venerdì 21 giugno 2013

RUBRICA "Cosa penso di...": Scrittura e scrittori varie cose che non sopporto!

Salve cari miei lettori del blog. Oggi ritorno con questa mia rubrica dal titolo "Cosa penso di...", in un post precedente vi avevo parlato di cosa pensassi per quanto riguarda gli ebook (potete trovarlo qui). Oggi invece vi voglio parlare delle cose che non sopporto, o che comunque bene o male un po' mi danno fastidio, riguardanti sempre il mondo della scrittura e degli scrittori in generale. Di solito sono cose che scrivo su Facebook, nel mio profilo personale o nella pagina dedicata a questo blog, nei miei stati. Poi ho pensato perché non riunire il tutto in un post? Ed eccomi qua a compilarlo, sicuramente mi verranno in mente tante altre cose e sicuramente alcune mi sfuggiranno (magari verrà aggiornato via via). Mi piace osservare il girone infernale, come lo chiamo io, degli scrittori o aspiranti tali e farmi le mie personali opinioni al riguardo, condivisibili o meno. Non prendetemi per cattiva, non è la mia intenzione, sono solo le mie opinioni.



Per cui bando alle ciance. Quello che non sopporto:
1- Gli scrittori che si taggano a vicenda su Facebook per elogiarsi reciprocamente le loro opere, io odio il lecchinaggio e questo mi sembra acuto. Sarà che io sono antica, sarà che gli autori di cui leggo molto spesso sono belli morti da un pezzo o sono autori stranieri, sarà che in ogni caso non taggherei mai lo scrittore per elogiarlo, sarà un sacco di cose ma mi dà proprio fastidio.
2- Gli editori che considerano le donne capaci di leggere solamente romanzetti rosa, con una concezione dei rapporti di coppia quanto meno discutibile in cui la donna dovrebbe essere contenta di farsi sottomettere dall'uomo. Ho una mia dignità non leggo ste cose.
3- I romanzetti rosa in cui le storie d'amore sono tutte uguali tra di loro e l'unica cosa che cambia è la professione dei protagonisti. Di una noia mortale, non leggo romanzetti rosa tipo harmony o affini. Però è vero che alcuni sono scritti quasi meglio di certi ebook di esordienti.
4- Chi dice di scrivere "per gioco". La scrittura non è un gioco, se volete giocare fate altro. Capisco che scrivere possa essere divertente e non tutti sono dei maestri nel farlo, bisogna imparare col tempo. Ma perché dovrei spendere soldi in un testo di uno che l'ha scritto così per gioco? senza neanche impegnarsi più di tanto. Non parliamo di studiare tecniche di scrittura perché ti ridono in faccia, sia mai che gli passi per la testa di documentarsi su ciò che scrivono e no, meglio scopiazzare un po' di qua un po' di la cambiare i nomi, mettergli qualcosa di figo, non dimentichiamoci una bella copertina ed ecco fatto! Libro sfornato, passiamo al prossimo 
5- Chi ti ride in faccia se gli dici "esistono delle tecniche di scrittura e delle regole che bene o male si dovrebbe conoscere se si vuole diventare scrittori" o ti risponde che lui lo scrittore lo sa fare perchè sa cosa piace leggere al pubblico e ha un numero imprecisato di romanzi all'attivo. 
6- Chi sforna libri come se fossero torte. 
7- Chi pensa più alla copertina, bella figa mi raccomando, che alla trama del proprio romanzo.
8- Chi utilizza per le proprie trame i soliti stereotipi. Che ne so: l'eterna lotta tra il bene e il male, gemelli separati alla nascita, orfanotrofi, protagonisti orfani di entrambi o uno solo dei genitori, un passato avvolto nel mistero, cacciatrici per vendetta, e via dicendo, tanto li sapete ste storie non c'è bisogno che ve le ripeta. 
9- Chi non si impegna ad essere originale e scopiazza un po' di qua e un po' di là, rifacendosi palesemente ad altre opere, telefilm e via discorrendo. Capisco la voglia di ispirarsi, ma copiare no. 
10- Chi pensa di essere un ottimo scrittore, ma non si rende conto che in realtà è solo in grado di "emulare" bene il tipo di scrittura tipica di certi romanzi d'oltre oceano, come ad esempio negli urban fantasy. Per cui ne ricalca lo stile e le tendenze, senza tentare di trovare la propria strada o cercare di essere originale.
11- Chi non apprezza gli ebook con la solita scusa"non posso rinunciare al profumo della carta stampata". Ma per tutto ciò che riguarda gli ebook ne ho già parlato come vi dicevo nel post precedente. 
12- Non basta una bella copertina per essere dei buoni scrittori. Ultimamente vedo sempre più in giro la tendenza a pensare prima alle copertine dei libri o ebook che siano e solo dopo al loro contenuto, o anche mettere una bella copertina per mascherare un testo di cacca, così da invogliare i poveri fessi all'acquisto. Ok su amazon il prezzo di un ebook in molti casi è irrisorio (io parlo di ebook perché leggo quelli, ma anche con gli ultimi urban fantasy made in Italy pubblicati da case editrici a livello nazionale è la stessa cosa), ma sono tante le fregature in cui una può incappare e lo dico da lettrice.
