattere in tantissimo materiale completamente gratuito e legale, vi sono i grandi classici, poi riviste gratuite, fumetti gratuiti fatti da appassionati, racconti o romanzi messi a disposizione in modo gratuito, e se anche non fosse così in ogni caso ci sono le anteprime dei più famosi romanzi messe a disposizione come propaganda dalle CE (se poi una è piacevolmente colpita può decidere di acquistare l'ebook completo, anche amazon permette di poter scaricare l'anteprima e a volte gli autori mettono in promozione i propri ebook rendendoli gratuiti per un tot di tempo).

Quindi io adoro gli ebook e non mi stancherò mai di difenderli xD

P.S.: Mi scuso se ci fossero errori, ma la foga era tanta nello scrivere. Inoltre specifico che non sono un'esperta del settore, sono solo mie personalissime opinioni.

E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere tramite i commenti.

Alla prossima, Angela.
Club Urban Fantasy

4 commenti:

  1. Forse il mio è un intervento "di parte", ma occupandomi, per ora in modo non professionale, di correzione di bozze, ho potuto riscontrare che il "modus agendi" di certi scrittori, specie alle prime armi, non convinti che l'intervento di un buon editor o/e di un buonissimo correttore possa veramente fare la differenza tra un lavoro ben fatto ed uno scadente, è il medesimo, che si tratti sia di ebook autopubblicati sia di libri stampati da una, magari medio-piccola, tipografia senza alcun background editoriale.
    Io la chiamo "la maledizione del correttore": più si è convinti della superfluità di un intervento editoriale sul proprio "capolavoro" ("l'ho letto e riletto tante di quelle volte che, ne sono sicuro, di errori non ce ne sono" è la frase tipica) e più vi si possono riscontrare errori talmente marchiani da far impallidire un alunno delle Primarie (ex Elementari)!
    Quanto al non acquistare in cartaceo i libri già letti in formato digitale: ecco, io sono di quelli (romantici???) ai quali, invece, piace ritornare sugli altrui passi (letterari) acquistando il libro cartaceo. Sarà la sensazione di avere la singola pagina e l'intera opera tra le mani. Sarà l'odore dell'inchiostro fresco di stampa (altra romanticheria sempre più difficile da soddisfare, data la scadente qualità del supporto, in molti, troppi!, casi). Sarà, molto più prosaicamente, che la ri-lettura permette di notare sfumature narrative, sottigliezze retoriche, immagini che prima, preso dalla foga di sapere cosa viene dopo, ho tralasciato.
    Se l'e-reader è utile per maneggevolezza e per capienza, il supporto cartaceo è, per me, d'obbligo, a condizione che il contenuto ne valga la pena.
    Invece, più che sulla gratuità dell'opera letteraria, che farebbe cadere una delle due motivazioni primarie che spingono verso la produzione letteraria (e crollare la motivazione quasi esclusiva dell'esistenza dell'Industria Editoriale), punterei sulla gratuità del supporto (l'e-reader) e sulla eliminazione della proprietà esclusiva dei formati!

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    1. Ciao, grazie per il tuo intervento ben argomentato :)
      Per quanto riguarda la "correzione di bozze" purtroppo devo dire che a volte questa manca anche quando vi è una casa editrice alle spalle dell'autore. Il più delle volte si tratta di case editrici medio-piccole (che forse per una mancata esperienza, forse per risparmiare soldi, o altro) fanno un editor pessimo delle opere (oltre a non fare nessun tipo di selezione, o una selezione quanto meno discutibile in taluni casi).
      Per non parlare delle volte in cui l'editor manca del tutto, cosa ancora più grave considerando che diverse di queste case editrici chiedono pure soldi all'autore. Ma anche nel caso in cui fossero del tutto free, io starei attenta uguale. Diciamo che sono poche le case editrici serie, anche se tutte di loro dicono il contrario.
      Allo stesso tempo non tutti gli autori che si auto-pubblicano escludono l'editor dalle loro opere, anzi molti decidono di autofinanziarsi e si affidano a professionisti free-lance, ho visto opere di autori auto-pubblicatosi veramente ottime (certo non perfette del tutto, ma a un buon livello di qualità). Oltre al fatto che il più delle volte si creano pure la copertina del loro romanzo, si occupano del loro sito internet, si fanno pubblicità, creano eventi per pubblicizzare le loro opere, insomma si danno veramente da fare. Per far ciò però l'autore deve capirci un po', essere addentrato in questi meccanismi, deve sapersi mettere in gioco, deve migliorarsi, e i risultati non si ottengono nell'immediato quindi ci vuole anche tanta pazienza. Sono dell'idea però che molto meglio auto-pubblicarsi, e mettersi in gioco direttamente, che affidarsi a casa editrici pessime!
      Per quanto riguarda invece l'idea della gratuità del supporto, penso sia impossibile, però è anche vero che ci sono tanti modi per favorire i lettori e per fermare l'illegalità, basta solo impegnarsi un po' venire incontro ai bisogni dei lettori (invece che arrancare nelle proprie convinzioni e ritenere l'ebook come il male dell'editoria di oggi). Ad esempio, come lo si sta facendo ultimamente per la musica in formato mp3 o per i film in streaming, si potrebbe pensare a degli abbonamenti mensili (non dal costo eccessivo, max 10 euro), al fronte del quale si ha la possibilità di leggere tutto ciò che si vuole. Questa io la troverei la miglior soluzione, oltre al favorire la creazione di biblioteche virtuali (dopotutto non esistono le biblioteche per i libri cartacei, perché non crearne per gli ebook? tempo fa volevano fare una cosa del genere, ma poi non ne ho sentito più parlare) Abolire l'esclusività dei formati e favorire un unico formato, magari l'epub, sarebbe un'altra gran cosa. Io ci spero in tutto ciò, vedremo :)

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  2. Io sono felicissima che siano arrivati i libri in digitale!
    Sono fuori di casa dal mattino alla sera,lavoro senza nessun collega con cui scambiare una parola in tutto il giorno,l'unica mia compagnia è la lettura che mi distrae e mi permette di non addormentarmi sui mezzi pubblici,ma portarsi dietro i libri nella borsa,stava diventando un po' complicato.
    Il mio primo libro digitale è stato Sabriel di Garth Nix che ho letto in pdf sul pc: in effetti si fa un po' fatica,ma anche qui è questione di abitudine
    Poi sono venuta a conoscenza degli e-reader, ma avevano veramente prezzi folli per me; ho lasciato passare un po' di tempo e ho visto che in Anobii continuavano a scrivere del Cybook Opus,così sono andata a vedere il sito e alla fine me lo sono auto regalato per Natale. Non ha nessuna diavoleria tecnica (niente internet,nè dizionario,nè possibilità di sottolineare),ma ci leggo veramente bene.
    Non ho abbandonato del tutto il cartaceo: continuo solo le serie che avevo iniziato così,anche se lo spazio in libreria e in casa si sta restringendo sempre più.

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    1. L'importante è sempre leggere, in un modo o nell'altro. Poi se le tecnologie possono semplificarci la vita perchè no? Perchè ostinarsi a non volerle accettare? Gli ebook non escludono per forza il cartaceo, come il cartaceo non esclude per forza la possibilità di avere un e-readers in cui leggere altri libri. Si aprono solamente maggiori possibilità per soddisfare la nostra passione che resta la lettura :)

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