domenica 21 luglio 2013

RECENSIONE FILM: Fright night Il Vampiro della porta accanto

Buongiorno miei cari lettori,
oggi vi voglio parlare di Fright Night Il vampiro della porta accanto, un film del 2011 diretto da Craig Gillespie (che in tutta la sua carriera cinematografica ha diretto solamente tre film, compreso questo). La pellicola è il remake di un'altra del 1985, dal titolo Ammazzavampiri (di cui era stato fatto anche il seguito Ammazzavampiri 2). Sinceramente non mi ricordo degli originali, ma può darsi che li abbia visti qualche volta in TV, quindi non vi posso parlare della loro qualità. Posso dirvi però che il remake fa proprio pena. Quando sento parlare di film sui vampiri sono sempre attratta, vista la mia passione per l'urban fantasy e il paranormal. Naturalmente passione legata ai libri, film, telefilm, anime e quant'altro.

Già quando una sente accostare teenager e vampiri dovrebbe stare alla larga da questi film e io invece imperterrita continuo a vederli, ne avrò visti un sacco di questo stampo. A volte sono anche divertenti, non è questo il caso visto che mi sono annoiata a morte. Il problema principale è il protagonista, Charlie Brewster che non mi ha ispirato nessuna simpatia, mi è stato sulle scatole fin dalle prime scene, per cui anche se fosse crepato tanto meglio. Perché non mi è piaciuto come protagonista? Beh intanto perché è un ex nerd, che rinnega il suo passato, non calcola più i suoi vecchi amici e lì tratta pure male (tipo fa finta di non conoscerli, si incontra con il suo ex migliore amico di nascosto per non farsi vedere dalla fidanzata ecc.). L'amicizia dovrebbe essere un valore importante, non si può essere amici con qualcuno solo per convenienza "ora mi servi sei mio amico, quando non mi servi più addios", questo aspetto del protagonista non l'ho sopportato proprio e me lo ha fatto diventare antipatico. Il motivo di tale comportamento? Mettersi con la ragazza figa, che non lo calcolerebbe se pensasse che lui è un pappa-molla, e diventare popolare a scuola (la voglia di essere "cool", ma andate a fare in cool xD).


Il migliore ex amico nerd Ed Thompson però non è da meno in fatto di antipatia (e di solito i nerd mi stanno simpatici), è insopportabile sia da "umano", sia quando poi viene trasformato in vampiro. La storia è classica nell'immaginario fantastico, il nuovo vicino di casa del protagonista è in realtà un vampiro. Scompaiono un bel po' di ragazzini da scuola e nessuno indaga, niente polizia, interrogatori o cose così (questa cosa l'ho trovata proprio assurda), e l'unico a interessarsene sembra essere Ed Thompson, coinvolgendo anche il protagonista (che inizialmente non gli crede). Io razionalmente avrei pensato a un serial killer o a un pazzo omicida e invece nel film non si fanno per niente queste ipotesi, si dice fin da subito è un vampiro punto e basta, anche questo aspetto l'ho trovato irreale. Ed specifica che però in questo caso non è come Twilight, tutto sbaciucchiamenti e amore, qua si rischia grosso.
 
Come rifarsi gli occhi col Vampiro figo...

Il vampiro in questione, Jerry (che nome stupido per un vampiro, lo dicono anche i protagonisti in una scena) naturalmente è strafigo, tutto muscoli e fascino misterioso. I vampiri brutti non esistono in questo tipo di film e ha tutte le caratteristiche classiche di questo tipo di creatura (uccide persone per nutrirsi, non può uscire di giorno perché morirebbe, non può entrare nelle case se non viene invitato, non viene ripreso dalle telecamere o macchine fotografiche e per ucciderlo basta un paletto conficcato nel cuore... tipo Dracula insomma). L'unica cosa "particolare" è che si è creato una sorta di "frigorifero" in casa, si attrezzano bene per sopravvivere, in pratica dietro a un armadio ha costruito varie stanzette nascoste in cui tiene le sue vittime e quando ha fame ne mangia un po' per poi riposarle al loro posto (fin quando non crepano).

Ecco da chi si fanno aiutare, da uno che fa uno show in TV...

Il bel Jerry ostacolato nei suoi intenti dal protagonista, gli fa esplodere la casa (nessuna casa, nessun bisogno di essere invitati, semplice xD). Quindi il protagonista, sua madre e la fidanzata, riescono a scappare in macchina. Dopo alcune scene rocambolesche, si recano a casa di Peter Vincent, un presentatore televisivo che fa uno spettacolo dove dice di essere un cacciatore di vampiri (ma perché c'è ancora chi crede a quello che fanno in TV? xD). Guarda caso possiede in casa una bella scorta di armi di tutti i tipi e le varie scenette risultano anche un po' più simpatiche di tutto il resto del film (tipo quando la fidanzata spara al vampiro pallottole d'argento e lui fa "Ops sbagliato, questo è per i licantropi", la ragazza ribatte "E questo è per i vampiri" tirandogli dell'acqua santa). Nelle ultime scene torna Ed l'amico trasformato in vampiro, che risulta così antipatico che ti fa piacere quando lo eliminano definitivamente.