13-  In un dialogo non è che bisogna a tutti costi dire chiaramente chi sta parlando, perché il lettore lo capirà in base a cosa dice, vedere un botta e risposta pieno di sinonimi strambi del verbo dire e di sinonimi per chiamare i personaggi mi fa ridere, in realtà mi infastidisce, odio i sinonimi di dire! Sopratutto il più odiato è "tuonò", ma voi dove le vedete in giro persone che tuonano quando parlano?? 
14- Una casa editrice che si definisce "aggressiva" quando poi ristampa per la milionesima volta cose vecchie e stravecchie, spacciandosi per attuale solo per via del prezzo applicato. 
15- Le recensioni che elogino troppo il romanzo recensito, come se fosse il capolavoro del secolo, quando tutti sappiamo che di capolavori in giro ne girano veramente pochissimi. 
16- Le recensioni fasulle, fatte solo leggendo le sinossi dei romanzi e romanzandole con proprie parole. 
17- Gli aspiranti scrittori che in momenti di crisi si lanciano a fare recensioni, nella speranza di farsi amici le case editrici e di trovare qualcuno disposto a pubblicarli. O si è scrittori o si fanno recensioni, questo sempre secondo me, perché altrimenti c'è un grosso conflitto d'interessi.
18- Lo stesso conflitto d'interessi che c'è tra scrittori che si fanno reciprocamente le recensioni dei propri romanzi, Tizio la fa a Caio magari elogiandolo e Caio la fa a Tizio sempre elogiandolo. Uno scrittore viene preso per cretino (giustamente) se si elogia da solo la propria opera, quindi si sono impegnati per trovare nuove soluzioni. 
19- Chi si apre un blog "letterario" solo per avere libri gratis in omaggio.
20- Chi sostiene di avere un "blog letterario" e si definisce quindi "letterato" quando magari non sa neanche la differenza tra un buon romanzo e uno pessimo. Persone che al massimo nella loro vita hanno letto Licia Troisi e si mettono a fare recensioni.Per parlare di un dato filone letterario bisognerebbe quanto meno conoscerne un po' le basi, non dico di essere io l'esperta, ma almeno non definisco il mio blog un "lit-blog".
21-  Non sopporto chi fa tanto l'intellettuale allo stesso modo di chi ostenta la sua stupidità, non sopporto chi fa troppo il "criticone" allo stesso modo di chi esalta ogni uscita e prende tutto per buono Adoro le vie di mezzo, voglio essere equilibrata e non pendere da nessun lato. 
22-  I personaggi che profumano, magari di cose impossibili tipo "cioccolato fondente", ma come si fa a profumare di cioccolato fondente? capisco l'uso dei bagnoschiuma, ma per quanto cavolo durerà sta scia di profumo! Poi è una vera forzatura che tutti debbano per forza di cose, per essere fighi, profumare di qualcosa. 
23- Tutti quelli che bramano le uscite GIUNTI Y, tutti con la lingua di fuori ad attenderle, che saranno mai! Devo dire la verità per un periodo limitato anch'io ci stavo cascando, ma poi ho trovato la mia strada. In generale non seguo le ultime uscite, che siano di giunti o di qualsiasi altra casa editrice. Pesco così a caso le mie letture. Non dico che prima o poi non leggerò i titoli più blasonati, ma lo farò penso sempre in tempi non sospetti.
24- Riflettevo che non sopporto gli autori emergenti che leggono altri autori emergenti. Direte voi per quale motivo? Perché se uno vuole diventare scrittore per mestiere, dovrebbe cercare di imparare da chi ne sa più di lui e no da chi ne sa uguale o addirittura di meno. Leggere aiuta a scrivere meglio, quindi se volete diventare scrittori leggete roba buona mi raccomando.
25- I prezzi eccessivi sia dei libri tradizionali che degli ebook, speriamo che le case editrici si decidano a stare al passo coi tempi e abbassino i prezzi.
26- Quelli che invece di ribattere alle tue idee e dire come la pensano, ti fanno notare che hai fatto un errore di ortografia. Sì, faccio errori, non ho mai detto di essere perfetta, (più volte scrivo nei miei post "mi scuso per gli eventuali errori") malgrado io rilegga più e più volte i miei post finisce sempre che qualche errore mi scappa. Amen, questo è il mio blog, è "casa mia". Se il tipo di scrittura non vi aggrada, potete benissimo impiegare il vostro tempo in altro modo, invece che passarlo a scovare errore. Naturalmente accetto tutti i consigli fatti con moderazione e buon senso. Non sono una persona ottusa, mi piace dialogare con la gente.
27- Quelli che scelgono il libro da leggere non ragionando con la propria testa, ma con il cervello degli altri "E' piaciuto a Tizio per cui lo leggerò".
28- Quelli "i gusti sono gusti, leggo quello che mi pare" cosa che in parte condivido, perchè la lettura deve essere naturalmente un piacere mica un obbligo. Ma è anche vero che dietro a questo assioma si nascondono gli editori per pubblicare qualsiasi schifezza. Oggettivamente si deve poter dire se un libro è scritto bene o no, poi i gusti son gusti.
29-  I nomi strambi o troppo stupidi dei personaggi dei romanzi.
30- Questa fissa degli scrittori di non far più libri autoconclusivi, ma solo saghe. 
E poi ci sarebbero altre milioni di cose da dire, magari anche più importanti di queste elencate qua, ma la finisco di rompere per il momento :)

E voi cosa ne pensate, cosa veramente non sopportate di questo mondo? Fatecelo sapere attraverso i commenti, siamo qua per poterne discutere insieme. Alla prossima Angela.
Club Urban Fantasy

14 commenti:

  1. in linea di massima sono d'accordo più o meno su tutto, tuttavia mi è dispiaciuto leggere quanto scritto nel punto 8.
    Mi spiace dirvi che il romanzo fantasy che vi ho mandato "Il figlio del fuoco" include quegli stereotipi che a quanto pare odiate. La trama infatti verte sulla lotta tra il bene e il male il cui protagonista è un orfano.
    La cosa mi sorprende, perché prima del romanzo avevo spedito la scheda con inerente la trama e già da lì si poteva capire di cosa parlava.
    A questo punto mi sembra anche inutile che lo recensite se già di principio è una storia che non vi aggrada.
    Lo dico semplicemente per evitare di farvi perdere tempo, che sappiamo bene quanto sia prezioso per tutti noi^^
    Se invece ho frainteso le vostre parole, cosa di cui dubito visto la chiarezza della frase, allora chiedo venia.
    Ciò non toglie l'apprezzamento che ho per questo blog.

    un saluto,

    Riccardo

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    1. Non è un attacco personale al tuo romanzo, tra l'altro quando ho scritto questo post neanche avevo in mente "Il figlio del fuoco", sinceramente ricordarmi le trame di tutti i romanzi che mi vengono proposti non è facilissimo.

      Diciamo che è una trama che si riscontra in diversi romanzi (ti dico pure un'altra cosa che io stessa avevo iniziato un romanzo e ci avevo messo pure io un'orfana cresciuta in un orfanotrofio xD per poi abbandonarlo perché trovavo la mia trama troppo banale, ma sono punti di vista), ma questo non vuol dire che poi al di là di questi punti i romanzi non possano essere originali.

      Non avendolo ancora letto "Il figlio del fuoco" non posso stabilirlo ora sul momento, in ogni caso quando faccio una recensione espongo le mie opinioni e dico se ho trovato la trama più o meno originale. Ma non giudico solamente l'originalità, ci sono tante cose su cui ci si deve soffermare per poter stabilire se un testo merita o no. L'originalità certo è una parte importante.