Peter consegna al protagonista un paletto di frassino benedetto da San Michele, grazie al quale le vittime del vampiro possono tornare normali (visto che la fidanzata del protagonista si sta per trasformare in una porca vampiressa xD). Come dire "Si tanti casini, ma tanto c'è la gomma e puoi cancellare tutto" e partono in missione per eliminazione, naturalmente finisce tutto nel migliore dei modi. Le scene action possono risultare anche divertenti, il problema del film sono gli attori che recitano da cani, le battute che non fanno ridere per niente e l'antipatia che suscita fin da subito il protagonista.

Un film mediocre secondo me e voi l'avete mai visto per caso? 
Diteci cosa ne pensiate attraverso i commenti. 

P.S.: Per farsi due risate consiglio questo articolo: 
BENVENUTI A “ORE D’ORRORE”… DAL VIVO (Fright Night vs Ammazzavampiri)

Alla prossima Angela
Club Urban Fantasy

9 commenti:

  1. Per essere un film mediocre è un film mediocre, sono un po' meno stupido di tanti altri. Ma decisamente mediocre. Il protagonista è piatto come un foglio di carta e per questo irritante fino all'inverosimile. E poi il finale con tutti che tornano umani: BAH.

    Comunque: io ammetto di essere andata a vederlo solo per Tennant (Peter Vincent), che è il Decimo dottore in Doctor Who. Ahahah xD Pessima idea!

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    1. Che non è male come attore, forse quello che interpretava meglio la parte tra tutti loro.

      Del protagonista invece non sopportavo che se ne andava in giro con quelle scarpe dal colore imprecisato e tutti gli dicevano "Che belle scarpe" e lui rispondeva solo "Pulce". Che cavolo significava l'ho appreso solo leggendo l'articolo che ho linkato, pulce è un colore ahahaha e dillo prima :)

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  2. Come per i libri, a volte (altrettante, direi) capita di dover abbandonare un film per eccesso di noia, nonostante la buona volontà dettata da pervicace curiosità. Ma quando pure questa viene decisamente meno, allora diventa quasi un dovere "mollare gli ormeggi" e lasciare andare il film in questione alla deriva del dimenticatoio! Di film con vampiri e (quasi) teenager ce ne sono e, quanto meno per puro calcolo statistico, non li si può tutti, in blocco, ignorare! A volte ti capita di assistere ad una sconcezza immonda. A volte (più raramente) ti ritrovi piccole grandi cose che da film di genere come questo non ti aspetti. E' il caso di "Lasciami entrare", per esempio, dove il realismo vero di una città fredda, in tutti i sensi, quale è Stoccolma, paradossalmente fa da contraltare al "realismo verosimile", eppure non meno vero, di 2 ragazzi che, per definizione didascalica e tradizione narrativa, non potrebbero avere alcun tipo di rapporto, se non quello, tragico che si instaura tra vittima (umana) e carnefice (vampiresco). Film come quest'ultimo, mi fanno essere tollerante verso altri film come "Fright night"! A volte, quando meno te lo aspetti, la magia accade!

    Proof Reader

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    1. Beh uno tenta, se non piace amen. Alla fine un film è meno indolore di un libro, dura di meno e si digerisce più facilmente :)

      Quindi raramente ne abbandono la visione (solo film totalmente stupidi o totalmente splatter hanno subito questa fine), cosa che invece mi capita più spesso per i romanzi.

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  3. Non mi è piaciuto per niente. L'originale (il primo; il sequel non considerarlo nemmeno) è molto meglio. Ha ovviamente un'atmosfera anni Ottanta, ma i personaggi sono caratterizzati mille volte meglio. L'Ed originale, poi, è mitico ^^

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    1. Da rivedere per rinfrescarmi la memoria, sicuramente mi sarà capitato di vederlo qualche volta, ma non lo ricordo per niente:)

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  4. Questo film non l'ho trovato così male. E' un po' "arcaico" non lo nego, ma innanzitutto il protagonista e i vari personaggi sono sia credibili, che ironici. La trama è avvincente, un po' noioso all'inizio ma lentamente ti coinvolge. A parte gli stereotipi su come uccidere un vampiro, trovo invece interessante il fatto che non possono entrare in casa se non sono stati invitati. Il finale che tornano tutti umani, è poco credibile, però mi piace il lieto fine. Non è certo un capolavoro, però non è nemmeno così brutto come lo descrivete. Insomma, io qualche merito voglio darlo al film.

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    1. Il fatto che non possa entrare in casa se non è stato invitato è una caratteristica "base" dei classici vampiri.

      Più che arcaico l'intento era quello di ricreare le atmosfere di questo tipo di film degli anni '80, solo che non ci sono riusciti (perché le battute facevano pena, come quella sulle scarpe, o certe ostentazioni dell'essere "cool" ecc.). Se devi fare un remake per avere un prodotto peggiore dell'originale che senso ha? I remake si dovrebbero fare per migliorare il prodotto originale e renderlo attuale, no rovinargli l'immagine xD

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  5. Ti ringrazio per il link (di cui mi accorgo soltanto adesso) all'articolo sul mio blog. Pensa che quando lo pubblicai venni anche criticato da alcuni adolescenti che all'epoca erano vittime dell'onda pubblicitaria, quando poi il film è caduto nel dimenticatoio dei rifacimenti senz'anima nessuno ne ha più parlato.
    Felice di scoprire che altri condividono con me la frustrazione verso questo film mediocre... e non è soltanto una questione di nostalgia verso il film originale, dato che tu non lo ricordi nemmeno, eppure abbiamo provato entrambi le stesse emozioni... o non provate, piuttosto.

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