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    2. E comunque non è che "odio" questi stereotipi, è che preferirei che si sperimentasse di più :) Poi gli stereotipi possono anche essere usati per stravolgerli, mi vengono in mente tante favole tradizionali riutilizzate per farne dei romanzi. Si utilizzano degli stereotipi, ma grazie alla contaminazione si crea alla fine qualcosa di originale. In pratica è questa la mia idea, se tutta la trama verte solamente su cose già viste annoierà il lettore. Se invece queste cose vengono mischiate ad altre diverse allora l'attenzione resterà alta. E' un consiglio per tutti gli scrittori :)

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    3. Oh Santo cielo Riccardo, perché ogni qualvolta uno esprime una sua opinione chi legge non arriva mai ad avere il buon gusto di non sentirsi attaccato personalmente. Angela ha parlato in generale di stereotipi che non sopporta, ai quali gli scrittori si attaccano senza metterci della fantasia. Se il tuo libro ha degli spunti nuovi e innovativi, l'intelligenza di cui ogni essere umano è dotato vorrebbe che tu neanche minimamente ti identificassi a quella categoria, ma anzi dovresti apprezzare una blogger come Angela che spinge lo scrittore a dare del nuovo al suo pubblico.
      Cerchiamo di andare al succo del discorso quando leggiamo, non fermiamoci alla singola parola!

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  2. capisco bene il tuo punto di vista è che leggendo quel fatidico punto sembrava che tu avessi già imposto certi paletti. Come, ad esempio, io potrei dire: "mi piacciono i polizieschi ma non quelli dove si conosce da subito l'assassino" ,oppure "mi piacciono gli horror tranne quelli della casa sperduta nel bosco" .
    Così potrebbe sembrare che,a prescindere da tutto, io tenda a discriminare libri con simili trame. Il raffronto con il mio romanzo era la conseguenza spontanea di questo mia congettura. "Boh... magari non interessa", mi sono detto. Invece mi rallegra sapere che non è così.

    Nel mio piccolo ho cercato di sviare dai soliti schemi che tu dici(benchè inevitabilmente l'orfano senta il richiamo dell'eterna lotta), poi se ci sono riuscito lo stabilirà giustamente il lettore.
    Giusto per completezza è bene mettersi il cuore in pace: tutte le storie sono state già scritte.
    non ricordo chi lo disse ma penso sia una sacrosanta verità, purtroppo.

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    1. Concordo sul fatto che tutte le storie sono state già scritte, infatti l'originalità non sta nel scrivere qualcosa di diverso. L'originalità sta nel non fare capire al lettore che stai scrivendo cose già note e quindi nel non fare pensare a me "ah i soliti stereotipi".

      Citazione: Gli scrittori più originali dei nostri giorni non sono quelli che portano qualcosa di nuovo, ma quelli che sanno dire cose risapute come se non fossero mai state dette.

      Johann Wolfgang von Goethe, scrittore

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  3. Mi complimento con te Angela per aver cosi' ben espresso il tuo pensiero e la tua opinione, in un momento in cui il pubblico ha bisogno di intendere certe parole. Sono d'accordo su tanti punti, veramente tanti. Condividero' questa tua rubrica che apprezzo e che merita pubblicita'. E spero che tu riesca a mantenerla ben attiva. Le menti hanno bisogno di qualcuno che le stimoli a pensare e a vedere che certe situazioni proprio non vanno.

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    1. Grazie per i complimenti :) Anche tu non scherzi con il tuo blog veramente bello ciò che fai.

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  4. Tutto giustissimo quello che scrivi, però saresti molto più credibile se eliminassi gli errori grammaticali e sintattici da questo post! Rileggi ciò che scrivi prima di pubblicare, se devi fare delle critiche... per esempio: "esistono delle tecniche di scrittura e delle regole che bene o male si dovrebbe conoscere se si vuole diventare scrittori" -----> "si dovrebbero conoscere"

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    1. E tu che critichi me potresti mettere il tuo nome invece di commentare in maniera anonima, grazie per i consigli :)

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  5. Concordo su molti punti, anche se su alcuni non sono pienamente convinta direi che la linea di pensiero è affine, bel post :)

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    1. Grazie, comunque sono solo pareri personali. Potrei sempre cambiare idea anch'io su molti punti, ma ultimamente mi sento così :)

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  6. Sul punto 30 sono proprio d'accordissimo! Ormai quasi tutto quello che leggo fa parte di saghe che,tra l'altro,ci mettono sempre anni e anni ad essere pubblicate; penso che l'abilità di uno scrittore,soprattutto del genere urban-fantasy sia,ormai,proprio riuscire a creare un libro unico che si ricordi negli anni, una volta terminato.
    Punto 22: mi scappa da ridere...e aggiungo il classico personaggio figo,magari anche cattivo,vestito di pelle

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    1. Le saghe sono piacevoli, però quasi sempre prima o poi vengono abbandonate, soprattutto se sono troppo lunghe. Inoltre credo che se sei un autore emergente prima devi testare il pubblico, con un romanzo singolo e poi magari può azzardarti con una saga, invece a quanto pare fanno tutti il contrario :)

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